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Solo quarantotto ore, e dopo Harry e Louis non si sarebbero mai più rivisti ogni singolo giorno come succedeva da tre mesi, e non avevano ancora trovato una soluzione per il bambino, non sapevano chi doveva fare cosa e come si sarebbero visti data l'enorme distanza tra loro due, anche se una vaga idea ad Harry stava venendo e doveva dirla a Louis, ma non sapeva se Louis sarebbe disposto a lasciare tutto il confort a cui era abituato, o forse si?
E mentre la sua mente continuava ad attorcigliarsi su se stessa Louis era insieme a Zayn nel recinto dei coniglietti, o meglio, il corvino depositava le carote dentro le ciotole, mentre i conigli avevano accerchiato Louis e alcuni di loro stavano cercando di arrampicarsi sui suoi pantaloni.
"CHE COSA RIDI DEFICIENTE! TOGLIMI QUESTE PALLE DI PELO PRIMA CHE LE PRENDA A CALCI!" Zayn rise ancora prima di avvicinarsi a Louis e iniziare a togliergli i conigli uno ad uno, e questi quando videro le carote saltellarono verso queste ultime iniziando a sgranocchiarle. Finito momento arrampicata conigli sui pantaloni di Louis, i due ragazzi tornarono dentro e trovarono Liam e Niall intenti a rincorrere una gallina che era fuggita dal pollaio e stava zampettando liberamente dentro casa.
"Siamo usciti per neanche un'ora che avete fatto entrare una gallina in casa?! Voi due non state bene"
"Invece di criticare, aiutaci ad afferrarla prima che sganci un uovo da qualche parte" così anche Louis e Zayn cercarono di aiutare i due ragazzi nell'impresa, e quando la gallina si ritrovò accerchiata dai ragazzi, si arrese e corse verso Louis che la prese al volo.
"Ti ho presa piccola peste" Vittorioso uscì da casa e andò verso il pollaio per riportare la pollastrella a casa, appena arrivò la lasciò libera di tornare insieme alle altre galline.

Come ogni sera, Harry era alla prateria da solo per poter restare con i suoi pensieri e trovare una soluzione il prima possibile; non voleva che anche Louis si intromettesse, perché una parte di lui nel profondo gli diceva che qualcosa sarebbe cambiato nell'arco di pochissimo mesi. Cercava di ignorare ogni pensiero negativo, ma era abbastanza impossibile perché più cercava di non pensarci più questo tornava più forte di prima.
"Come devo fare...come devo fare" Cosa che non aveva mai fatto prima d'ora, Harry si alzò la maglia e si guardò la pancia, sapeva che non era più come qualche settimana prima ma era leggermente più ricurva nella parte bassa, era più che cosciente che stava cambiando, tutto stava cambiando ma mai avrebbe pensato di ritrovarsi in una situazione del genere.

Come da copione dopo poco tempo arrivarono anche Niall, Liam, Zayn e Louis, che si sedettero l'uno accanto all'altro. Ormai la sera era il loro unico momento per restare insieme, e non c'era stata serata in cui Harry sia stato da solo, perché la sera successiva tutti sarebbero stati a valle per salutare Harry e Louis; ma il riccio nel suo profondo era consenziente he qualcosa cambiava, qualcosa sarebbe cambiato e non in positivo ma bensì in negativo.
"Haz, stavo valutando l'idea di Niall, e se avesse ragione? Se prendessimo una casa noi due insieme e andassimo a vivere insieme? Sarebbe un opzione dato tutto ciò che sta succedendo"
"Non lo so, dovremmo parlare con i nostri genitori e già per loro sarà una grossa batosta quando sapranno che ci siamo messi insieme, sarà una batosta per i miei genitori quando scopriranno che aspetto un bambino da quasi due mesi, sarà un duro colpo per loro, al momento non fasciamoci la testa, il piccolo deve ancora nascere e poi quando sarà qua ci penseremo con più chiarità, ok?"
"Hai ragione amore, è solo che...è tutto così surreale, non mi sembra che stia accadendo sul serio a noi due, insomma siamo arrivati qua come due perfetti sconosciuti, non ci conoscevamo e all'inizio ci odiavamo a morte, tant'è che una volta avevo anche pensato di seppellirti vivo pur di non vederti, ma evidentemente il destino aveva in serbo qualcos'altro per noi e dovevamo innamorarci e questo bambino doveva esistere, in qualche modo...noi due eravamo destinati a finire insieme" I tre ragazzi capirono che dovevano dileguarsi e andarono via lasciando i due innamorati da soli ad amoreggiare e fantasticare sul loro piccolino. E mentre rincasavano, Niall sentì un groppo in gola e cercò con tutte le sue forze di non mettersi a piangere; arrivarono a casa e il biondo si catapultò in camera sua senza degnare di uno sguardo a Liam e Zayn, il quale era parecchio preoccupato per il suo fidanzato, non sapeva come comportarsi ed era cosciente che tutta quella situazione di Harry lo stava mandando fuori di testa.

"Ni? Amore? Tutto bene?"
"Zayn vattene via, lasciami stare" ma il corvino lo ignorò ed entrò nella stanza sedendosi sul letto dove c'era Niall, con la faccia spiaccicata contro il cuscino mentre dava libero sfogo alle sue lacrime.
"Amore mio non fartene una colpa"
"Zayn...mi incolperò sempre di quello che è successo a nostro figlio, mi incolperò sempre se adesso lui non è qui insieme a noi...è colpa mia se è morto...è colpa mia se a nove settimane ho dovuto abortirlo...è colpa mia Zayn!" Zayn prese Niall tra le sue braccia e gli permise di piangere, sapeva quanto fosse stato duro per Niall quando il dottore aveva detto che non c'era più battito e aveva proposto loro le varie opzioni per abortire, e per una settimana intera non aveva avuto modo di interagire con il suo fidanzato perché continuava a incolparsi della morte del loro piccolino, e ancora in quel momento continuava ad essere una ferita aperta. Zayn aveva anche provato a portare Niall dalla psicologa perché ancora dopo tre mesi continuava a gettarsi colpe inutili che andavano anche fuori contesto, e con cinque mesi di terapia tutto ritornò alla normalità, ma le cose ritornarono forti come un tornado quando Harry disse agli altri di aspettare un bambino, la presero benissimo ma Zayn stava morendo internamente perché temeva che Niall potesse ricadere e inizialmente il biondo non fece mezza piega, però poi quando vide Niall incupirsi nel vedere così felice Harry e Louis, capì che gli stava ritornando tutto quanto e lui stava esaurendo le idee su come aiutarlo.

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora