Ho invitato una bambina alla mia festa, una sconosciuta che neanche conosco e che passa il suo tempo dentro alla felpa di Trilli. Cosa mi è preso?
Mi sono lasciato trasportare dalla magia del momento, ho agito troppo istintivamente e me ne sono amaramente pentito. Il problema più grosso è che a quella festa ci sarà gente che non voglio lei conosca.
Non perché mi interessi qualcosa di lei, ma semplicemente perché non voglio entri a far parte di questo schifo.
<<Luigi, alla fine hai accettato l'incarico di tuo padre?>>
Mi chiede il mio migliore amico, per la tredicesima volta di seguito.
<<Sì Logan, smettila di rompere il cazzo!>>
Gli lancio il cocktail addosso. Mi piacerebbe dire per sbaglio, ma non riesco a controllare i miei impulsi di rabbia. L'ho fatto e non riesco ad esserne dispiaciuto.
<<Oh calmati, mi dici cosa ti passa per la testa?>>
Gli passo un tovagliolo per ripulirsi, anche se non credo serva a qualcosa.
<<Non avrei dovuto accettare questa merda.>>
Dico, picchiettando le dita sulla superficie liscia del bancone, dove mi affianca qualche amico.
<<Perché? Sono peggio di come vengono descritti da tuo padre?>>
In realtà pensavo la situazione fosse critica, invece i genitori della bimba non sono così difficili. Almeno in mia presenza si sono dimostrati gentili e cortesi, nonostante le brutte notizie.
<<Loro non c'entrano niente. Il vero dramma è la loro amatissima figlia.>>
È la prima volta che lo ammetto a voce alta.
<<È una di quelle bionde stratosferiche con cui sei andato a letto?>>
Mi chiede, aggrottando le sopracciglia.
<<Assolutamente no! Ti ricordi la ragazza che ho incontrato l'altro ieri mentre andavo in bagno per...>>
Annuisce. Si sta palesemente trattenendo una risata.
<<È la figlia di questi pazzi, è una cazzo di bambina ma non riesco a togliermela dalla testa!>>
Se non me ne vado da qui, finirò per spaccare l'intero locale. Ho bisogno d'aria.
<<Forse ti sei innamorato.>>
Lo fulmino con lo sguardo.
<<Io? Innamorarmi? In particolare di una come la bimba? Ti sei fumato il cervello, amico mio.>>
Sorrido senza neanche accorgermene, al pensiero della sua ingenuità e del morso sul collo per scacciarmi via.
Se solo sapesse che non mi sono scansato per il dolore, ma per la sorpresa di quel gesto. Mi tirerebbe i capelli in particolare per i miei seguenti pensieri da pervertito.
<<Come l'hai chiamata? Bimba?>>
Logan si sta prendendo gioco di me, per caso?
<<Sì, madonna Logan sei una femminuccia e non me ne sono mai accorto? La chiamo così perché è infantile. Insomma, va in giro con la felpa di Trilli!>>
Non esattamente il mio tipo, proprio come ha detto lei stessa.
<<Lo sai qual è il problema? Prima di andarmene da casa sua l'ho invitata alla festa di domani. Capisci in che merda mi sono cacciato?>>
Sgrana gli occhi visibilmente preoccupato.
<<Non mi sembra il luogo adatto per lei, Luigi. Dovresti fare qualcosa, dirle che la festa non si fa più.>>
Stavolta non sembra il Logan divertente e che ironizza qualsiasi cosa. È più serio che mai.
<<Lo so, ma allo stesso tempo mi piacerebbe punzecchiarla a quella fottuta festa.>>
Ok, non dovevo parlarne con il mio migliore amico. Con tutti ma non con lui.
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Solo per paura// Luigi Strangis
RomanceNon era una sensazione che lui riusciva a comprendere, non percepiva cosa celavano quegli occhi scuri, non si capacitava di quanto gli piacesse dondolare le sue dita lungo quella chioma ribelle. Luigi non sapeva che con il fuoco non si scherza, pe...