Capitolo 32 - UNA NOTIZIA INATTESA

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Il marchese de Mercièr, dopo aver conferito con sua maestà la regina Marie Antoinette, e non aver ricevuto l' aiuto sperato; decide di recarsi dal duca de Guìse, a chiedere clemenza per il figlio Julièn.

- " Certo non sarà facile convincerlo, il duca ha fama di essere testardo e spietato. Ma ci voglio provare lo stesso"-
Si ripete il nobile, mentre se ne sta seduto all' interno dell' abitacolo della sua carrozza condotta dal vetturino e trainata da due cavalli dal manto marrone e paraocchi neri, che vanno ad andatura normale.

Nel frattempo Anajise, che si è rifiutata di assumere cibo per diversi giorni, si è debilitata tanto, accusando forti nausee mattutine, talvolta accompagnati da conati di vomito.
Quindi si pensa che la salute della giovane sia compromessa e per questo le viene chiamato il medico perché la visiti.

Corinne, che in quei giorni, ha sempre cercato di convincerla a mangiare, anche oggi vuole provarci.
Accede in camera portando un vassoio con all' interno un piatto di minestra, provando ad imboccarla prima dell' arrivo del dottore:
- « Vi prego duchessa, fate uno sforzo... dovete mangiare, altrimenti potreste ammalarvi seriamente»

« - Potrei morire volete dire ? Non sapete quanto ne sarei felice! » -
- «Ma cosa dite Anajise! Oh santo cielo!»
- esclama la domestica segnandosi col segno della croce.

In quel momento qualcuno sta bussando alla porta, Corinne va ad aprire e le si presenta davanti un uomo di media statura con occhialini sul naso e parrucca incipriata sul capo.

Quando fa il suo ingresso nella stanza, l' uomo si dirige nell' immediato vicino al letto di Anajise.
- « Vorrei essere lasciato solo con la duchessa se non vi dispiace! » - richiede il dottore dopo essersi accomodato di fianco al letto della giovane.

- « Certamente professore!» - Corinne lestamente esce dalla porta richiudendola.

Adesso che Anajise è rimasta da sola con il luminare, lo fissa mentre lui esegue esami e gesti di routine.
Le tasta il polso, le osserva gli occhi e subito dopo il cuore e i riflessi.
Per finire un prelievo attraverso il salasso.

Anajise subisce tutto senza nemmeno fiatare e il dottore se ne accorge.
- « C'è qualcosa che non va mia cara? » - chiede sornione, attendendo la risposta.
- Va tutto bene... dottore ! » - risponde.
- « Duchessa, forse non rammentate che il medico è come un confessore, quindi non una parola uscirà da questa stanza per quanto mi direte! I medici fanno giuramento di Ippocrate » -

- « Allora professore datemi qualcosa per morire... voglio morire! Non voglio più vivere, così » -
- « Per l' amore del cielo! Cosa dite. Sapete bene che non posso e non voglio farlo duchessa, siete così giovane!» -

- « Giovane e infelice! Non ho più una ragione per vivere» -
- « Cosa mai può esservi accaduto di così spiacevole da desiderare di morire!
Ma ho come la sensazione che oggi il mio intervento sia stato provvidenziale, e forse duchessa, la notizia che sto per comunicarvi vi darà la giusta ragione per la quale varrà la pena vivere!» -

Anajise aggrotta le sopracciglia fissandolo incuriosita con gli occhi ancora umidi di pianto.
- « Aspettate un bambino duchessa! Siete incinta di sette settimane ! Sua Eccellenza ne sarà felice !» - le annuncia tutto di un fiato.

- « No! Il duca non deve saperlo da voi! Glielo dirò io » - afferma con decisione Anajise, mentre il suo sguardo è perso nel vuoto.
- « Certamente duchessa, come desiderate » -

Il medico subito dopo, si affretta a riporre ogni suo strumento nella borsa per congedarsi.
- « È giunto per me il momento di lasciarvi duchessa, ma tornerò a trovarvi e vedere come procede la gravidanza.Vi auguro una buona giornata! » -

Immediatamente il dottore si allontana raggiunge la porta ed esce dalla stanza.
Rimasta sola, Anajise si abbandona sul letto in un pianto disperato, con le lacrime copiose, che scendendo rigano il suo viso.

Trascorsi dieci minuti circa, Corinne accede in camera sua.
- « Sono venuta appena ho potuto! Allora Anajise cosa ha detto il dottore? Come state?! » - chiede con apprensione.

La giovane non risponde, seguita a tenere il capo rivolto alla finestra sul lato destro del letto.
Più si approssima al letto e più la domestica intuisce che Anajise sta piangendo.

- « Anajise che vi succede? Il... il medico vi ha dato br... brutte notizie quando vi ha visitato? » - domanda preoccupata Corinne.

Anajise lentamente volta il capo nella sua direzione e senza scomporsi con voce ferma, le annuncia:
- « Sono incinta Corinne, aspetto un bambino dal duca! E io non voglio il figlio di un uomo spregevole, che non amo » -

La donna a questa dichiarazione rimane sorpresa, e vedendo Anajise avvilita se ne rammarica.
Improvvisamente le balena in testa un' idea e senza indugiare gliela comunica.

- « Anajise piccola mia, non avete pensato neanche per un momento che potrebbe essere anche di Julièn! Rammentate il vostro ultimo incontro! Sono già trascorsi quindici giorni da allora, o forse poco più » -

- « Se fosse come dite, come potrei averne la certezza ?! » - la interroga Anajise rammaricata.
- « Purtroppo non c'è modo di saperlo. Ma il bambino che portate in grembo non ha nessuna colpa, di chiunque esso sia!» - le rammenta Corinne.

- « Io non voglio dare un figlio al duca. Anche se fosse di Julièn, dovrei dirgli che aspetto un figlio suo, e io questa gioia non voglio dargliela. Quindi voi mi aiuterete a disfarmene » - dichiara la giovane duchessa.

La domestica udendo quelle parole rabbrividisce e cerca di farla ragionare.
- « Mi dispiace Anajise ma non mi presterò a un simile scempio. Non vi aiuterò... non mi renderò complice di questo vostro gesto insano - »

- « È la vostra ultima parola? - » domanda incredula.
- « Mi dispiace » -
Corinne le volta le spalle e a testa bassa esce dalla stanza.

- " Bene Corinne ! Allora farò da me." -
Subito dopo però si ferma a pensare.
-" Forse Corinne ha ragione! Questa creatura non ha colpe e potrebbe essere anche figlio di Julièn. Almeno avrei qualcosa di suo, visto che ormai so che non potrò rivederlo mai più! " -

Velocemente infila la vestaglia e scende ai piani inferiori cercando Corinne.
Quando la donna la vede le comunica, sottovoce affiancandola:
- « Non ho intenzione di fare come mi avete chiesto! » -

𝘼𝙈𝙊𝙍𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙊𝙎𝙎𝙄𝘽𝙄𝙇𝙄 (ℕ𝕦𝕠𝕧𝕒 𝕊𝕥𝕖𝕤𝕦𝕣𝕒) In corso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora