Cerco di non incontrare il suo sguardo, nonostante non sia molto facile.
Mi piacerebbe davvero darle tutto l'amore possibile, e desideravo veramente tanto uno svolgimento della serata completamente diverso.
Purtroppo la mia bimba ha scelto l'uomo più stronzo, incasinato e difficile di tutto il pianeta.
<<Non puoi farmi questo, Luigi.>>
Roteo gli occhi verso il cielo, mi allontano e ammiro il panorama dalla finestra di camera mia.
<<Non vorrei, Lilith. Credimi.>>
Faccio un lungo respiro, sto facendo tutto quello che posso per non perdere la ragione.
<<Invece sì, altrimenti le cose sarebbero andate diversamente.>>
Dice con tono di voce stanco e deluso, sento il mio cuore battere forte sotto la maglietta.
<<Abbiamo parlato tanto di questo, Lilith. Ti ho aperto il mio cuore, io non l'ho mai fatto con nessuno.>>
Faccio uno sforzo e mi volto in sua direzione. È seminuda, delle lacrime minacciano di uscire.
<<Vuoi capire una volta per tutte che sei importante?>>
Mi avvicino con passo lento ma deciso, le afferro un braccio e lascio incontrare il suo sguardo con il mio.
Decisamente un passo falso nei confronti di me stesso.
<<Come posso capirlo? Prima mi hai scopata e ora mi stai dicendo di andarmene, di non farmi più vedere, perché tu non sei pronto!>>
Le sue parole mi fanno sentire male. Soprattutto quando ricordo che è solo e nient'altro che la verità.
<<Lilith, hai ragione. Ho sempre sbagliato con te, avrei dovuto mettere le cose in chiaro fin dall'inizio.>>
Sospiro, appoggio le mani sulle spalle di lei.
Strizzo gli occhi e cerco di non lasciarmi sopraffare dalla paura di lasciarla andare e rimanere solo.
<<Dovevo allontanarmi subito, ma non ho resistito. Non chiedermi il perché, non sono mai riuscito a capirlo.>>
Il suo viso è completamente diverso.
La pelle è pallida e ricoperta di lacrime, i suoi capelli sono arruffati e il suo bellissimo sorriso è sparito.
<<Sei una ragazza dolcissima, meriti di meglio.>>
Ammetto. Purtroppo non posso fare altro che metterla davanti alla realtà.
<<Non pensare che sia stata colpa tua. Hai semplicemente trovato il ragazzo sbagliato, può capitare.>>
Azzardo un sorriso, non voglio peggiorare la situazione ancora di più.
<<Non avresti dovuto lottare così tanto per essere amata, Lilith.>>
Trascino il polpastrello del pollice intorno alle sue labbra, morbide e più invitanti che mai.
<<I tuoi sentimenti meritano di essere rispettati e letti senza troppe pretese o preoccupazioni.>>
Annuisce, completamente distrutta. Sempre e solo per colpa mia.
Non credo che la nonna sarebbe fiera della persona che sono diventato.
<<Meriti di essere supportata anche nei momenti più difficili, ma io ho già troppi demoni da sconfiggere.>>
Non posso occuparmi degli altri.
Come posso amare una donna? Odio me stesso, la mia famiglia e lo stile di vita che ho dovuto intraprendere.
Detesto il lavoro che faccio e mi manca la musica. Mi manca prendere in mano la mia chitarra e cantare in qualsiasi momento della giornata.
<<Io non sono pronto, probabilmente non lo sarò mai e se lo sarò, beh... sarà troppo tardi.>>
Non ho mai sentito un dolore simile. Sento come delle mani strappare il mio cuore in due.
<<Hai reso la mia vita un po' meno dolorosa. Non posso che ringraziarti e chiederti scusa.>>
La sua espressione cela rabbia, non mi permetto di controbattere. Ho già parlato abbastanza.
<<Scuse non accettate. Non prendermi in giro, Luigi. Non farlo mai più.>>
Recupera le sue cose, si infila velocemente una maglietta e corre via.
<<Sapevi a cosa saresti andato incontro! Io non sono una di quelle biondine del cazzo!>>
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Solo per paura// Luigi Strangis
RomanceNon era una sensazione che lui riusciva a comprendere, non percepiva cosa celavano quegli occhi scuri, non si capacitava di quanto gli piacesse dondolare le sue dita lungo quella chioma ribelle. Luigi non sapeva che con il fuoco non si scherza, pe...