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Al giorno dopo come Harry mise piede in cucina, Niall lo fermò prima che potesse andare oltre.
"Cambio di programma, oggi puoi stare qui a non fare nulla, domani inizierai sul serio a lavorare, intanto quest'oggi non farai nulla, perché noi tre saremo impegnati con il ragazzo che arriverà e non possiamo starti dietro" Harry abbozzò un mezzo sorriso prima di fare dietrofront e ritornare in camera sua, ma Niall lo fermò di nuovo.
"Che hai in mente di fare, oggi?" Harry ci pensò un po' su prima di dare un risposta, ma non si sarebbe mai aspettato che Niall gli impedisse di andare in una zona specifica della prateria.
"Allora pensavo di andare a fare un giro alla prateria oppure vicino agli alberi"
"Vai dove vuoi, ma non andare nella zona proibita!"
"Zona proibita? E che cosa sarebbe?!"
"Niente, ma non ci devi andare" Harry provò a obiettare ma Niall era già evaporato, cosi il riccio salì le scale andando verso la sua camera, afferrò al volo il telefono e uscì da casa. Quando fu fuori vide una Mercedes arrivare in lontananza e dedusse che fosse il ragazzo di cui parlavano Niall e Liam il giorno prima.

*

"Perché non posso andare nella zona proibita? Che cosa nasconde quella zona?" Harry era disteso a pancia in giù sulla prateria e cercava di capire il perché non potesse entrare lì dentro e che cosa si nascondesse in quella zona. L'unica cosa che non capiva perché non potesse né entrare e tantomeno avvicinarsi, conteneva delle bombe esplosive? Della dinamite? Delle granate pericolose? La bomba nucleare?

"Louis! È un piacere conoscerti" Niall allungò la mano verso Louis, aspettando che questo gliela stringesse, ma quando il liscio aprì bocca uscirono solamente parole avvelenate.
"Si si, non ti azzardare a toccarmi con quelle mani o te le stacco"
"LOUIS!" Jay mollò uno schiaffo al figlio sulla testa, prima di chiedere scusa al figlio del loro amico, i genitori di Louis erano coscienti che carattere avesse il figlio, e sapevano che ciò che stavano facendo era la cosa più giusta e adeguata da fare. Non avrebbero mai permesso che Louis diventasse come il cugino, uno drogato e che si faceva ogni qualvolta ne avesse l'occasione.
"Grazie mille Mike per ospitare Louis in questo periodo, non vi assicuriamo che sarà il migliore, ma abbiamo un'aspettativa che possa cambiare anche solo un minimo" Louis storse e mosse la bocca copiando ciò che diceva suo padre, nel mentre roteò gli occhi, e prima che Louis potesse dire o fare qualsiasi movimento, Johannah lo prese in disparte iniziando a dirgliene di tutti i colori.

"Azzardati ad alzare la voce o le mani contro i ragazzi o Mike, Louis ti giuro che te la faccio pagare in un modo o nell'altro. Lo facciamo per il tuo bene, lo faccio per il tuo bene e spero che tu possa cambiare Lou...lo sai che ti amo più della mia vita, ma alle volte mi fai veramente esasperare"
"Non ti prometto nulla mamma, ci proverò...per te e papà"
"Grazie Louis, ora per favore se ti chiedono qualcosa ascoltali e non opporti" Jay prese Louis da un braccio e lo abbracciò, a sua volta anche Louis ricambiò l'abbraccio. Si staccarono e la donna andò verso suo marito e la baciò sulla fronte prima di invitarla a salire in macchina.
"Comportati bene Louis, per favore, non ritornare insieme ad Alan, lui è una cattiva strada per te"
"Come ho detto alla mamma, non ti prometto nulla papà" padre e figlio si abbracciarono, Mark si staccò da Louis e andò verso la macchina dove c'era Johannah ad aspettarlo.

Appena i suoi genitori sparirono con la macchina, Mike si avvicinò a Louis invitandolo a seguirlo per mostrargli quale sarebbe stata la sua stanza per tutta la durata della sua permanenza. Louis entrò nella sua stanza e non poté fare a meno di notare che assomigliava quasi a quella di camera sua a Doncaster, sbuffò e ringraziò che lo lasciò sistemare tutte le sue cose in modo che dopo raggiungesse i ragazzi. Quando ebbe finito di sistemare tutte le sue cose nell'armadio, scese di sotto e andò a cercare i ragazzi che poco prima lo avevano accolto.
"Eccoti qui, pensavamo che ti fossi perso" Il diretto interessato roteò gli occhi prima di avvicinarsi ai ragazzi
"Allora...potremmo non aver iniziato con il piede giusto, ma sono Louis...e voi siete?"
"Ah tranquillo, succedono queste cose, siamo abituati e questi trattamenti, comunque io sono Niall, questo con i capelli neri è il mio ragazzo Zayn e quello con i capelli castani è Liam, il nostro migliore amico, comunque Louis, sappi che c'è un altro ragazzo che in questo momento non so dove sia scomparso, ma siete letteralmente uguali nel carattere, beh forse lui un pochino più educato di te" Louis stava per attaccare il biondo, ma si fermò quando si ricordo ciò che gli aveva detto sua mamma qualche istante prima.

"Vieni Louis che ti facciamo vedere dove sono le galline e gli altri animali" Niall prese Louis dal polso trascinandolo verso i recinti dove c'erano le galline che zampettavano, così come alcuni conigli accanto ad esse.
"Abbiamo anche i cavalli, e qualche volta li cavalchiamo, quindi se ti fa piacere imparare a cavalcarne uno, basta chiedere e ti insegneremo senza problemi" Louis sorrise prima di porre la sua attenzione in un piccolo pulcino che era appena sbucato.
"NIALL CORRI! È COMPLETAMENTE AGITATO" Il biondo lasciò Louis da solo prima di andare verso la stalla dei cavalli, dove trovò un cavallo completamente agitato e fuori controllo.
"Liam, prepara il sedativo, sediamolo prima che possa fare del male a qualcuno così come..." Niall stava per parlare, ma vide che sbucò Louis nella stalla dei cavalli e si bloccò prima di rivelare la cosa più profonda che nascondevano. Il liscio continuò ad avvicinarsi all'equino, Niall cercava di fermarlo ma questo li ignorò e continuò ad avanzare.

Arrivò Liam con il sedante ma Niall lo fermò, ed entrambi videro come Louis fosse riuscito a fermarlo e a calmarlo.
"Come...come ci sei riuscito?"
"Non lo so, mio nonno aveva un cavallo in campagna e alcune volte lo aiutavo nel sistemarlo, non l'ho mai cavalcato perché avevo paura, poi quando è venuto a mancare mio nonno l'ha...avete capito..." a Louis fuggì una lacrima che si asciugò immediatamente, Liam e Zayn se ne andarono via lasciando Louis e Niall da soli.
"Louis...ascolta...hai detto che non hai mai cavalcato, lui non ha un nome e neanche un fantino, anzi, vedi quel cavallo marrone? È il mio, quello marrone scuro è di Zayn e invece l'altro marrone chiaro e criniera nera è di Liam, e se vuoi, questo qua può essere tuo, e se vorrai potrai anche cavalcarlo" e quando Niall vide lo sguardo di Louis illuminarsi dinanzi a quella proposta, capì che aveva fatto centro nel bersaglio a proporgliela.

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora