Capitolo 5 SBOCCIA L' AMORE

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Anajise - sconvolta dalla notizia
dell' imminente matrimonio di Julièn con Madelèine - lascia la sua festa di compleanno prima del taglio della torta. Da quando si è portata correndo, in stato caotico nella sua stanza, è rimasta distesa di pancia sul suo letto a baldacchino, con drappi velati di un rosa tenue, che pendono dalle quattro aste ( due ai lati della testiera e le restanti a quelli della pediera) stringe tra le mani il copriletto di raso celeste e rosa, con al centro un ricamo araldico impreziosito da fili d' oro intorno.

Afflitta e pensosa esclama con le lacrime che scendono copiose:
« Julièn! Julièn! Non puoi sposarti con
un' altra! Ti attendo da tutta una vita, ho tremato ogni giorno, in quei cinque anni che sei partito per la guerra - insieme a mio fratello. Ho atteso paziente il tuo ritorno! Non lo merito forse io più di lei, di diventare tua moglie?»
Seguita a piangere disperata quando avverte qualcuno bussare alla porta.
Prima di andare ad aprire, si ricompone asciugandosi gli occhi e il viso con entrambe le mani " dovesse essere mio padre non voglio mi veda in questo stato e poi dovrei dargli spiegazioni e a mentire non sono brava!

L' insistente bussare incalza e da dietro la porta la ragazza sente la voce del fratello. Rassicurata che non fosse il padre, dischiude la porta e la figura di Nicolàe le si para innanzi, prorompendo:
« Anajise! Non puoi sparire nel bel mezzo della ' tua' festa di compleanno!
È scortese nei confronti dei nostri invitati!»
La sorella, a testa bassa si distanzia
dall' uscio e gli annuncia:
« Non mi sento bene, scusami tu con gli invitati»

Lui, sapendo il motivo del suo malessere, dichiara:
« Mi dispiace dovertelo dire mia piccola Anajise, ma devi scordarti di Julièn, lui è fidanzato con Madelèine, innamorato e la sposerà presto e...»
Gli impedisce di finire la frase inveendogli contro:
« TI ODIO! VA FUORI DI QUI!»
Quando varca l' uscio, la porta sbattuta dietro alle sue spalle, provoca uno spostamento d' aria.
Il giovane rimane immobile in
quell' istante, con gli occhi e i pugni serrati.
" Mi dispiace piccola mia, non volevo essere così duro, ma l' amore fra te e Julièn è impossibile e io non voglio vederti soffrire per lui. Mi odi?! Lo so! Per avergli dichiarato di non partecipare alla tua festa".

Julièn, adirato per il comportamento
dell' amico, trova inconsueto il fatto che non gli abbia permesso di partecipare alla festa di compleanno di Anajise, senza dargli una spiegazione.
L' uomo sentendone il diritto, nel buio della notte mentre nella residenza regna un cupo silenzio, discende precipitosamente i quattro gradini che distanziano dall' ingresso, si reca in scuderia, sella il suo fedele destriero bianco 'Attila; avanzando con andatura naturale, fino al varco.

Quando si trova all' esterno galoppa fino a palazzo 'de Gardìn' per chiedere
all' amico il motivo di tale atteggiamento.
Giunto sul posto, smonta da cavallo e lasciandolo libero nel parco.
Bussa al portone.
L' uomo, attende che qualcuno venga ad aprire.
Quando il portone si dischiude, gli si presenta di fronte Maurìce, il maggiordomo di casa, con tanto di camicia e coppola da notte con in mano un piccolo portacandela. Vedendolo
all' uscio in quell' ora, assertivo gli chiede:
« Signorino Julièn? Cosa ci fate qui a quest' ora? Vi è successo qualcosa?»
Lui, provando imbarazzo nei confronti dell' anziano dichiara:
« Sto bene grazie! Sono costernato Maurìce per avervi svegliato a quest' ora della notte, ma ho urgenza di parlare con Nicolàe!»
Il maggiordomo annuncia interrogando
l' uomo:
« Volete che lo mandi da voi o preferite entrare?»
« Preferisco attenderlo fuori grazie!»

L' anziano si allontana per pochi minuti e subito dopo ridiscende i gradini della scala interna, conducendo il biondo nel luogo dove Julièn l' attende.
Nicolàe, subitaneo enuncia all' amico, a bassa voce, discendendo gli ultimi due gradini:
« Ma hai visto che ore sono? Cosa c'è di così urgente da buttarmi giù dal letto nel cuore della notte?»
Assertivo Julièn afferma:
« Voglio sapere perché non mi hai fatto venire alla festa di Anajise? Qual' è il motivo?! Scusa ma non potevo dormire con questo pensiero che mi tormenta
l' anima!»

Nicolàe, posa una mano sulla sua spalla per distanziarsi.
« Vieni, allontaniamoci da qui, potrebbero sentirci. Allora... da dove inizio»
Julièn spazientito dichiara:
« Dillo e basta! Senza troppi giri di parole! »
Sospirando, il biondo gli comunica:
« Julièn, io e te siamo amici da molto tempo e da anni frequenti questa casa, non ti sei mai accorto di qualcosa di particolare su Anajise?»
Lui di rimando:
« Sì! È molto dolce, una brava ragazza!»
« Niente altro? Voglio dire nei tuoi riguardi, intendo! Non ti sei mai accorto del modo in cui ti guarda?»

L' uomo deglutisce, perché ha recepito il messaggio di Nicolàe.
« Vuoi dire che...?»
Lui annuisce confermando:
« Ebbene sì! Mia sorella si è innamorata di te e giungere in casa nostra, per partecipare alla sua festa di compleanno, sottobraccio alla tua fidanzata non mi è sembrato il caso»
Confuso e turbato da quelle parole seguita a ripetersi tra sé e sé " Come ho fatto a non accorgermi di niente! Forse perché l' ho sempre vista come una sorella più piccola... Ma adesso non è più una bambina... è una donna!

Anche se l' amico prosegue a parlargli, lui non lo ascolta, è concentrato a ricordare e cercare di capire se Anajise abbia mai dato dei segnali - anche indirettamente - per fargli capire qualcosa. Gli vengono in mente le volte che la prendeva in braccio, quando era ancora piccola e lei si avvinghiava a lui come l' edera.
" Oppure due giorni prima, quando mi sono tuffato nel lago per portarla in salvo!
Nicolàe ha detto che soffre vedendomi insieme a Madelèine".
«Ma mi stavi ascoltando?»
Julièn, fissa l' amico poi risoluto annuncia:
« Ascolta Nicolàe, dopo quello che mi hai appena comunicato, ho preso una decisione - un po' drastica- ma necessaria. Siccome non voglio essere la causa della sofferenza di Anajise, ho deciso di non frequentare più la residenza. Io e te ci incontreremo fuori da qui. E spero che il tempo faccia il resto!»
Assertivo l' amico dichiara:
« Credi che questo basti?»
« Lo spero!»

𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora