36

25 2 0
                                    

Metà febbraio. A inizio mese Harry aveva compiuto venti anni, ma per lui era stato un giorno così come gli altri e non aveva avuto minimamente voglia di fare qualche festeggiamento o qualsiasi cosa venisse in mente a uno dei ragazzi, aveva bisogno di stare da solo con suo figlio e sentirlo vicino a sé. Così che quel giorno si sono limitati tutti a passare una giornata insieme tra di loro, senza torta, candeline o cose simili, ma il tutto era durato una mezz'ora scarsa perche poi tutti quanti si erano addormentati per terra e nessuno si era preoccupato di pensare alle altre cose.
Al giorno dopo Mike aveva scattato una foto a tradimento ai ragazzi, adorava immortalare quei piccoli momenti dei ragazzi senza che questi se ne accorgessero, infatti aveva creato un album nel suo telefono in cui inseriva tutte le foto a tradimento che faceva. Harry uscì da casa dopo circa un'ora e si diresse a valle per poter svolgere l'ecografia del settimo mese e già che c'era avrebbe parlato con Amelie delle cose che lo turbavano, cose che non voleva assolutamente dire ai ragazzi per nessuna ragione.
Il riccio arrivò alla clinica ed entrò velocemente nella sala dove c'era Amelie che lo stava aspettando, e come lo vide gli andò incontro e lo abbracciò in modo amichevole.
"Haz, tesoro va tutto bene?"
"Tutti bene...sto cercando di andare avanti Ame, è difficile pensare a tutta questa gravidanza da solo e senza Louis che mi dia sostegno emotivo e fisico, ho veramente bisogno di qualcuno vicino a me, ci sono i ragazzi che mi aiutano dove possono ma..." Sentiva gli occhi pizzicargli ed era in procinto di piangere, ma non si era mai mostrato debole davanti alla sua migliore amica
"Harry?"
"Amelie è tutto così complicato! Da quando Louis mi ha lasciato tutto sta andando a rotoli, niente ha più senso e io sento di star morendo lentamente, se non fosse per il mio piccolino morirei veramente ma adesso vivo solo ed esclusivamente per lui, non posso permettermi di crollare così facilmente soltanto perché una persona ha deciso di uscire dalla mia vita per sempre, perché si per me Louis adesso è morto non conta più nulla" ormai Harry era in lacrime e Amelie lo stava consolando mentre gli accarezzava dolcemente la pancia, non voleva che stesse male e soprattutto che non piangesse.

"Haz, ti va se facessimo l'ecografia?"
"Si...voglio vedere mio figlio, ho bisogno di vedere mio figlio" Amelie lo accontentò subito, Harry si sdraiò sul lettino e si scoprì la pancia in modo che la sua amica potesse procedere a fargli l'ecografia, non ci mise molto e dopo che gli ebbe messo il gel sulla pancia ci passò sopra la sonda spalmandolo sull'intero ventre.
"Ecco qui, il tuo piccolo sta benissimo, non ci sono anomalie e Harry se vuoi io posso dirti il sesso, ce l'ho ben chiaro, sempre se vuoi saperlo, sennò non dico nulla"
"No Amelie, la curiosità mi sta divorando, è un maschietto o una femminuccia?''
"Haz, aspetti una femminuccia, avrai una piccolina" mani davanti al viso, perché lui aveva sempre sperato di avere una femmina come primo figlio e il suo desiderio si stava avverando.
"Harry, sai benissimo che per qualsiasi cosa io sono sempre qui, puoi benissimo contare su di me in qualsiasi occasione, io ci sarò sempre per te qualsiasi cosa accada"
"Grazie Amelie" dopo la visita Harry ritornò al ranch e scopri di essere rimasto completamente da solo, perché non c'erano i ragazzi e si chiese dove fossero scomparsi quando si ricordo che dovevano aiutare Mike con alcune consegne da effettuare, di conseguenza sarebbe stato da solo senza l'aiuto di nessuno.

*

Harry era in camera sua seduto sul letto che si accarezzava la pancia, non sapeva che cos'altro fare se non fantasticare su sua figlia, perché sperava di vederla in un determinato modo perché sarebbe venuta al mondo con soltanto uno dei suoi papà al suo fianco, l'altro ormai era morto e per Harry non contava più nulla in nessun momento, voleva dedicarsi a pieno su sua figlia e non con altri pensieri che interferivano di mezzo.
Aveva anche scelto il nome da darle e lo avrebbe voluto dire a Louis, ma questo aveva preferito la sua vita ballerina a quella di genitore, Harry non gliene faceva una colpa ma poteva dirglielo da un principio che non si sentiva adatto a fare il padre invece di illuderlo in ogni momento, preferiva ciò invece che venire illuso.
"Ti amo amore mio, non permetterò a nessuno di farti del male. Sei mia figlia, sangue del mio sangue e ti amo più di ogni cosa, il resto non conta più niente, verrai prima di qualsiasi cosa perché tu sei più importante di qualsiasi cosa" Harry continuò ad accarezzarsi il ventre finché non tornarono i ragazzi, ma anche quando questi rincasarono lui rimase in camera perché non aveva molta voglia di interagire con gli altri e preferiva rimanere da solo con sua figlia anche se era ancora in pancia. L'amava e voleva solamente il bene per sua figlia.

Sorry not sorry capitolo super corto, ma sono priva di idee  🥹

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora