Capitolo 27 - RISCHIARE PER AMORE

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Anajise, confida alla cameriera Corinne, divenuta sua amica fidata, che da quando è venuta a dimorare presso l' abitazione del duca, non ha più saputo niente del suo amato Julièn.
La donna, notando la sua preoccupazione, si offre di informarsi al posto suo.

Quando fa ritorno a palazzo, comunica alla giovane nobile, di non aver visto Julièn, ma di aver saputo dalla guardia che stazionava la prigione; che l' uomo è stato ricoverato in ospedale, perché ha tentato di suicidarsi.
Nel momento in cui, Anajise viene messa al corrente dello stato in cui versa Julièn, impazzisce per non potergli stare accanto in questo momento, dato che le è proibito uscire.

« Devo correre da lui! Vi prego Corinne... io devo vederlo... Non posso rimanere qui, senza sapere come sta!» dichiara in lacrime, tentando varie volte di disserrare la porta, che altrettante volte Corinne richiude con veemenza.

« Ragionate, vi supplico Anajise, se il duca vedesse che vi state comportando come un' invasata, andrebbe su tutte le furie e mi dispiacerebbe se dovesse rinchiudervi nelle segrete.
Se finiste in quel posto, io... non potrei più aiutarvi!»
« Corinne, mia buona amica aiutatemi ve ne supplico ! Il mio cuore sta soffrendo maledettamente, senza sapere come sta... Senza poterlo vedere... » la implora la giovane duchessa pervasa dalla disperazione.

Dopo aver lasciato la stanza di Anajise, si dirige alle stalle, dove ha appuntamento con Marcèl, il suo uomo.
Dal giorno in cui, il duca li ha scoperti insieme, i due giovani, sono costretti a vedersi di nascosto. Quella volta, il giovane, che dopo essere venuto a conoscenza che la sua donna, veniva ripetutamente molestata, gli ha sferrato un pugno in pieno volto, incurante di chi avesse davanti e delle conseguenze.

Il nobile, per l' offesa arrecata, ha mandato via lui; che un tempo si occupava dei cavalli. E lei l' ha assegnata come domestica personale della moglie.
Ma loro, si fanno beffe del duca incontrandosi di nascosto, quando tutti dormono.

Il giovane, dopo averle dato un lungo e appassionato bacio, la conduce in un angolo nascosto della stalla, invitandola a stendersi, sulla paglia; usata come giaciglio.
Ma la mente di Corinne è altrove, e Marcèl se ne accorge.

« Che succede Corinne? Qualcosa ti turba?» chiede l' uomo apprensivo.
« Sono tanto preoccupata per la giovane duchessa! Quando ha saputo che Julièn ha tentato di togliersi la vita in carcere, si è veramente angosciata! Gridava di voler correre da lui... Piangendo avvilita»
« Aspetta ! Chi ha tentato di uccidersi? E chi è Julièn? Non dirmi che... »

«Sì Marcèl, la duchessa è innamorata di un altro uomo. Il matrimonio le è stato imposto dal padre !»
« D' altra parte, non poteva essere altrimenti! Lei, rispetto al duca è molto più giovane!»

« Mi dispiace per lei. Ma tu cosa c'entri con questa storia ?»
« Dopo aver saputo che Julièn si trova in ospedale, vuole andare a qualsiasi costo da lui! E io vorrei aiutarla! Anzi noi la aiuteremo!»
« Cosa? Sei impazzita per caso? Lo sai che cosa potrebbe farci il " vecchio maiale" se ci scopre?» replica Marcèl.
« Non ci scoprirà! Ho un piano!» afferma risoluta.
« Va bene ti ascolto!» enuncia emettendo un sospiro, rassegnato.

Quando rientra, la cameriera si dirige a passo svelto, facendo attenzione a non destare sospetti.
Dopo aver bussato alla porta accede all' interno, chiudendosela alle spalle.
Quando entra, vede la giovane riversa nel letto che piange disperata.
« Anajise, non piangete! Andrete a trovare il vostro Julièn!»
« Come ? Forse non rammentate che non posso uscire! » esclama fuori di sé, mentre si passa la mano da una guancia all' altra per asciugare le lacrime scese sul viso.

« Ascoltate bene ciò che sto per dirvi, domani all' alba, giungerà sul retro del palazzo, alle cucine, il carro del macellaio a consegnare la carne. Quando starà per andarsene, voi salterete su, senza farvi vedere da nessuno! » spiega Corinne.
« Ma come ci arrivo alle cucine?! Io non so dove si trovano » puntualizza la giovane.
« Vi accompagnerò io! Il resto lo farà il garzone del macellaio. È un mio amico... l' ho messo al corrente della situazione»

Dopo che Corinne, lascia la stanza, Anajise si rigira nel letto, senza prendere sonno.
"Non riesco ad addormentarmi! L' ansia mi pervade! Ti prego alba, giungi presto! Non vedo l' ora di rivedere il mio Julièn! Spero che stia bene! »
Si ripete afflitta.
"Fortunatamente, il duca si è bevuta la storia dell' indisposizione per non farlo dormire con me!"

Con la mente invasa da troppi pensieri, e l' ansia che la pervade, la giovane duchessa se ne sta davanti alla finestra a fissare l' esterno; ma a dire il vero è la sua mente a reagire.
"Julièn! Tra poche ore ti rivedrò... amore mio! Non ho neanche tolto i vestiti e dormito, per essere già pronta quando giungeranno i primi raggi di sole".

Infatti, non appena Anajise avvista le prime luci dell' alba, attende ansiosa l' arrivo di Corinne che la condurrà alle cucine.
Successivamente, la cameriera spalanca la porta e ancora con il fiatone afferma:
« Dobbiamo andare!»
Le due donne, sottecchi raggiungono le cucine attendendo il carro che la porterà da Julièn.

Mentre entrambe si fissano, con la tensione alle stelle, trattenendo il respiro a ogni piccolo rumore.
Improvvisamente, ecco che le fa trasalire, il bussare alla finestra.
Corinne, sapendo già di chi si tratta, disserra la portafinestra, per farlo entrare.
L' uomo, subito dopo aver deposto il blocco di macelleria, sul banco della cucina, se ne va salutando, normalmente, per non destare sospetti.

Nel contempo Anajise è salita già sul retro del carro.
Celata dal fieno, attende impaziente.
Di colpo, sente il cigolio delle ruote, avvertendo il mezzo muoversi.
" Ecco! Ci siamo, il carro è partito! È rischioso ne sono consapevole, se dovessero accorgersi della mia assenza, ci andrebbe di mezzo anche Corinne".

𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora