22; Lilith

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Quando ho perso mio nonno, ho capito che non ci sarebbe stato più tempo. Dovevo prendere in mano la mia vita, guarire il mio cuore e combattere con il mio passato.

Ho capito che non dovevo cancellare le mie ferite, ma renderle belle. E deludere le loro basse aspettative. Sognando, realizzandomi e amando. Amare senza fine.

<<Non hai visto la faccia di mio padre!>>

Mi dice il mio incasinato, scoppiando in una fragorosa risata. Ricambio il suo radioso sorriso, e afferro la sua mano.

<<No, ma ho visto la faccia di quella bionda. Stavo per spaccarle la faccia>>

Torna serio, ma all'improvviso riprende con la sua bellissima risata. Che stavolta mi contagia.

<<Sei proprio gelosa. Non hai ascoltato il mio consiglio, vero?>>

Gli rispondo di no, perché è la verità. Lui ha sempre messo le cose in chiaro, ma ho deciso di fare di testa mia.

<<Non sono propriamente gelosa, in realtà>>

Dico con voce roca, la sua espressione è piena di delusione. Gli sistemo il ciuffo, sempre ribelle e disordinato, e trattengo una risatina.

<<Ah no?>>

Mi chiede, voltando il capo dall'altra parte.

<<No, perché nessuna delle tue bionde vale quanto me e quello che ci lega>>

Mi scruta attentamente, i suoi occhi acquisiscono una luce diversa.

<<E cosa ci lega, bambina?>>

Mi chiede con il suo solito tono provocatorio, un sorrisetto che mi manda fuori di testa.

Si ferma e avvolge le braccia intorno alle mie spalle.

<<Una passione irrefrenabile, un'attrazione fatale e una forma di amore che non saprei come definire>>

Incontro il suo sguardo e sento il mio cuore precipitare. Sono in un mare di guai.

<<Provaci. Prova a darmi una definizione, Lilith>>

Gli sorrido e decido di azzardare. Mi avvicino e lascio sfiorare le nostre labbra.

<<Contorta perché siamo completamente diversi, sbagliata perché non erano questi i piani, complicata perché tu non riesci ad accettarlo>>

Chiude gli occhi, mentre gli sfioro il collo con la punta delle dita.

<<Sono sicura che può migliorarci la vita>>

Mi lancio sulle sue labbra calde, buone e familiari.

Luigi ricambia il bacio con una passione travolgente, sento il suo tocco ovunque e la sua anima allacciarsi con la mia.

<<Ho bisogno di te, Lilith. Ti voglio. Tutta>>

Mi prende per mano, mi lancia un'occhiata fugace e insieme iniziamo a correre, senza smettere di ridere, fino ad arrivare a casa sua.

Nonostante non sia sicuro quello che sto facendo, in questo momento sono felice e niente conta più del mio sorriso.

<<Shh. Maria potrebbe essere dappertutto>>

Mi sussurra, annuisco divertita e velocemente ci dirigiamo verso la sua camera.

Bella, come sempre. Non è cambiato niente.

Non appena chiudo la porta, mi ritrovo tra le braccia di Luigi.

Mi guarda, studia ogni centimetro del mio corpo, nonostante io sia ancora vestita.

<<Sei la ragazza più bella che io abbia mai visto>>

Arrossisco e mi copro il volto con una mano. Lui mi rimprovera con lo sguardo.

Non devo nascondermi, lo so.

La sua mano indugia sotto il mio vestito. Finché non decide di togliermelo bruscamente.

Faccio lo stesso con la sua camicia e non mi preoccupo di rovinarla.

Non mi interessa di nient'altro, in questo momento.

Luigi mi distrugge con un bacio intenso, mentre con una mano mi slaccia il reggiseno.

Rabbrividisco sotto il suo tocco.

<<Devi farti sentire, Lilith>>

Afferra un mio capezzolo con i denti, con l'altra mi accarezza il ventre.

Mi lascio andare ma poi capovolgo la situazione.

Mi siedo sopra le sue gambe, le sua braccia mi tengono salda al suo corpo.

Mi muovo in modo sensuale, per provocarlo. Quando sento il suo gemito, capisco che sono sulla strada giusta.

<<Ora tocca a me>>

Dice tutto d'un tratto. Mi mette di nuovo sotto di lui, mi lascia dei baci umidi lungo l'interno coscia.

Finché non si libera dei pantaloni e mi sorride imbarazzato.

Luigi, imbarazzato.

<<Sei sicura di quello che mi hai detto l'altra volta?>>

Annuisco, perché molto probabilmente sta parlando della mia dichiarazione.

Senza preavviso, entra dentro di me, lasciandomi senza fiato.

<<Sei una persona fantastica, Lilith>>

Continua, torturandomi fino allo sfinimento.

<<Non posso negare che sei importante per me>>

Le sue spinte diventano sempre più forti, ma il mio cuore batte forte per la preoccupazione che mi assale.

<<Ma io non sono pronto, e lo sai>>

Solo per paura// Luigi StrangisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora