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In serata Harry uscì e andò a prendere Tempest, entrò nella stalla con la torcia in mano e quando il cavallo venne illuminato dalla luce nitrì debolmente, Harry si avvicinò e gli salì in groppa prima di partire per andare verso la vecchia zona proibita, dove sperava che nessuno dei ragazzi lo seguisse.
Poco dopo il riccio arrivò nella zona e si voltò, per sua fortuna non vide nessuno dietro di lui, scese dal cavallo e si mise vicino a Tempest, e questo come se sentisse una presenza estranea portò il muso vicino al grembo del riccio e lo picchiettò debolmente. Harry mise una mano sopra la pancia e l'accarezzò delicatamente, non sapeva come ma secondo lui il suo cavallo percepiva che qualcosa era fuori posto.
"Tempest...ora come lo dico a Louis? Non si prenderà mai le sue responsabilità..." mentre Harry era a qualche metro di distanza dal ranch, in quest'ultimo Louis lo stava cercando.
"Ragazzi, avete visto Harry? Ho bisogno di parlargli" il ragazzo apparve in salotto dove c'erano gli altri tre che stavano bevendo una bibita, Liam gli lanciò un'occhiata prima di staccare le labbra dal bicchiere re e prestargli attenzione.
"L'ho sentito prima che era andato verso la stalla e sicuro dev'essere andato da qualche parte insieme a Tempest" Louis storse la bocca prima di uscire fuori e andare dal suo cavallo, che come lo vide nitrì a sua volta felice di vederlo.
"Facciamo una cavalcata, eh?" Louis salì sul cavallo e uscì dalla stalla prima di iniziare a galoppare nei dintorni, in realtà il suo obiettivo era andare a cercare Harry, ma non aveva intenzione di dirlo agli altri per evitare di sentirsi dire 'lascialo stare' 'verrà da solo, non cercarlo', cosi che senza dire nulla a nessuno andò verso la zona dove avevano trovato Tempest, e come voleva dimostrarsi lo trovò lì insieme a Tempest.

Non si avvicinò come il suo istinto gli diceva ma rimase fermo, e da lontano vide come il suo ragazzo stesse accarezzando il pelo del suo cavallo, non capiva il perché avesse una mano sopra l'addome, non riusciva a capire il perché lo stesse toccando. Poi si ricordò dei numerosi sintomi che aveva presentato in precedenza, non era quello che stava pensando?
"Sai cosa Funghetto? Adesso prendiamo il nostro dandiridan e torniamo da dove siamo venuti, evidentemente Harry ha bisogno di stare da solo con Tempest" detto ciò, Louis montò a bordo del suo cavallo, prese la torcia in mano e uscì dalla zona ritornando verso il ranch; sapeva che prima o poi avrebbe dovuto parlare con Harry di tutto ciò che stava succedendo, anche perché mancava realmente poco purché ognuno di loro due ritornasse alla propria vita quotidiana, possibile che quei tre mesi estivi erano passati in un lampo?
Louis arrivò al ranch e andò a lasciare Funghetto nel suo angolo, gli diede una carota e si diresse verso il salotto dove c'erano i ragazzi che stavano chiacchierando tra di loro.
"Hai trovato Harry?"
"Si, era nella zona con Tempest, non so che cosa stesse facendo, 'eppure sembrava particolarmente protettivo verso la pancia, che stesse sviluppando un virus e gli doleva?', ho preferito non disturbarlo e perciò sono venuto via, voi che blaterate invece?"
"Niente anche noi, e soprattutto perché non l'hai seguito? Tu ed Harry siete letteralmente pappa e ciccia, andiamo è il tuo ragazzo e non gli chiedi il perché sia così distaccato da te?"
"Non mi va di andare a ficcare il naso dove non devo, magari ha solo bisogno di...restare da solo? Non lo so ragazzi...seriamente..." dopo mille dilemmi sul perché Harry fosse così staccato, anche se si erano fidanzati solo qualche giorno prima, Louis non riusciva veramente a capire il comportamento del suo ragazzo, veramente non riusciva a capirlo e voleva trovare una spiegazione valida.

*

Come, ormai, da cinque giorni Harry si svegliava prima di tutti e andava alla prateria per restare da solo con i suoi pensieri. Per quanto volesse dire a Louis tutta la verità c'era quel pezzo di lui che lo frenava dal compiere tale azione, voleva dirgli tutta la verità ma allo stesso tempo non voleva dirgli nulla. Che doveva fare in quelle situazioni? Dire tutto quanto come se gli avesse fregato il telefono così per gioco? Non si trattava di nessun gioco virtuale, ma bensì di un bambino vero e proprio che stava crescendo nel grembo di Harry, grembo che nemmeno sapeva di possedere fino ad una settimana prima.
"Come posso dirlo a Louis...non viviamo nemmeno nella stessa città...come facciamo a mantenerlo..." Harry si portò le mani sulla pancia e l'accarezzò debolmente. Più si avvicinava il momento di ritornare a casa, più gli entrava paura per il semplice fatto che doveva dire a Louis tutta quanta la verità, e se invece di dirgliela la mantenesse nascosta senza dirgli assolutamente nulla? Non poteva, sarebbe stato egoistico da parte sua giacché il bambino è figlio di entrambi e non solamente di Harry, quindi si ritrovò punto a capo senza sapere che cosa diamine fare.

"Haz, a che pensi? Sono giorni che ti vedo perso nelle nuvole, sei sicuro di stare bene? Sai che con me puoi parlare di qualsiasi cosa, stai bene amore?" Harry alzò lo sguardo e vide Louis che era arrivato, non sapeva nemmeno in che momento, lo guardò e capì che quella era l'occasione giusta per dirgli del bambino, e una parte di lui lo incitava ad aprire bocca e dirglielo il prima possibile, ma un'altra parte di lui gli diceva di restare in silenzio e non dire assolutamente nulla, riportò l'attenzione sull'erba non avendo il minimo coraggio di rivelare a Louis l'intera verità, e se fosse scappato? E se poi prendeva il primo volo per il Messico disponibile? E se lo avrebbe abbandonato? E se...smettessi di farti tutte queste paranoie e gli dicessi la verità d'una buona volta? Smettila di girare il dito nella piaga e digli la verità, non potrai tenerlo nascosto per sempre, perché prima o poi il bambino si farà vedere che tu lo voglia o meno, dopotutto la sua coscienza non aveva tutti i torti, doveva dirglielo e il prima possibile.
"Harry?"
"Lou...ehm...c'è una cosa che dovrei dirti...ma...è abbastanza complicato per me, non so come tu possa prenderla...ho solo paura che poi tu possa vedermi come un rifiuto e..." prima che Harry potesse continuare a parlare a vanvera, Louis lo afferro delicatamente dalle mani e gliele strinse facendogli capire che non aveva intenzione di scappare, ma di rimanere lì e sapere che cosa nascondesse Harry, perché se c'era una cosa che Louis voleva sapere a tutti i costi era che cosa nascondeva Harry, e forse in quel momento avrebbe, finalmente, scoperto che cosa turba così tanto a Harry.
"Io...noi...Lou...ehm..." proprio quando Harry stava per rivelare a Louis il suo piccolo segreto, arrivarono come dei fulmini i ragazzi che si misero accanto a loro
"Ehi ehi! Che si dice? Di che parlate?"
"Nulla, Harry mi stava per dire una cosa, amore, puoi dirla anche davanti a loro?" Harry lanciò uno sguardo ai ragazzi e si morse il labbro, scosse debolmente la testa prima di staccare le sue mani da quelle di Louis.
"Uh, mi sono dimenticato quello che dovevo dirti, vabbè mi ritornerà in mente...ora io...vado a cercare Twinkle" Louis vide come Harry si alzò e se ne andò via velocemente, quando vide i due cagnolini che gironzolavano lì vicino a loro, fece per chiamare Harry ma si fermò quando lo vide andare via senza voltarsi indietro.

"Prendetemi per pazzo, ma sono giorni che vedo Harry completamente fuori dal mondo, voi sapete che cosa possa avere?"
"No, anche io sono abbastanza preoccupato per il suo atteggiamento, fino a una settimana fa era più aperto e più propenso a lanciarsi nel pericolo, adesso cerca di tenersi alla larga da qualsiasi cosa, è come se stesse cercando di proteggersi, solo che non capisco il perché stia facendo tutto questo" Louis storse la bocca non capendo il discorso di Liam, ma Niall invece aveva afferrato ogni singola parola del suo amico e aveva capito che cosa intendesse dire, anche lui era così come Harry quando aveva scoperto una cosa che gli avrebbe cambiato la vita per sempre, ma non poteva dirlo a Louis così alla leggera o sarebbe successo il finimondo.

*

In pomeriggio i ragazzi erano per i fatti propri, Liam leggeva un libro in soggiorno, Zayn stava sistemando la sua stanza, Niall era intento a dare da mangiare ai conigli, Louis invece era impegnato con il suo cavallo mentre lo spazzolava e gli dedicava attenzioni, Harry invece era in camera con Twinkle che gironzolava a vuoto senza una meta precisa, e in quel momento si rese conto che più lasciava passare il tempo, più avrebbe perso tempo; ormai agosto era giunto al termine e tra due giorni sarebbe stato settembre, ciò valeva a dire che tempo dieci giorni entrambi sarebbero ritornati alle loro vite come se niente di tutto ciò fosse mai successo.

"Non posso"

"Perché Harry è così distaccato?"

"Devo dirglielo"

"Sono nel torto io!?"

"E se poi mi abbandona?"

"Gli ho fatto qualcosa di male?!"

"Perché sono così codardo nel dirglielo?!"

"Funghetto perché non parli?! Aiutami, che cosa dovrei fare?!"

"Devo schiarirmi le idee, non capisco una mazza"

"Porca miseria perché è così complicato?!"

"Perché non abbiamo usato le protezioni?! Adesso non mi ritroverei in questo stato!"

"Ahh Funghetto perché tutta questa situazione sta succedendo a me? Era meglio se non mi fossi mai innamorato di Harry!" E mentre i ragazzi parlavano da soli senza arrivare ad un punto di incontro, gli altri tre ragazzi avevano drizzato le orecchie e avevano sentito i monologhi dei ragazzi, in particolare Niall si era piazzato fuori dalla stanza di Harry e aveva sentito tutto ciò che aveva detto e più collegava i pezzi del puzzle, più stava iniziando a capire che cosa potesse avere Harry in quel momento e giunse ad una conclusione abbastanza plausibile, stava nascondendo qualche cosa che non voleva che i ragazzi sapessero così per così.

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora