4; Luigi

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Ho invitato una bambina alla mia festa, una sconosciuta che neanche conosco e che passa il suo tempo dentro alla felpa di Trilli. Cosa mi è preso?

Mi sono lasciato trasportare dalla magia del momento, ho agito troppo istintivamente e me ne sono amaramente pentito. Il problema più grosso è che a quella festa ci sarà gente che non voglio lei conosca.

Non perché mi interessi qualcosa di lei, ma semplicemente perché non voglio entri a far parte di questo schifo.

<<Luigi, alla fine hai accettato l'incarico di tuo padre?>>

Mi chiede il mio migliore amico, per la tredicesima volta di seguito.

<<Sì Logan, smettila di rompere il cazzo!>>

Gli lancio il cocktail addosso. Mi piacerebbe dire per sbaglio, ma non riesco a controllare i miei impulsi di rabbia. L'ho fatto e non riesco ad esserne dispiaciuto.

<<Oh calmati, mi dici cosa ti passa per la testa?>>

Gli passo un tovagliolo per ripulirsi, anche se non credo serva a qualcosa.

<<Non avrei dovuto accettare questa merda.>>

Dico, picchiettando le dita sulla superficie liscia del bancone, dove mi affianca qualche amico.

<<Perché? Sono peggio di come vengono descritti da tuo padre?>>

In realtà pensavo la situazione fosse critica, invece i genitori della bimba non sono così difficili. Almeno in mia presenza si sono dimostrati gentili e cortesi, nonostante le brutte notizie.

<<Loro non c'entrano niente. Il vero dramma è la loro amatissima figlia.>>

È la prima volta che lo ammetto a voce alta.

<<È una di quelle bionde stratosferiche con cui sei andato a letto?>>

Mi chiede, aggrottando le sopracciglia.

<<Assolutamente no! Ti ricordi la ragazza che ho incontrato l'altro ieri mentre andavo in bagno per...>>

Annuisce. Si sta palesemente trattenendo una risata.

<<È la figlia di questi pazzi, è una cazzo di bambina ma non riesco a togliermela dalla testa!>>

Se non me ne vado da qui, finirò per spaccare l'intero locale. Ho bisogno d'aria.

<<Forse ti sei innamorato.>>

Lo fulmino con lo sguardo.

<<Io? Innamorarmi? In particolare di una come la bimba? Ti sei fumato il cervello, amico mio.>>

Sorrido senza neanche accorgermene, al pensiero della sua ingenuità e del morso sul collo per scacciarmi via.

Se solo sapesse che non mi sono scansato per il dolore, ma per la sorpresa di quel gesto. Mi tirerebbe i capelli in particolare per i miei seguenti pensieri da pervertito.

<<Come l'hai chiamata? Bimba?>>

Logan si sta prendendo gioco di me, per caso?

<<Sì, madonna Logan sei una femminuccia e non me ne sono mai accorto? La chiamo così perché è infantile. Insomma, va in giro con la felpa di Trilli!>>

Non esattamente il mio tipo, proprio come ha detto lei stessa.

<<Lo sai qual è il problema? Prima di andarmene da casa sua l'ho invitata alla festa di domani. Capisci in che merda mi sono cacciato?>>

Sgrana gli occhi visibilmente preoccupato.

<<Non mi sembra il luogo adatto per lei, Luigi. Dovresti fare qualcosa, dirle che la festa non si fa più.>>

Stavolta non sembra il Logan divertente e che ironizza qualsiasi cosa. È più serio che mai.

<<Lo so, ma allo stesso tempo mi piacerebbe punzecchiarla a quella fottuta festa.>>

Ok, non dovevo parlarne con il mio migliore amico. Con tutti ma non con lui.

Solo per paura// Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora