Sto discutendo con mio padre. Mi ha chiesto esplicitamente di eseguire questa procedura e quando la famiglia di Lilith ha deciso di anticipare la partenza, non mi ha neanche interpellato o chiesto di supervisionare la situazione.
Sono veramente stanco. Odio questo lavoro ma dal momento che qualcuno mi obbliga a farlo, voglio portare a termine tutto ciò di cui mi occupo.
<<Ho accettato questo incarico solamente per dimostrarti che ho tutte le possibilità di spaccare>>
Roteo gli occhi verso il cielo.
<<Figliolo, la ragazza che era con te alla cena... non è per caso la figlia di Alba e Benjamin?>>
Faccio un lungo respiro. Non posso negare l'evidenza, allora annuisco.
<<Certo, ma cosa c'entra? Stiamo parlando esclusivamente di lavoro in questo momento>>
Gli rispondo.
<<C'entra eccome, Luigi. Innanzitutto, per una questione di professionalità. Il cliente non è un amico, è solo un semplice cliente>>
Non rispondo neanche. La vita di mio padre è fatta di poco amore e tanta apatia.
<<Soprattutto, potrebbe essere rischioso avere fiducia in certe persone>>
Sbruffo. Quest'uomo è completamente pazzo.
<<Ho conosciuto la famiglia di Lilith. Sono persone splendide e che valgono tanto>>
Cerco di farlo ragionare. Non so perché, ma la mia sembra un'accusa.
<<Certo, questo è quello che vogliono far credere, ma ti assicuro che l'apparenza può ingannare. Per esempio, hai mai pensato che questa infatuazione della tua amica possa essere una strategia per ricevere qualcosa in cambio?>>
Scoppio in una risata frustrata.
<<Assolutamente no. Non è quel tipo di persona>>
Il suo ghigno ha un non so che di molto malefico.
<<Sei veramente un illuso, figlio mio. Comunque sto lavorando a delle pratiche molto importanti, quando esci potresti chiudere la porta? Grazie>>
Rimango in attesa per un po', senza un reale motivo. All'improvviso sento bussare, allora decido di andarmene. Rigorosamente senza chiudere la porta.
In questo momento ho bisogno di un parere da una persona più o meno intelligente, sicuramente più di me quando si tratta di amore. Logan.
<<Finalmente! Mi mancava servire il mio migliore amico, cosa ti preparo?>>
Mi siedo sullo sgabello del locale. Sforzo un sorriso e non spiccico una parola.
<<Oddio mio, cosa sta succedendo? Sicuro di stare bene?>>
Mi dà una pacca sulla spalla, io rimango ancora in silenzio.
<<Sembri tristemente innamorato>>
Alzo di scatto la testa. Ordino una birra, ho intenzione di cominciare la serata senza esagerare.
<<Lilith parte tra una settimana. Ha deciso di anticipare la partenza>>
Mando giù un sorso.
<<Qualcosa mi dice che è tutta colpa tua>>
Annuisco distrattamente.
<<Abbiamo discusso in modo molto pesante. Le ho detto di non essere pronto ad affrontare una relazione seria... mentre stavamo facendo l'amore>>
Sgrana gli occhi. Lo capisco, sono un emerito stronzo.
<<Fai schifo. Ha ragione a volersene andare via>>
È la stessa cosa che ho pensato anch'io. Appoggio la testa tra le braccia e cerco di non pensarci.
<<Perché sembri triste?>>
Mi chiede, da un momento all'altro. Io faccio spallucce.
<<Non voglio che la storia tra me e Lilith finisca, mi sentivo in pace con me stesso quando ero con lei>>
Sorrido debolmente.
<<Luigi... con tutto il rispetto del mondo, ma non hai mai pensato che forse sei veramente innamorato di lei?>>
Sento un brivido che mi percorre tutta la schiena.
<<Eh?>>
La mia voce sta letteralmente tremando.
<<Non stai male per una persona se non provi realmente qualcosa nei suoi confronti>>
Il suo discorso ha senso.
<<Mi sono innamorato della mia Lili?>>
Mi scappa un sorriso radioso, che non riesco a controllare.
<<Sono veramente innamorato di lei?>>
Ripeto, Logan annuisce di tutto rimando.
<<Secondo me sì, più di quanto tu possa immaginare>>
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Solo per paura// Luigi Strangis
RomanceNon era una sensazione che lui riusciva a comprendere, non percepiva cosa celavano quegli occhi scuri, non si capacitava di quanto gli piacesse dondolare le sue dita lungo quella chioma ribelle. Luigi non sapeva che con il fuoco non si scherza, pe...