Non ho nessuna voglia di uscire, di stare con il mio migliore amico o di combattere con il lavoro di mio padre.
Ho cercato di suonare, ma non sono in vena di fare niente. Rifiuto tutto quello che la domestica mi porta da mangiare e non parlo con nessuno.
Cazzo, non voglio ricevere visite. Tutto quello che ho chiesto è semplicemente un po' di tempo.
<<Posso sapere cosa ti prende?>>
Mi chiede Maria, irrompendo nella mia camera. Santo cielo, ma parlo con il muro?
<<Scusami?>>
Le faccio notare il suo comportamento decisamente non adeguato.
<<Non ho intenzione di ricevere una tua predica, ragazzino. Abbiamo sempre avuto un rapporto di fiducia, sono come una mamma per te>>
Annuisco. Ha ragione, di tanto in tanto finisco per dimenticarmelo.
<<Ti ho visto crescere. Non puoi voltarmi le spalle>>
Leggermente svogliato, mi alzo dal divano e mi affaccio alla finestra.
Ammiro la bellezza della città e l'amore delle persone, che sorridono e passeggiano mano nella mano.
<<Sto bene. Ho solo bisogno di schiarire un po' le idee>>
Maria sbruffa infastidita, io le rivolgo un'occhiata confusa. Cosa sta insinuando?
<<Ho visto quella ragazza, Lilith... uscire di fretta e furia dalla tua stanza. Era disperata, completamente distrutta. Non portava neanche le scarpe. Cos'è successo?>>
Roteo gli occhi verso il cielo, cerco di non perdere la testa. Non voglio che questa brutta sensazione mi stravolga in tale modo.
<<Abbiamo litigato. Ho deciso di chiudere con lei, in tutti i sensi possibili>>
Accendo una sigaretta e quando sto per aspirare il fumo, una consapevolezza mi tormenta.
Penso alla mia bimba e alle mille volte in cui ha espresso il desiderio di farmi smettere.
Almeno questo. Solo e soltanto questo.
<<Quella ragazza è meravigliosa, Luigi. Ha tutto quello che ti serve per essere felice>>
Chiudo gli occhi e trattengo una lacrima. Faccio un lungo respiro e rimango in silenzio.
<<Ti guarda in modo diverso dalle altre donne che hai portato in casa. Sembra innamorata>>
Sistemo il ciuffo e mi siedo sulla scrivania. E menomale che le mie richieste sarebbero state rispettate...
<<Lo so. È proprio questo il problema. È innamorata di me e io non sono in grado di ricambiare>>
Maria scoppia in una risata fragorosa, mi guarda in modo tenero e diverso dal solito. Vuole dirmi qualcosa, non capisco cosa.
<<Tu non provi niente per lei, caro?>>
Sgrano gli occhi.
<<No. Io non sono innamorato di lei. È solamente una ragazzina che...>>
Non riesco a finire di parlare. Sento il cuore farmi male, più del previsto.
<<Che?>>
Sorride.
<<Potresti andartene?>>
Le chiedo, con un tono di voce completamente disperato. Non posso continuare a parlare di Lilith, è il mio punto più debole.
<<No. Sono qui per darti un consiglio. Raggiungila a casa sua, portale un regalo e vedrai che tutto si risolverà>>
La guardo in modo aggressivo. Si rende conto di cosa sta dicendo?
Dopo tutto quello che è successo tra noi, pensa che io abbia il coraggio di portarle un regalo?
<<Sei pazza>>
Lei sorride visibilmente divertita, si avvicina alla porta e prima di uscire mi dice una cosa che mi manda in bestia. Non capisco il perché, però.
<<Lo capisco dai tuoi occhi. Dal sorriso che hai quando lei è nelle vicinanze... è la piccolina di casa, ormai. Non hai più scampo, ragazzo>>
STAI LEGGENDO
Solo per paura// Luigi Strangis
RomanceNon era una sensazione che lui riusciva a comprendere, non percepiva cosa celavano quegli occhi scuri, non si capacitava di quanto gli piacesse dondolare le sue dita lungo quella chioma ribelle. Luigi non sapeva che con il fuoco non si scherza, pe...