Capitolo 7

388 29 8
                                    

Hyunjin.

Lo deve capire una buona volta che mi appartiene, e lo devono capire anche gli altri cazzo. Possibile che gli devono ronzare sempre intorno? Lo sanno che sta con me.

«Fammi tuo. Ora.»
Basta questo per farmi eccitare all'istante. Gli salto praticamente addosso e senza avvisarlo o prepararlo in alcun modo, e nemmeno senza spogliarlo, gli infilo due dita dentro facendolo sussultare.
Oggi salto qualsiasi preliminare, ho urgente bisogno di ricordargli che è mio, inoltre a quanto pare nemmeno gli servono, è già eccitato e pronto per me.

«Ti piace anche così Baby? Non pensavo.» Gli dico mordicchiandogli il lobo.
«S-si..» Dice lui ansimando. «Di più..»
Quasi mi supplica e io non posso rifiutarlo. Non ora.
Lo libero dei vestiti e faccio lo stesso con i miei.
«Ti darò di più Baby.»
Gli dico per poi baciarlo mentre con una mano gli blocco le mani sopra la testa e con l'altra questa volta gli infilo tre dita dentro.
«AHH..»
«Fai silenzio, o vuoi che ti sentano urlare di nuovo? Sai, per me non c'è problema, ma a quanto pare tu fuori dal letto sei molto timido.»
«Ti prego..»
È quasi in un sussurro, mentre cerca di muovere le mani, ma io gli stringo ancora di più i polsi.
Ha il fiato corto ed è tutto sudato mentre io continuo il mio lavoro con le dita nel frattempo che gli torturo un capezzolo.
«C-cazzo Hyunjin!» Dice senza fiato mentre viene copiosamente sul suo addome.
Faccio uscire le dita e lecco via una parte del suo seme mentre quel che resta lo uso per lubrificargli ancora di più l'entrata.

Non gli do il tempo di riprendersi che sono già dentro di lui. Affondo con spinte lente ma profonde e lo vedo annaspare in cerca di aria.
Mi abbasso per baciarlo, mordendogli il labbro e lui non fa altro che trattenere i gemiti per non farsi sentire.
Mi sorreggo meglio a lui stringedogli i fianchi, affondando con le dita nella sua carne, lui stringe il lenzuolo sotto di lui. Sto sudando tanto anche io, vedo le goccioline di sudore scendermi dal mento e in questo momento mi sento bruciare.
Porto una mano al suo collo facendo poca pressione.

«Di chi sei?»
Chiedo tra le spinte, ora veloci.
Porta la testa all'indietro stringendo così tanto il lenzuolo da farsi venire le nocche bianche.
«Non ti sento.»
«T-tuo, solo tuo.» Dice lui gemendo.
Scendo con la mano fino a prendergli il membro e iniziando a pompare a ritmo con le spinte.
«Vieni Felix!»
E lui viene di nuovo, nella mia mano mentre io mi riverso completamente dentro di lui.

«Ti ho fatto male?» Gli chiedo guardadogli dei segni rossi sulla pelle, probabilmente si sarebbero tramutati in lividi, data la sua pelle delicata.
«No, sto bene. È stato bellissimo.»
Si gira vesto di me e mi annusa il collo.
«Mmh hai sempre un buon odore, soprattutto dopo il sesso.»
«Sembri un cagnolino Lix.» Scherzo io scompigliandogli i capelli.
«Ho sonno..»
«Dormi allora. Buonanotte.» E gli do un bacio sulla fronte, ma lui crolla immediatamente.

Abbiamo giusto il weekend libero prima che esca il nuovo album, e poi tutte le esibizioni per promuoverlo. Mi sta venendo in mente di andare nella vecchia casa dei miei nonni, a Gugi-dong, e siccome la stagione preferita di entrambi è l'autunno, sono sicuro gli piacerà quel posto magico circondato dalla natura. Però voglio fargli una sorpresa e voglio anche essere sicuro che possiamo andarci, non si sa mai con gli impegni. Dovrò chiedere a Chan domani mattina.

Faccio un giro sui social, mando la buonanotte alle STAY su bubble e metto un drama che stavo guardando, cercando di prendere sonno, mentre stringo il mio angelo ancora di più a me.






Felix.

Mi sveglio solo nel letto, che strano. Non scende mai senza di me. Mi alzo tutto assonnato e noto vicino all'armadio un borsone che non ricordavo fosse lì ieri sera, ma decido di non dargli importanza.
Vado in bagno a farmi una doccia, visto che ieri sera sono crollato senza farmela.
Spogliandomi noto dei segni violacei sui fianchi, sicuramente dalla stretta di Hyunjin di ieri sera, e anche dei succhiotti su tutto il corpo. Cazzo non ne ricordavo così tanti, eppure sorrido nel toccarli.

Esco dal bagno con solo l'asciugamano in vita perché ormai abituato a non pensare ai vestiti da mettere, e infatti la prima cosa che vedo entrando in stanza sono i miei vestiti sul letto, poi vedo Hyunjin in piedi davanti all'armadio che prende degli altri vestiti. Quando mi vede, noto che il suo sguardo si posa sui miei segni.
«Scusami, ho esagerato..»
Mi avvicino a lui e gli circondo la vita con le braccia.
«Non devi scusarti, passeranno. E poi ti ho detto che è stato bello.»
Mi alzo sulle punte e gli do un bacio a fior di labbra.

«Che fai?»
Chiedo cercando di capire, mentre mi vesto con i vestiti preparati da lui.
«Preparo le nostre cose, ti rapisco per tutto il fine settimana.» Mi dice lui con un ghigno in faccia.
«Cosa? Dove andiamo? Vengono anche gli altri? È lonta-»
«Felix calmati. Come prima cosa no, gli altri non vengono, saremo solo tu ed io.» Dice lui zittendomi.
«Seconda cosa, è una sorpresa quindi sii paziente e finisci di prepararti.»
«Uffa ma io..»
«Niente ma. Ora sbrigati che tra poco partiamo. Ho già preparato io tutto, tu prenditi solo le cose che ti servono in treno, non sarà un viaggio lungo comunque.»
Detto questo finisco di prepararmi e usciamo.

«Ma non abbiamo niente da fare questi giorni?»
«No. Ho chiesto a Chan stamattina e ha detto che questo fine settimana siamo liberi.»
Poggio la testa sulla sua spalla mentre guardo dal finestrino. Appena usciti dal caos della città, ho iniziato a vedere tanti alberi e tante montagne, sono curioso di sapere dove mi porta, visto che si è rifiutato di dirmelo.

La stazione dove scendiamo si trova in un piccolo paesino circondato dalla natura, è bellissimo e così calmo. Mi prende per mano e attraversiamo il paese finché non vediamo una piccola casetta super carina in lontananza.
«È lì che stiamo andando?» Gli chiedo io impaziente.
«Si Lix.» Mi dice lui sorridendomi.
Lo vedo solo dagli occhi perché comunque siamo coperti da cappelli e mascherina, la prudenza purtroppo non è mai troppa.

«Siamo arrivati.»
«Oddio Jinnie ma è bellissima!»
Rimango ammaliato da questa piccola casetta, così bella ed accogliente.
«È tua?»
«No, era dei miei nonni. Venivo spesso qui da bambino, è un posto bellissimo, e aspetta di vedere fuori casa.»
Lo vedo sorridere mentre me ne parla guardandosi intorno e capisco che gli era mancata. Sicuramente avrà bei ricordi qui.
Mi fa fare il giro della casetta e poi usciamo fuori, sul retro e rimando veramente senza parole.

«Ma è..»
Non riesco a finire la frase perché non so cosa dire. Davanti a noi uno spettacolo di colori arancioni, gialli e marroni da perdere il fiato.
«Lo so, è stupendo vero? So che anche tu ami l'autunno e ricordavo quanto era bello questo posto in questo periodo dell'anno, volevo fartelo vedere.»
Dice lui ammirando il paesaggio.
«Ogni volta mi convinco che ti amo sempre di più. Grazie Jennie, è davvero perfetto, tu sei perfetto. Ti amo tanto.»
Gli dico queste cose dopo essergli saltato in braccio. Gli allaccio le gambe in vita e le braccia dietro al collo mentre lo bacio. Un bacio dolce e pieno di gratitudine e di amore.
«Sono contento ti piaccia piccolo koala. Anche io ti amo.»



OFF CAMERA II Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora