BLU

IL DUBBIO

Jason uscì dal quartiere alle prime luci dell' alba , incrociò pochi residenti che a capo chino andavano incontro ad un' altra giornata di massacrante lavoro .

I vicoli stretti e bui che fiancheggiavano il marciapiede mostravano grossi roditori banchettare con la sporcizia che attendeva di esser ripulita dalle squadre di sanificazione .

Alla fermata del bus i pochi individui in attesa non lo degnarono di uno sguardo , Jason fece altrettanto , non avrebbe sopportato l' idea di aprire bocca con sconosciuti di prima mattina .

Il mezzo della ditta di sanificazione ambientale si fermò spalancando le porte ed un tizio enorme si sporse , urlando nella direzione di Jason .

" I nuovi addetti al servizio di sanificazione si diano una mossa a salire sull' autobus . "

Jason prese posto sul mezzo , accorgendosi che era già stanco prima di iniziare la giornata .Non avere Lisa accanto aveva fatto cadere tutte le motivazioni che erano alla base di un nuovo inizio , la sua autostima non era mai stata così bassa .

Ripensò a quanto Paul aveva detto la sera precedente , gli era sembrato impaurito all' idea che potesse attuare gesti avventati nei confronti del dottor Timmer .

Jason non riusciva a dimenticare lo sguardo freddo di quell' uomo , faticava a tenere a freno il desiderio di vendetta . Era consapevole che se avesse assecondato le proprie emozioni si sarebbe condannato a morte con le proprie mani .

L' autobus si fermò di colpo , spalancò le porte ed il tizio invitò in malo modo i passeggeri a scendere . Un responsabile della ditta di sanificazione ambientale era incaricato di mostrar loro le regole per svolgere al meglio il lavoro e Jason apprese con stupore che avrebbe lavorato a pochi isolati dal Crematorio e dalla clinica del dottor Timmer .

La notizia non l' entusiasmò affatto , era una tentazione troppo grande poter avvicinarsi a quell' uomo e la fatica per reprimerla era altrettanto gravosa .

L' attendeva un turno di quasi dieci ore ed era già impaziente di raggiungere il suo alloggio al Termitaio e riposare . Sentì che era l' atmosfera di Seaport a fiaccarlo , non era da lui accusare così tanta stanchezza , il lavoro fisico non l' aveva mai spaventato eppure d' un tratto si sentì incapace di resistere alla fatica e svuotato da ogni energia .

Paul aveva caldamente raccomandato la sua presenza alla consueta riunione mensile del quartiere . Era estremamente importante partecipare all' assemblea perché i punti all' ordine del giorno erano di notevole rilevanza .

- RICHIESTA URGENTE AL GOVERNO DI ACQUA POTABILE PER LE ABITAZIONI

- SALARI E CONDIZIONI DI LAVORO DIGNITOSE

- RIPRISTINO DEI SUSSIDI PER COLORO CHE NON RIESCONO AD ACCEDERE ALLE CURE MEDICHE E ALL' ISTRUZIONE .

Jason era convinto che la lotta di Paul per cambiare le cose fosse inutile . Appena aveva raggiunto Seaport , Jason aveva toccato con mano l' impossibilità di cambiare il sistema .

Gli ingranaggi del sistema avrebbero stritolato chiunque persino i più motivati a cambiarlo .

Quella massa di disperati appariva divisa fra rassegnazione e rancore e col tempo finì per prevalere la prima .

Jason a fatica acconsentì a presenziare alla riunione in una sala gremita all' inverosimile .

Paul illustrò le modalità con cui avrebbe inviato le richieste al governo , un brusio generale iniziò a crescere e una donna all' improvviso si alzò e prese la parola .

" Non cambieranno mai le cose a Seaport . Ho un' unica figlia e non riesco ad offrirle una vita dignitosa . Credo che lasciare legalmente Seaport sia un mio diritto , eppure ci hanno impedito anche questo . "

" Per non parlare dell' acqua potabile che ci avevano promesso da tempo ed invece continuano a temporeggiare . E' solo una stupida presa in giro ." Un tipo butterato e robusto replicò alla donna che annuì col capo .

" Mi occuperò personalmente di parlare con il sindaco Willard . Chiederò di istituire la presenza di un delegato della popolazione , anche noi abbiamo il diritto di essere rappresentati a Seaport . Se naturalmente mi incaricate di rappresentarvi.. " Jason abbracciò con lo sguardo tutta la sala e nessuno oppose obiezioni al suo incarico di rappresentante della popolazione .

" Persino i farmaci sono introvabili , da quando al Ministero della Salute é arrivato Timmer . Abbiamo un criminale che pensa alla nostra salute , per giunta . "

Un anziano dal colorito giallognolo spalancò la bocca sdentata in una risata che non trovò seguito . Piccoli gruppi di persone caldeggiavano una priorità piuttosto che un' altra e Paul faticò a mantenere l' ordine .

Fu costretto ad alzare la voce per farsi sentire .

" Domani mi recherò al palazzo del Governo per portare le mie richieste e chiedere un incontro urgente con il sindaco Willard . Altrimenti la nostra protesta assumerà forme più plateali . Nessuno di noi si recherà più al lavoro e solo quando la macchina economica di Seaport si fermerà forse riusciremo a trovare ascolto , ne sono convinto ." Le parole di Jason spiazzarono l' assemblea .

" Spiegaci Paul come ci manterremo senza lavorare . Dovremo pur mangiare , non credi ?"

Una voce in fondo alla sala contribuì a surriscaldare gli animi , alcuni premevano per intervenire e Paul a fatica riuscì a tenere a bada la sala .

" Se si ferma la produzione qualcosa cambierà . Dovranno pur ascoltarci , noi gli serviamo , contribuiamo a far girare l' economia della nazione . Rispondiamo al loro ricatto con la loro stessa arma . Dobbiamo finirla di chinare il capo !"

Paul percepì che le sue parole iniziavano a trovare un flebile riscontro ed incontrò lo sguardo di Jason che invece la sua decisione l' aveva già presa .

Avrebbe lasciato Seaport a qualunque costo , l' aiuto di Nico e Lionel si sarebbe rivelato ancora una volta provvidenziale .

Restava nella sua testa un solo tarlo : dare al dottor Timmer la lezione che meritava , oppure lasciarsi Seaport quanto prima alle spalle lasciando cadere ogni proposito di vendetta ?

Squarciato in due dal quesito , affrontò una notte agitata e con sgomento al sorgere del sole si accorse che nella sua testa una decisione l'aveva già presa .