𝚌𝚒𝚗𝚚𝚞𝚎.

616 11 0
                                    

I giorni passano, abbiamo iniziato a fare le lezioni e a stabilire i turni delle pulizie.
Ogni mattia alle 8:00, noi ballerini abbiamo lezione di classico e poi ognuno ha la sua in base alla disponibilitá del proprio prof o dei professionisti.

La sveglia suona sempre alle 6:30, così mi alzo insieme agli altri.
Vado in bagno a lavarmi, truccarmi.
Uscita da li, prendo dall'armadio un paio di pantaloni della tuta grigi e una maglia oversize nera.
Mi tolto il pigiama e mi vesto: collant sotto al pantalone della tuta, il body, la maglia e le scarpe.
Preparo la borsa per la lezione mettendoci dentro tutto ciò che mi serve, poi mi dirigo in cucina a fare colazione insieme alle mie compagne di stanza.

"Ragazze voi bevete il latte?"
chiedo mentre prendo le tazze dalla credenza.

"Io si."
dice Angelina assonnata.

"Io mi faccio il caffè."
risponde invece Isobel.

Mentre io riscaldo il latte per me Angelina, lei prepara un piatto con dentro i biscotti e lo porta a tavola insieme alla scatola di cereali.
Ci mettiamo sedute al tavolo e mangiamo.
Poco dopo, vediamo arrivare anche tutti gli altri ballerini.
Ognuno prepara la colazione, per poi sedersi al tavolo insieme a noi, come sempre.

"Oggi the?"
chiedo a Mattia.

"Si, non so perchè ma oggi ho paura di bere il latte."
ridacchia lui immergendo la bustina nella tazza.

"Ma come paura?"
gli domanda Samu.

"Boh, oggi mi sono svegliato col pensiero che se avessi bevuto latte, dopo la lezione l'avrei vomitato."
ridacchia sfregandosi l'occhio.

"Che bel pensiero che hai avuto."
rido mangiandomi il biscotto.

Appena finiamo di fare colazione, ognuno di noi lava le proprie cose mettendole a posto.
Poi ci dirigiamo tutti a lezione di classico.

"Allora, come sta andando? Hai iniziato a fare altre conoscenze?"
chiede Mattia durante il tragitto.

"Beh, sta andando abbastanza bene per ora. Ho legato con le mie compagne di stanza, ma anche con Rita, Federica, Niveo, Tommy  e Alessio.
Parlo tanto con Samu e Gianmarco, qualche volta con Madda, Megan e Ramon... Piano piano sto iniziando a conoscere tutti."
dico sorridendo.

"Questo mi fa piacere, se vuoi parlare anche con me ci sono eh, non farti problemi. Se hai bisogno di qualcosa, bussa alla porta e io ti apro."
Mi sorride dolcemente, ricambio lo sguardo.

"Grazie, lo stesso vale per te."
rispondo gentilmente rivolgendogli un sorriso.

Io e Mattia  eravamo rimasti un po' indietro rispetto agli altri, così arrivati davanti alla porta, Mattia la apre facendomi segno di andare prima io.

"Che gentiluomo."
ridacchio entrando.

Lui ride, e dopo essere entrato chiude la porta alle sue spalle.
Posiamo il borsone e iniziamo tutti a prepararci; chi mette il gonnelino, chi mette gia le scarpette, chi si fa i capelli...

Alle 10, la lezione di classico termina, così ognuno di noi si riveste e rientriamo tutti in casetta.
Ognuno va in camera propria a posare le cose e a cambiarsi.
Io vado in bagno a togliermi il body e i collant, rimettendomi i pantaloni della tuta e un crop nero.
Esco dal bagno e sistemo le mie cose in camera, giusto per tenerla un minimo in ordine, poi vado sulle gradinate con il computer per ripassare un po' le coreografie assegnatomi da Raimondo prima della lezione di oggi pomeriggio.
Posiziono il computer a terra davanti allo specchio, in modo tale da dare una sbirciata in caso dovessi dimenticarmi i passi.
Provo un paio di volte.

Mattia è appoggiato al pianoforte da almeno 5 minuti a guardami.
Avendo le cuffie, non mi sono accorta del momento in cui lui ha fatto apparizione in quella stanza, continuando le mie prove come se nulla fosse.
Poco dopo decide di sedersi sulle gradinate, così da farmi notare la sua presenza.

"No ma continua pure, mi stavo divertendo."
ridacchia Mattia vedendomi sobbalzare.

"Da quanto tempo sei qui, scusa?"
dico portandomi una mano al petto.

"Nemmeno 10 minuti. Però davvero, mi hai attirato tanto. Hai tanta energia."
mi sorride.

"Dici? A me sembro uno zombie."
rido, mi avvicino al computer per mettere pausa al video dimostrazione.

"Forse solo perchè non ti sei ancora svegliata del tutto. Posso vedere i video?"

"Certo."
mi abbasso a prendere il pc e e mi siedo accanto a lui sulle gradinate, passandogli una cuffietta per ascoltare la canzone.
Metto play alla prima coreografia.

"Beh, non me ne intendo molto di modern, però mi sembra tosta."
dice lui alla fine del video.

"Un pochino, nemmeno troppo. Bisogna fare attenzione ad andare alla stessa velocità della musica perchè la coreografia venga al meglio. Altrimenti risulta sporca e grezza come se stessi facendo hio hop, per farti capire."
dico spiegando.

"Posso vederla?"
chiede curioso.

Gli passo il pc e gli faccio segno di partire con la musica.

"Madò ma sei fortissima. Forse un po' verso la fine ti sei lasciata andare, ma sei gia a buon punto."

"Ci ho fatto caso anche io..."
dico mordendomi le pellicine delle labbra, mi avvicino a lui e faccio ripartire la coreografia da un punto preciso, in modo tale da riprendere solo il pezzo finale.
La provo sul posto mentre guardo lo schermo.

"Ecco tipo qui, dovrei tenere la gamba più rigida."
dico mentre riguardiano il video.

Poco dopo, Wax si affaccia.

"Raga, è pronta la pasta. Che state facendo?"
dice guardandoci.

"Stavo aiutando Ale con una coreografia."
dice Matti spostando il pc sulle gradinate per alzarsi.

"È un bravo consigliere."
ridacchio facendomi una coda alta.

"Bravo? Guarda che io do i consigli migliori del mondo!"
dice avviandosi verso la cucina.

"Ma vai, vah."
gli do una leggera spinta ridendo.

Pranziamo tutti insieme, poi sparecchiamo.
Il pomeriggio passa in fretta, tra lezioni e chiacchierate tra di noi.
Verso le 16:30 io vado a lezione, dopo due orette rientro in casetta e cado a farmi una doccia prima di cena.
Dopo aver mangiato, ognuno sta un po' per i fatti suoi: chi sta in giardino, tipo me, chi gioca a carte, chi ripassa la propria esibizione...
Quando inizia a farsi tardi, ci ritiriamo ognuno nelle proprie stanze.
Ci cambiamo, prepariamo gia le cose per la giornata successiva, e poi andiamo tutti a dormire.

Baciami e Ballami || Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora