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Mattina del giorno della partenza, Harry si svegliò alla solita ora e andò verso la stalla e prese Tempest, voleva trascorrere gli ultimi istanti insieme al suo cavallo, lanciò uno sguardo all'orologio e vide che erano appena le cinque di mattina,negli altri non si sarebbero svegliati prima delle sette, perciò aveva due ore per stare insieme a Tempest, non voleva andarsene, voleva restare insieme a lui ancora per un po' di tempo.
Arrivò in prateria e scese da cavallo andando a sedersi vicino ad un palo, più passava il tempo più sapeva che si avvicinavano le undici, orario in cui i suoi genitori e quelli di Louis avrebbero fatto la loro apparizione per riportare i figli a casa loro.
"Come la prenderanno il fatto che...aspetto un bambino? Un piccolo essere umano che dipenderà da me?" Harry si sollevò la maglia e si accarezzò debolmente la pancia, aveva paura e sperava fino in fondo che sua mamma lo sostenesse in qualsiasi momento della gravidanza, anzi, sperava vivamente che non accadesse nulla all'arrivare al cacciarlo via di casa.

*

"Harry..."
"Lou...non voglio...lasciarti..." Louis aveva raggiunto Harry alla prateria dopo essersi svegliato alle sei, avevano dormito insieme per l'ultima volta ma il liscio si svegliò quando non senti più Harry al suo fianco, si alzò così dal letto e andò alla ricerca del suo ragazzo e lo trovò poco distante dal ranch e gli andò incontro.
"Amore non ci lasceremo, ci sentiremo, staremo in contatto, non per questo ti ho dato il mio numero, anzi chiamami in qualsiasi momento della giornata, ti risponderò sempre, anche perché non abbiamo fusi orari a separarsi, viviamo entrambi a Londra, o meglio, io in provincia ma siamo sempre vicini; potremmo vederci quando vuoi amore, io ho la patente, so guidare e posso venire da te quando vuoi, non piangere ti prego o farai piangere anche me amore per favore smettila" Harry, a causa degli ormoni, aveva iniziato a piangere a dirotto per il semplice fatto che non voleva lasciare Louis.

Purtroppo il tempo passò in fretta e divennero le dieci e mezza, i genitori di Louis stavano per arrivare, mentre quelli di Harry erano ancora per strada a causa di un incidente che aveva causato traffico; e mentre Louis ultimava la sua valigia, Niall era insieme a Harry che stavano sistemando i coniglietti pur di non pensare al più grande e al semplice fatto che non si sarebbero rivisti più così consecutivamente.
Dopo circa una mezz'ora di tempo arrivò una macchina e Harry capì che dovevano essere i genitori di Louis, e come Mike vide la coppia scendere mandò Zayn a chiamare il ragazzo per farlo scendere di sotto, il quale apparve qualche istante dopo e andò subito a salutare i suoi genitori con anche qualche lacrima.
Harry in lontananza che cercava di non mettersi a piangere a sua volta, Niall lo vide e spinse Harry ad andare verso Louis ma questo oppose resistenza pur di non farsi vedere dai genitori di Louis. Ma a portarlo dai suoi genitori ci pensò Louis stesso, perché si diresse verso Harry e lo prese dal polso trascinandolo verso la sua famiglia.
"Mamma, papà, lui è Harry il mio ragazzo" Johannah si portò le mani sul viso e abbracciò Louis mentre piangeva disperatamente, non appena fu liberato dalle grinfie di sua mamma, Mark lo prese da un polso e lo stritolò in un abbraccio.
"Oh mio Dio Louis, finalmente hai messo la testa a posto, non mi interessa se il tuo amore è un ragazzo o una ragazza, l'importante è che tu sia felice amore, a me va benissimo qualsiasi cosa, solo che tu sia felice"
"Grazie papà...mamma tu...?"
"Lou, amore mio sono fiera di te e mi è indifferente se stai con un maschio o una femmina, solo come dice tuo padre, basta che tu sia felice" Louis capì che poteva fare coming out con i suoi genitori già molto tempo prima, ma qualcosa lo aveva spinto a restare in silenzio, Harry in tutto ciò si era messo un braccio attorno alla pancia in modo da nascondere il suo piccolo segreto, ma ci pensò Louis a rivelare tutta quanta la verità ai suoi genitori così di colpo.

"Ehm...diciamo che c'è un'altra cosa che dovreste sapere, il semplice fatto che Harry soffre di ermafroditismo e abbiamo avuto rapporti...e dopo tre mesi...ehm..."
"Diventerai padre?! Louis! Sono troppo giovane per diventare nonna! Sono troppo giovane per diventare nonna!"
"Lou tesoro, tua mamma è contenta di questa notizia e anche io lo sono, ma siamo troppo giovani per diventare nonni, ma siamo veramente contenti di questa piccola notizia, inaspettata ma molto bella" I genitori abbracciarono Louis e inclusero anche Harry nell'abbraccio, e il riccio sperava che i suoi genitori arrivassero e conoscessero Louis il prima possibile, certo il capire che fosse gay così all'improvviso lo aveva sconvolto, ma aveva trovato la sua ragione di vita ed era felice così, con anche un bambino in arrivo.

A malincuore Louis doveva andare via e i genitori di Harry non erano ancora arrivati, e il riccio ormai aveva perso le speranze di far conoscere Louis ai suoi genitori, lo avrebbe fatto in un secondo momento. Louis salì in macchina insieme ai suoi genitori e partirono per andare via, Harry sorrise malinconico ma sentiva che qualcosa sarebbe cambiato in negativo, sperava non accadesse niente di brutto a Louis e i suoi genitori.
Dopo un quarto d'ora che giocherellava col telefono, Harry riconobbe la macchina dei suoi genitori che si stava fermando, e come Anne scese da essa corse ad abbracciare il figlio che gli era terribilmente mancato in quei tre mesi lontani.
"Amore, oh amore mio come mi sei mancato"
"Anche tu mamma, mi sei mancata tantissimo" Robin dietro che se la rideva a vedere come Anne stesse facendo una tragedia per non aver visto Harry per tre mesi, insomma erano solamente novanta giorni e non novanta settimane; appena Harry si staccò da sua madre andò verso Robin e lo abbracciò con piacere.
"Harry! Mio caro, che piacere rivederti!" I due uomini si abbracciarono, quando dalla macchina scese Taylor, Harry sbarrò gli occhi quando la vide correre verso di lui e abbracciarlo.
"Harry! Amore mio mi sei mancato un sacco"
"Taylor...che piacere vederti...come mai sei qui?"
"Come perché sono qui? Non ci vediamo a tre mesi amore, mi sei mancato tantissimo e avevo bisogno di stare con te" senza pensarci due volte la bionda mise le mani sulle guance di Harry e lo baciò, in tutto ciò il riccio voleva vomitare dovuto a tutto il gloss che gli stava andando a finire in bocca.
"Noi andiamo a salutare Mike, dopo possiamo andare Haz"
"Va bene" Il riccio assentì e vide i suoi sparire dentro casa, nel mentre vide in lontananza i ragazzi che stavano spiando tutto quanto, e sapeva benissimo che loro sapevano tutto quanto.

Il viaggio in macchina fu molto turbolento per Harry, aveva costantemente la nausea, Taylor gli stava appiccicata come una cozza e i suoi genitori che lo tampinavano di domande, non sapeva come fare e l'unica cosa che voleva era arrivare a casa e buttarsi a letto, e dopo avrebbe sganciato le notizie bombe ai suoi genitori ma ci avrebbe pensato in un secondo momento pur di non alterarli il giorno stesso che si sono rivisti.
Ma era cosciente che prima o poi avrebbe dovuto dire ai suoi genitori che era in attesa di un bambino, un bambino vero e proprio che si stava formando dentro di lui, lanciò uno sguardo a Taylor e vide che si era addormentato, idem sua madre e senza che nessuno lo vedesse si appoggiò una mano sulla pancia e l'accarezzò debolmente.

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora