Capitolo 11- ALLA FESTA DI COMPLEANNO

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Anajise è trepidante per l' invito alla festa di compleanno di Julièn.
« Non vedo l' ora che arrivi stasera per rivederlo, rivedere i suoi meravigliosi occhi espressivi, la sua bocca carnosa e il suo viso d' angelo»
Per un paio d' ore, non penserà a quello che la aspetta se dovesse sposare il Duca de Guìse. Poi le tornano in mente le parole del fratello:
" Nicolàe! Cosa avrà voluto dire quando mi ha affermato che presto tornerò a sorridere di nuovo!?
Ci pensa per qualche istante ma poi si distoglie completamente da quel pensiero e comincia a scegliere il vestito per l' occasione.
Spalanca le ante del gigantesco guardaroba e incomincia a passare la mano su tutti gli abiti riposti all' interno:
« Potrei indossare questo rosa antico! No! Non vorrei dare l' impressione di sembrare troppo romantica. O questo giallo! Hmm! Troppo solare. Ma certo indosserò questo verde mare di seta e per coincidenza la parte alta e le stringhe hanno i colori dei precedenti abiti che ho scartato. Stasera sarò bellissima! Julièn, dovrà pentirsi di essersi fidanzato con Madelèine e di averla scelta a me! »

Giunge il momento di recarsi a Palazzo de Mercièr per partecipare alla festa di Julièn, Anajise è già pronta da mezz' ora, attende fremente di vedere il fratello discendere quelle scale per uscire da quel portone.
Seduta sul divano del salotto, nervosamente attorciglia i lembi dei nastri con le dita. Finalmente scorge la figura di Nicolàe sulla parte alta della scala, l' uomo discende velocemente asserendo con veemenza:
« Andiamo!»
Salgono sulla carrozza, la vettura nera con i margini bordò e lavorazioni in oro sulle portiere e la parte alta, è guidata dal cocchiere e trainata da due cavalli dal manto marrone.
Accomodati sui sedili interni, i due ragazzi non parlano fra di loro, a un certo punto Nicolàe prende la parola asserendole:
« Sei molto bella stasera Anajise!»
Lei con un lieve sorriso di rimando:
« Grazie!»
Poi però gli ritorna in mente,
l' affermazione di Nicolàe di stamattina e senza indugiare glielo chiede:
« Nicolàe? Posso chiederti perché mi hai asserito stamattina la frase " ti prometto che sorriderai di nuovo". Cosa intendevi?»
Lui poco esauriente e misterioso dichiara:
« Lo vedrai!»

La ragazza confusa lo fissa per un istante per poi tornare a guardare l' ambiente notturno che alberga fuori dal finestrino.
Dopo un lungo tragitto, eccoli giungere al mastodontico palazzo dell' amico.
Anajise, intanto affiora dall' abitacolo della carrozza, rimanendo immobile, con il cuore in tumulto non appena vede i gradini illuminati da alcune fiammelle accese, poste da una parte all' altra dello scalone che porta all' ingresso della dimora del suo Julièn.
Nicolàe che nel frattempo porge la mano alla sorella per aiutarla a scendere dalla vettura, si accorge della sua irrequietezza e dello stato ansioso nel quale versa in questo momento.
Trepidante la ragazza lo attende, il fratello le si avvicina porgendole il braccio per portarsi all' interno dell' ambiente.
I due giovani avanzano silenziosi, mentre i gradini da salire si fanno sempre più vicini alla vista.
Anajise, sottobraccio al fratello, è composta ed elegante all' esterno, nessuno si accorgerebbe che dentro è un fiume in piena.

Ascendono i gradini uno alla volta e Nicolàe si accorge del tremore della sorella, così le chiede:
« Hai freddo Anajise?» in realtà Nicolàe conosce la causa di quel fremito, ma non le dice nulla al riguardo per non imbarazzarla. Anajise nel frattempo risponde:
« No! Sto bene!» con lo sguardo fisso davanti a sé.
Finalmente raggiungono il salone dopo aver attraversato un interminabile corridoio. Con la musica degli orchestrali che intanto accarezza i loro timpani e che si fa sempre più intensa a ogni loro passo verso il salone, dove si sta svolgendo la festa.
A Nicolàe, parve strano il fatto di non aver sentito lamentele da parte della sorella. Com' è solita fare per la sua impazienza.
" Si capisce che non vede l' ora di rivederlo e a quanto pare non le interessa nemmeno il fatto di vederlo in compagnia della fidanzata!

Mentre Nicolàe è rapito dai suoi pensieri, Anajise si libera del suo braccio velocemente, arraffa il regalo per Julièn dalle mani del fratello e si distanzia da lui velocemente, raggiungendo l' uomo che ama; che in quell' istante è circondato da alcuni ospiti intervenuti al suo ricevimento. Fra quelli anche Madelèine.
Anajise, si arresta al centro del salone, con l' involucro fra le mani, perdendo il coraggio di accostarsi a lui. Fissa l' uomo che non si è ancora accorto di lei.
Quando Nicolàe la scorge, la afferra per un braccio trascinandola con sé fuori in balcone, lontano da occhi indiscreti.
« Cosa avevi intenzione di fare? Divenire lo zimbello di tutto il casato ?
Impalata lì a fissarlo con il regalo in mano. Vieni con me?»
L' uomo prende per mano la sorella, rientrano dalla veranda e avanzano verso il festeggiato che appena li vede si precipita a raggiungerli:
« Nicolàe! Anajise! Sono felice di vedervi! Spero che il viaggio che vi ha condotto fino a qui, sia stato piacevole?»
Nicolàe di rimando all' amico:
« Tutto bene grazie Julièn! Tanti auguri e... per l' occasione io e Anajise ti abbiamo portato un presente!»
Interviene la ragazza sovrapponendosi, mentre Julièn sta scartando il regalo:
« È... È un libro... Di Jean Jacques Rousseau, un contemporaneo francese che narra...»
Nicolàe aggiunge assertivo:
« Anajise! Credo che il nostro Julièn voglia scoprire da solo di cosa parla il libro!»
Julièn, piega le labbra in un sorriso e chinandosi sulla ragazza le porge un bacio sulla guancia esprimendo assertivo:
« Grazie!»
Lei arrossendo dichiara sommessamente di getto:
« B-Buon Compleanno Julièn, grazie per avermi invitata!»
Nel contempo si affianca a loro anche Madelèine, che mentre si accosta al fidanzato mostra un sorriso di circostanza.
Lui assertivo manifesta, posando una mano sul braccio di Anajise:
« Cara, ricordi i miei amici! Nicolàe e sua sorella Anajise?»
« Certamente! Come state mia cara?»
La ragazza celando il suo disappunto per la scomoda situazione, afferma a denti stretti:
« Molto bene, grazie!»
Madelèine proclama a Julièn:
« Torniamo dai nostri ospiti caro!»
Afferma l' uomo:
« Hai ragione!»
Mentre si allontana seguendo la fidanzata:
« È sempre un piacere avervi qui! Ora scusatemi, ma devo dare retta anche agli altri invitati »
Anajise lo vede allontanarsi e nel contempo pispiglia con una mano in alto, come a volerlo fermare:
« Però avevi detto che non dovevamo...»
Ma l' uomo si è distanziato già molto da lei, per poterla udire.

Anajise, dopo aver interloquito con Julièn, va ad accomodarsi su una poltrona con entrambe le mani sopra la gonna e lo sguardo deluso e basso, che di tanto in tanto solleva posandolo ' sull' oggetto dei suoi desideri'. Che intanto sta danzando con la giovane fidanzata.
" Però! L' avevo immaginata diversa questa serata". Pensa contrariata.
Anajise mentre li osserva, sente salire dentro di sé un irrefrenabile voglia di alzarsi da quella seduta e fuggire il più lontano possibile, per non assistere a quella visione che le fa tanto male.
Per non essere più trovata dimodochè, non sia più costretta a sposare quell' uomo che a lei provoca solo repulsione.
Mentre trattiene le lacrime a stento, senza rendersene conto, si eleva da quella poltrona e senza che nessuno faccia caso a lei, si porta fuori in giardino, nel buio della notte. Addentrandosi come ipnotizzata nella radura boschiva.

Intanto l' evento, che si è protratto fino a tarda notte volge al termine, gli invitati lasciano Palazzo de Mercier.
Nicolàe, saltuariamente dava un occhiata alla sorella, che vedeva rimanere seduta senza professare con nessuno, rifiutando di danzare con chi le si avvicinava per chiederglielo.
Lo stesso, essendo stato per il resto della serata in compagnia di una giovane dama, si accorge tardi della sparizione di Anajise, solo quando il salone si svuota degli ospiti.
Preoccupato chiede a Julièn:
« Per caso hai visto dove è andata Anajise?»
L' amico di rimando lo interroga:
« No! Perché, cosa è successo?»
Nicolàe dichiara confuso e inquieto:
« È sparita! Non riesco a trovarla!»
Visibilmente in ansia, l' uomo annuncia all' amico:
« Aspetta Nicolàe! Accompagno Madelèine alla carrozza e ti aiuto a cercarla!»
Difatti Julièn mantiene ciò che ha appena dichiarato all' amico e insieme si addentrano nel bosco alla ricerca di Anajise.



𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora