𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso

Capitolo 26 - LA NOTIZIA

Anajise, viene a sapere da Corinne che chi fa un torto ai nobili viene condannato a morte.
Il suo pensiero va, immediato, a Julièn.
La notizia, le provoca un malore che le fa perdere i sensi.
Corinne, accortasi dello svenimento della giovane duchessa, la fa condurre da uno dei servi, nei suoi appartamenti per farla distendere sul letto. Rimanendole accanto.
Dopo qualche minuto, Anajise, riprende i sensi, credendosi sola nella stanza, gli occhi le si riempiono di lacrime, i sensi di colpa la pervadono.
« Julièn! Potresti morire per colpa mia! »
« Anajise, vi siete svegliata menomale!»

La donna ha un sussulto, quando intuisce di non essere sola.
« Corinne? Mi avete spaventata! Non sapevo foste qui !» esclama un po' a disagio.
« Mi dispiace! Non era mia intenzione!
Come vi sentite?» chiede apprensiva.
« Corinne! Posso... Posso chiedervi da quanto siete in questa stanza? »
« Abbastanza Anajise!»
« E ho detto o fatto qualcosa di sconveniente?» si informa.
« Anche se fosse... io non mi impiccio!»

« Mia cara Corinne! Siete l'unica amica che ho! Voglio raccontarvi una storia!» declama, conducendola per mano a sedersi, mentre scruta i suoi occhi.
« Che storia? »
« Narra di un amore impossibile, tra una bambina dai capelli d' oro e un bel cavaliere dall' armatura lucente. Inizialmente, fra i due, l' unica a essere innamorata è lei.
La fanciulla cresce, e il suo amore per il bel cavaliere si rafforza. Soffre tanto per lui, che nel frattempo si fidanza ed è deciso a sposarsi. Ma quando un giorno, anche lui si accorgerà di amarla, la felicità della fanciulla dai capelli d' oro, finalmente é completa.
Convinta che niente e nessuno potrá mai spezzare il loro legame.
Ma un orco crudele, arriva improvvisamente per portarla via, allontanandola dal suo amore per sempre.
La fanciulla, prigioniera nella sua gabbia dorata è sempre triste e inconsolabile, perchè sa che non rivedrá mai più il suo bel cavaliere dall' armatura lucente! »

Dopo il racconto, Anajise, nasconde il viso tra le mani piangendo afflitta.
« In principio sembra una favola, ma senza il lieto fine. La fanciulla dai capelli d' oro siete voi, il bel cavaliere dall' armatura lucente, è Julièn! E l' orco?! Beh! Quello sappiamo già chi possa essere ! Cosa è successo al vostro " cavaliere?"»
« Mi ha rapita, per non farmi sposare con il duca. Ancora pochi chilometri, e avremmo sconfinato in Svizzera. Ma siamo stati fermati prima, e Julièn è stato arrestato e condotto in prigione. E da allora non so più niente di lui!»

Corinne, ha il cuore straziato nel vedere Anajise disperata. Così le propone per farla stare meglio:
« Andrò io a chiedere sue notizie!»
La giovane solleva lo sguardo e con un sorriso rincuorato, le chiede:
« Davvero... Davvero lo fareste?»
« Certamente! Non posso vedervi in questo stato! Anche se avete qualche anno in meno dei miei, quando vi disperate per Julièn, sembrate proprio una bambina!»

« Quando ci andrete ? »
«Oggi stesso! Stamattina vado al mercato, e la prigione è da quelle parti! »
Dopo aver affermato alla giovane duchessa, di volersi recare lei alla prigione, si appresta ad uscire.
« Tornerò presto con le notizie che aspettate! Non temete!»

La donna, agguanta la sua cappa blue cobalto, e si allontana, diretta all' esterno del cancello. Mentre Anajise la osserva dalla finestra; ansiosa.
" Vi prego Corinne, tornate presto e portatemi buone nuove".
Percorrendo la strada verso il mercato, passa davanti alla prigione.
Prima di recarsi presso i gendarmi a chiedere informazioni su Julièn, indugia qualche secondo prima di avanzare, poi rammenta la promessa fatta ad Anajise e i suoi occhi lucidi dalle lacrime versate per la disperazione.

Questo basta a farla procedere e quasi
ad accostarsi a una delle guardie che sorvegliano le carceri.
Il militare, accortosi che Corinne si aggira nei dintorni, osservandola andare su e giù le domanda bruscamente:
« Cosa volete? Perché seguitate a passeggiare qui davanti? Cosa cercate?»
La giovane, si avvicina al soldato, formulando la domanda:

« Buongiorno, volevo un' informazione! Sapete dirmi se Julièn, marchese de Mercíer sta in questa prigione?»
« Non sono tenuto a dirvi niente! Voi chi siete?»
A quel punto Corinne, usa uno stratagemma.
« Sono al servizio del duca de Guìse!»
« Il duca de Guìse? È lui che vi manda?»
La donna, senza pensarci risponde:
« Certamente!»

« Va bene! Il conte de Mercíer, due giorni fa ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi. Adesso si trova ricoverato in ospedale!»
Corinne, quando sente questa notizia, si porta una mano alla bocca, facendosi sfuggire un gridolino di sgomento.
Senza dire altro e nemmeno salutare il gendarme, fugge via.

Di ritorno dal mercato, Anajise, che la vede rientrare, la raggiunge
nell' immediato e trepidante.
Senza pensare che la loro conversazione potrebbe venire ascoltata da orecchie indiscrete, chiede concitata:
« Allora? Cosa avete saputo Corinne! Avete visto Julièn? Come sta?»
Corinne, ripresasi dallo shock di prima, afferra delicatamente, ma con una presa decisa, la giovane duchessa per un braccio per allontanarsi e raggiungere gli appartamenti di Anajise, dove una volta dentro; chiudono la porta.

In quel momento, Anajise, si siede sul letto aspettando che Corinne; inizi a parlare. Ma quando si accorge che la donna non pronuncia alcuna frase, e tiene lo sguardo fisso nel vuoto, replica chiedendo:
« Allora? Cosa avete saputo? Vi decidete una buona volta a parlare?!»
Corinne, la raggiunge, prende le sue mani e poi dolcemente le dice:
« Anajise, dovete essere forte!»
La giovane, udendo quella frase sente come una morsa attanagliarle le budella, il cuore che impazza nel petto e gli occhi colmarsi di lacrime. Tentenna persino a chiedere, temendo la risposta.

Ma facendosi coraggio formula la domanda biascicando:
« C-Cosa è successo... a Julièn?»
« Ho saputo che... che non ha retto alla prigionia e ha tentato il suicidio! Adesso è in ospedale!»
« In ospedale? Ma sta bene?»
« Presumo di sì! Visto che è ricoverato!»
Afferma Corinne, ma più per tranquillizzare Anajise, perché in realtà, nemmeno lei sa come realmente stiano le cose. Visto che è fuggita via prima di chiedere altro alla guardia.