29; Lilith

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L'obiettivo iniziale della mia famiglia era quello di partire e di cambiare totalmente vita, oltretutto sotto mia richiesta.

Non desideravo altro che lasciare la mia città e abbandonare la mia migliore amica, il mio primo amore.

Volevo dimenticare l'accaduto di tutto l'ultimo periodo, perché solamente il ricordo mi faceva soffrire.

Stamattina, nonostante la sensazione non fosse molto positiva, ho chiuso l'ultimo zaino che rimaneva e ho raggiunto l'aeroporto.

Abbiamo trascorso tantissime ore in attesa della nostra partenza, finché all'improvviso non ho sentito una melodia familiare.

Una voce graffiante e indimenticabile.

<<Luigi?>>

Esattamente. Non appena ho capito che l'artista fosse proprio lui, mi sono sentita in dovere di raggiungerlo.

Non poteva essere capitato nel mio aeroporto per sbaglio, doveva essersi presentato per qualche motivo in particolare.

Quando ha dichiarato il suo amore per me, ho rischiato di morire. Ho sentito il mio cuore battere all'impazzata, un brivido percorrere la mia schiena.

Allora, dopo tante nuove promesse, insieme abbiamo raggiunto la mia famiglia e gli abbiamo spiegato la situazione.

Ci hanno rimborsato il costo del biglietto e siamo andati a casa di Luigi.

In questo momento siamo in una tavola calda, insieme a Logan e Noah.

È stato veramente divertente vedere le loro facce, nel momento in cui gli abbiamo raccontato tutto quello che è successo.

<<State insieme per davvero?>>

Ci chiedono in unisono, annuiamo. Luigi mi afferra la mano e mi posa un bacio sulle nocche, senza preoccuparsi degli sguardi altrui.

<<Sto sognando, Noah mi sto sentendo male. Ho bisogno di acqua e zucchero>>

Mi scappa una risata di gioia. Logan è veramente molto simpatico, sono contenta che il mio ragazzo abbia un amico come lui.

<<Sono viva ma il mio cuore non reggerà ancora per molto>>

Roteo gli occhi verso il cielo.

<<Non pensate di star esagerando?>>

Gli chiedo, loro dicono di no.

<<Sono solamente gelosi, bimba>>

La mia migliore amica sembra avere un mancamento, Logan non smette di prenderla in giro.

<<Potevamo restarcene in casa, ci saremmo risparmiati questa sofferenza>>

Mi sussurra Luigi, con un tono di voce esasperato e stanco.

<<Con i miei genitori e tuo padre? Non esiste neanche, l'unico modo per rimanere tranquilli sarebbe scappare>>

Gli rispondo, afferrando una ciocca del suo ciuffo ribelle. Caratteristica che spero non scompaia mai.

<<Facciamolo, allora. Scappiamo senza dire niente a nessuno>>

Sorrido. Non mento che mi piacerebbe, ma allo stesso tempo vorrei un po' di stabilità.

<<Ti amo ma no. Abbiamo ancora tanto da dimostrare a chi ci circonda, sai di cosa sto parlando>>

Annuisce e mi lascia un bacio delicato sull'angolo della bocca.

<<Dobbiamo fare un sacco di cose>>

Continua lui, con un sorrisetto sulla faccia che in passato mi avrebbe preoccupato, ma ora non più.

<<Mhm?>>

Accavallo le nostre gambe e appoggio la testa sulla sua spalla.

<<Quando torneremo a casa faremo anche quello, ma intendo in generale>>

Sorrido e gli faccio segno di proseguire.

<<Dobbiamo trovare una sistemazione alla tua famiglia, dobbiamo cercare una casa in cui vivere insieme... pubblicare la mia canzone, poi?>>

Socchiudo gli occhi, il calore del suo corpo mi fa rilassare e sentire al sicuro.

<<Adottare un cucciolo, fare una passeggiata mano per mano, organizzare un tour estivo e scrivere altre canzoni>>

Mi dà un dolce bacio sulla testa e mi sussurra qualcos'altro.

<<Tutto quello che vuoi, amore mio>>

Se è un sogno, non svegliatemi.

<<Piccioncini, ci siamo anche noi!>>

Solo per paura// Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora