Capitolo 8

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Hyunjin.

«Hai finito?» Gli chiedo mentre è ancora in bagno che si sta preparando.
«Si eccomi.»
Visto che è ora di pranzo, lo voglio portare nel mio ristorante preferito quando venivo qui. È un posto caldo con un'aria accogliente e famigliare, e con un cibo buonissimo.
Esce dal bagno ed è bellissimo. Si è truccato solo un po' gli occhi, lasciando le lentiggini ben visibili visto che sa quanto mi piacciono.
«Sono pronto.» Mi dice sorridendo.
«Sei bellissimo.» Gli do un bacio sulla fronte e prendendolo per mano usciamo di casa.

«Ajumma!» Dico alla signora di mezza età che ci ha accolti al locale.
«Hyunjin tesoro.» Ci abbracciamo.
«Quanto sei cresciuto, fatti guardare.» Mi squadra dalla testa ai piedi.
«Sei bellissimo, da quanto tempo che non ti vedo, mi sei mancato.. E questo giovanotto con te chi è?» Chiede guardando Felix.
«Anche tu mi sei mancata tanto. Lui è Felix, è il mio ragazzo.» Le dico guardandolo.
Lui si inchina.
«Buongiorno ajumma, molto piacere.»
«Che belle lentiggini. Hyunjin hai davvero un ottimo gusto, siete bellissimi.»
Dice lei dando un veloce abbraccio anche a Lix. Lo vedo arrossire e io sorrido.

«Ajumma, ci potresti dare un tavolo un po' appartato? Sai non vorrei che qualcuno ci riconosca.»
Ci porta ad un tavolo vicino ad una finestra e da lì possiamo vedere il boschetto tinto di arancione.
Ordiniamo e mentre aspettiamo come al solito mi perdo nei suoi occhi così espressivi. È così bello vederlo rilassato.

«Mi piace vederti mangiare di gusto lo sai? Sono contento che abbia smesso con quelle tue inutili diete.»
«Devo avere energie per reggere i tuoi ritmi.» Dice con uno sguardo malizioso.
«Yongbok non guardami così o ti porto subito in bagno.»
«Sai, non credo che mi dispiacerebbe.»
Questo pranzo sta diventando difficile.
Continuiamo a mangiare cercando di calmarmi, e calmarlo.

Finito di mangiare, pago e gli propongo una passeggiata.
Arriviamo ad un sentiero nel bosco, in mezzo agli alberi dalle foglie rosse ed arancioni.
«Mio nonno mi portava sempre qui a passeggiare dopo mangiato, diceva che camminare aiutava la digestione per lui che ormai era anziano. Più avanti c'è un ruscello.»
Gli prendo la mano e continuiamo ad incamminarci.

«Attento Lix!»
Mette il piede male su un sasso e stava per prendere una storta.
«Scusami ero distratto a guardare tutto questo.»
Lo prendo in spalla e lui si aggrappa a me come un koala.

Arriviamo al ruscello ma per nostro dispiacere notiamo che è quasi tutto prosciugato.
«Mi dispiace Lix, non ci vengo da tanto, non lo sapevo..»
Lui in risposta mi abbraccia poggiando le labbra nell'icavo del mio collo.
«Non fa niente Hyun, è bello lo stesso perché sono qui insieme a te. Questo posto è bellissimo, grazie di averlo condiviso con me.»
Lo abbraccio a mia volta ispirando i suoi capelli. Sono contento e grato che gli piaccia, effettivamente non ho mai portato nessuno qui, perché per me questo posto è un pezzo della mia infanzia che non ho mai condiviso con nessuno, ma volevo farlo con lui.

Siamo tornati a casa e appena chiusa la porta, un'aria carica di passione ci ha circondati. Non facciamo nemmeno in tempo ad arrivare in camera che sono su di lui, sulle sue labbra, le dita nei capelli, sento un bisogno irrefrenabile di sentirlo ovunque, di assaggiare ogni centimetro del suo corpo.
Gli mordo la mascella e scendendo poi sul collo, dove lascio una scia di baci e morsi su tutta la pelle esposta. Ad ogni suo gemito, che sono letteralmente musica per le mie orecchie, la mia erezione ha uno spasmo, pregandomi silenziosamente di essere liberata al più presto.

«Hyun oddio, ti prego..»
Dopo un altro vigoroso bacio, mi inginocchio davanti a lui e armeggio con i suoi jeans per abbassarglieli prendendolo completamente alla sprovvista.
«C-cosa f-fai?» Chiede boccheggiando.
«Prima non abbiamo preso il dolce, sono ancora affamato.»





Felix.

Il bosco autunnale è stato bellissimo, ma nulla paragonato alla visione che ho in questo momento.
Hyunjin inginocchiato ai miei piedi che mi guarda da sotto le sue lunghe ciglia con due pozze nere e piene di lussuria al posto degli occhi e una lingua che promette di portarmi direttamente nel più basso girone dell'inferno.
«Cazzo Hyun!»
Una lunga lappata dalla base fino alla punta mi fa mancare l'aria. Mi poggio con la schiena contro la porta, dato che appena chiusa alle nostre spalle, la distanza tra noi si è azzerata in un secondo.

Dire che sto impazzendo sarebbe l'eufemismo dell'anno. Sono grato alla porta dietro di me contro cui sono poggiato, altrimenti sarei già crollato a terra considerando le mie gambe completamente in gelatina.
«Hyun p-per favore..»
Mi sta tediando con la sua lentezza. Mi stuzzica la punta con la lingua mentre con una mano mi strizza una natica.
«Sei impaziente Lix?»
Me lo chiede con un tono rauco che mi fa vibrare anche l'anima.
«Mi stai facendo impazzire con la tua lentezza, voglio di più!»
Non so con quale coraggio abbia detto una cosa del genere, probabilmente sto impazzendo sul serio.

In un attimo mi ha preso in braccio e senza nemmeno darmi il tempo di realizzare, mi ritrovo schiacciato tra lui ed il materasso nella camera da letto. Sono completamente ancorato al suo sguardo lussurioso e mille brividi mi percorrono la spina dorsale perché conosco bene quello sguardo, e non promette nulla di buono. Non per me.

Mi toglie la felpa e rimango completamente nudo sotto di lui. Si posiziona tra le mie gambe ed inizia una lenta scia di baci e leccate dall'inguine fino ai miei pettorali, soffermandosi su un capezzolo che stuzzica con una lentezza straziante.
«Amo come il tuo corpo reagisce a me dopo tutto questo tempo.»
Continua la sua salita finché non arriva al collo, leccandomi la giugulare esposta mentre con la mano libera mi accarezza con una delicatezza nemmeno fossi di vetro, ma che mi fa venire la pelle d'oca.
«Hyunjin ti prego fai qualcosa, non resisto più!»
Sento la mia erezione pesante sopra il mio addome e penso che se non inizia lui a fare qualcosa, dovrò farlo io.

Fortunatamente ha capito l'antifona, perché è tornato con la testa tra le mie gambe.
Mentre continua a pomparmi l'erezione dolorante, allunga una mano verso il mio viso e capisco già cosa vuole fare. Istintivamente apro la bocca e lui mi ci infila due dita che io prendo immediatamente a leccare. Mugugni rochi gli escono mentre va su e giù.
Toglie la mano e con dita lente inizia a fare cerchi intorno alla mia entrata.

Infila direttamente due dita ed io mi aggrappo alle lenzuola sotto di me, boccheggiando in cerca d'aria per la velocità.
Inizia a muoverle dentro di me, sforbiciando, arrivando sempre più in fondo e toccando il mio punto sensibile, mentre con la lingua continua a stuzzicarmi la punta e tutta la mia lunghezza.
Mi contorco sul letto, affondando i talloni nel materasso e cercando di trattenere versi poco ortodossi.
«Baby non devi trattenerti qui. Siamo solo noi, non ci può sentire nessuno.»
Lo ha detto con una voce così tentatrice da far invidia al diavolo in persona.









Che dire.. I paesaggi autunnali fanno effetto.. 🤭🌚

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