Julièn, durante il sonno si dimena nel letto, stringe i pugni mentre la sua fronte è madida di sudore. Di scatto si sveglia, seduto con il busto in avanti e le ginocchia piegate, si arresta per qualche secondo e subitaneamente pronuncia
" Anajise? Volevo proteggerla ?! Ma da chi ? Ho fatto questo sogno perché conosco il motivo per il quale non sta bene in questo momento... E quel motivo sono io... Dovrei esserne lusingato invece mi odio per quello che le sto facendo indirettamente. Sì, è solo per questo che l' ho sognata!
In realtà, Julièn, è se stesso che vuole convincere, anche se le sensazioni provate prima gli hanno lasciato delle perplessità.Si eleva dal letto, con la mente ancora scossa da quello che ha sognato, si porta fuori dalla sua camera e ascende le scale.
La duchessa Martíne de Mercièr - sua madre - appena scorge la sua presenza ai piedi della scalinata, le si avvicina chiedendogli con apprensione:
«Caro, hai riposato bene? Hai fame? Ti faccio preparare qualcosa dalla cuoca!?»
Ma Julièn, infastidito dalle continue attenzioni della madre, che in quel momento lo irritano le afferma:
" Sì ! Madre, ho riposato bene. E no ! Non ho fame. Se poteste farmi preparare un bagno, ve ne sarei grato ! Devo prepararmi per andare da Madelèine! »La donna dispone alla servitù, quanto chiesto dal figlio. Subito dopo riflessiva si ferma a pensare - " Conosco bene mio figlio, si comporta così solamente quando ha una qualche situazione che lo affligge. Cosa succede al mio bambino?
Quando il bagno è pronto, Julièn ci si infila all' interno e immerso in quell' acqua calda torna col pensiero al sogno fatto poc' anzi " Il mio cuore mi dice di andare ad accertarmi che stia bene, ma la mente razionalizza di aver preso la decisione di non mettere più piede in quella residenza. Almeno fino a che Anajise rimarrà in quella casa!
Dopo, piega le labbra sorridendo
all' ultima frase detta anche un po' infastidito " Se va via da quella casa, significa che si sposa! Certo prima o dopo dovrà farlo, oltre a essere una brava ragazza e anche molto bella. Spero che a chi la darà il padre, la tratti come si merita... altrimenti se la vedrà con me.
Accorgendosi di aver prolungato il bagno più del dovuto dalla pelle raggrinzita dei polpastrelli, si tira fuori e si prepara.Anajise, sta passeggiando in giardino, avanza con un' espressione pensosa, mentre passa una mano delicata fra le rose, dai colori bianco, rosa e rosso.
" Quest' oggi Julièn non è ancora giunto, molto strano, di solito a quest' ora del giorno tira di scherma con Nicolàe. Spero che non c' entri mio fratello in questo.Intanto ecco giungere Nicolàe sul suo cavallo nero, diretto alle scuderie, ma il suo percorso viene interrotto dalla sorella - che gli si para davanti improvvisamente - e con aria sospetta gli chiede:
« Come mai Julièn oggi non è venuto?»
Nicolàe, vedendosela al centro della sua strada le inveisce contro:
« Sei impazzita... presentarti innanzi così è se io avessi deciso di arrivare alle scuderie al galoppo? Che sarebbe successo?!»
Ma lei - non curandosi di quanto il fratello le stia dicendo - replica con decisione:
« Mi vuoi dire qual' è il motivo? C' entri tu in questa storia non è vero? »La fissa per un istante negli occhi rimanendo in groppa al ronzino, poi le comunica:
« Ti sbagli in questo, la decisione l' ha presa lui stesso!»
Sgranando gli occhi la ragazza interroga il fratello:
« Che decisione? »
« Quella di non venire più qui!»
Anajise, rimane silente e si allontana afflitta.
Quelle parole, sono state come un fendente al cuore per lei, avanza confusa ripetendo " Ha deciso di non venire più... Non mi vuole vedere... è innamorato di quella donna... Perché il destino è stato così crudele con me! Non dovevo innamorarmi di Julièn... non doveva capitare! No!Rincasa avvilita, sta per salire le scale per rifugiarsi nella sua stanza, quando si sente appellare.
La voce del padre dal suo studio la chiama:
« Anajise, vieni cara. Vorrei presentarti il duca Roland Armand de Guìse»
La ragazza sa che non può sottrarsi alla richiesta del padre, così fa ingresso dentro lo studio, dove dimora il genitore e l' ospite.
Non appena Anajise fa capolino dalla porta, il duca ne rimane incantato.
La giovane gli si inchina innanzi e subito l' uomo le comunica:
« Forse voi non ricorderete delle mie visite qui a palazzo, anni prima frequentavo già vostro padre, ma voi eravate ancora un' adorabile piccina»Anajise, percepisce un senso di subdolezza in quelle parole, subito dopo assertiva pronuncia:
« Perdonatemi signor duca, se mi allontano, ma mi è venuta una terribile emicrania, difatti stavo per distendermi un po' in camera mia!»
L' uomo, un nobile di mezza età, abbigliato in abiti sfarzosi di velluto e ricami d' oro, parrucca incipriata rigorosamente bianca. Si eleva dalla poltrona, sostenendosi dal bastone, per raggiungerla, le prende la mano per baciarla affermando:
« Certo, contessina Anajise, andate a riposare. Sicuramente non posso essere felice del fatto che mi priverete della vostra vista, ma vi auguro che la vostra emicrania passi presto»
Posa le labbra umide sulla mano della giovane rivolgendole uno sguardo malizioso, che la ragazza non gradisce; il padre, al contrario invece ne sembra compiaciuto.
La fanciulla, ha fretta di lasciare quel locale, si inchina subitaneamente aver portato i capelli sul davanti perché infastidita dallo sguardo petulante del nobile.Avanza per pochi metri lentamente, per poi precipitarsi a correre a raggiungere la sua stanza. Una volta all' interno riempie la sua tinozza in maiolica decorata, di acqua e ci infila dentro le mani strofinandole una contro l' altra dichiarando a se stessa con voce udibile:
« Non mi piace quel duca, vederlo soltanto, mi mette angoscia e ribrezzo,
è subdolo e viscido.
Il modo che ha di guardare è nauseante. Perché mai era qui oggi? Dice di essere già venuto in questa casa ma io non rammento il suo volto!
Deve essere successo quando io ero ancora in fasce, perché dopo non ne ho
alcun ricordo! E poi perché mio padre ne è entusiasta?
Comunque sia, spero di non incontrarlo più sulla mia strada !»
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𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso
Chick-LitLa contessina Anajise, sin dalla sua giovane età, si è innamorata di Julièn, il migliore amico del fratello; e ha intenzione di sposarlo. Tuttavia, lui non la vede niente di più che una sorella. Nel corso del tempo, anche Julièn, comincia a provare...