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Due settimane erano passate, ed Harry era ancora in hotel che non sapeva che cosa fare. Louis ignaro di tutto ciò, anche se al riccio stava balenando l'idea di rivelare tutto quanto al suo ragazzo e dirgli tutta la verità e magari potrebbe aiutarlo a trovare qualche soluzione.
Per la ventesima volta si trovava con il telefono in mano che non sapeva che cosa fare, perché ogni volta era un calvario chiamarlo e dirgli che cos'avesse passato in quelle poche settimane che non si erano visti, e soprattutto Louis come avrebbe potuto reagire?
"Lou?-Haz, amore mio, come mai non ti sei fatto sentire per tutto questo tempo? Diamine stavo per chiamare l'FBI perché non avevo modo di reperirti e quindi mi stavo facendo milioni di paranoie, stai bene?-Lou...ho detto a mia mamma di essere gay...circa due settimane fa è venuto a mancare il mio patrigno e lei ha colto la palla al balzo per cacciarmi da casa, non gli ho neanche detto del bambino perché non volevo che mi odiasse ancora di più e facesse del male al piccolino, sono in un hotel da allora e non so che cosa fare Lou-ma amore mio, perché non me l'hai detto subito! Potevamo trovare insieme una soluzione, non devi sopportare tutto ciò da solo, amore sia benissimo che su di me puoi contare sempre e non devi avere paura di dirmi le cose" Harry stava piangendo e si sentì in colpa a sentire le parole di Louis, dopotutto aveva ragione, avrebbe potuto dirglielo a un principio, il problema era che non voleva fargli pena perciò cercava di restare più in silenzio possibile pur di non fare nulla.

*

"Non pensavo che venissi fino a qua...per me"
"Quando dico una cosa la mantengo amore, ora, perché non vuoi venire con me a Doncaster?"
"Non voglio disturbare Lou, non voglio che mi vedano come un approfittatore, insomma posso anche cavarmela da solo e trovarmi un appartamento da solo senza nessuno, tu puoi venire tutte le volte che vuoi, non ti impedirò di vedere tuo figlio, perciò volevo che..." Harry non finì di parlare che Louis gli si fiondò sulle labbra per farlo zittire, ma anche per assaporare di nuovo le sue labbra che non sentiva da un sacco di tempo.
"Facciamo una cosa amore invece, e se tornassimo al ranch? I ragazzi hanno detto che potevamo tornare quando volevamo, che dici?"
"Non lo so Lou, e se dessimo fastidio? Non voglio disturbare e poi con Mike non so quanto potrebbe uscire bene, chiamerebbe subito mia mamma dicendole dove sono anche se non penso che potrebbe interessargli più di tanto giacché mi ha sbattuto fuori casa dopo che gli avevo detto di essere gay, quindi non penso che avrà da ridire" Ci pensò un po' su prima di realizzare che quella sarebbe stata l'opzione migliore per entrambi, stava per dire di sì quando ad Harry venne un dubbio.
"Lou, ma i tuoi genitori non hanno detto nulla a riguardo? Pensavo che ti avessero trattenuto con la forza, invece sei qui insieme a me...com'è possibile? E soprattutto, perché?"
" Ho spiegato ai miei genitori come stavano le cose e mi hanno aiutato, hanno detto che se vogliamo la casa loro è sempre aperta ad ospitarti, quindi se non vuoi andare al ranch possiamo andare a casa mia"
"No Lou, non voglio essere un peso per la tua famiglia, e poi avranno le loro cose da fare, quindi non voglio irrompere cosi per così come se niente fosse, grazie dell'offerta Lou ma la declino" Louis abbracciò il suo ragazzo prima di dargli un bacio tra i capelli, non voleva dirlo m era fottutamente terrorizzato per tutta quella situazione.

Quando Harry si addormentò, Louis prese il telefono in mano e chiamò sua mamma; aveva bisogno di sentirla e chiedergli una cosa. Dopo il periodo di permanenza al ranch, a Louis erano tornate chiare tantissime cose che prima non valorizzava per niente, invece dopo essere rincasato aveva iniziato a portare più rispetto verso i suoi genitori, perché sapeva che molte cose lo facevano solamente per il suo bene e non perché lo odiassero ma soltanto per fargli capire certi aspetti della vita.
"Mamma-Lou, amore sei arrivato a Londra? Hai trovato Harry? Come stanno lui e il piccolo?-Mamma, calma con le domande. Allora sì, l'ho trovato e sta bene è in hotel come ti ho detto perché è stato cacciato di casa, ce da come lo vedo sembra sta bene, però non so come stia emotivamente, l'ho visto mogio oggi e credo che sia stanco, ma stanco mamma perché ha l voce debole e fiacca-Povero Harry, ma gli hai detto che può venire tranquillamente da noi? Sa benissimo che non darebbe mai fastidio, a maggior ragione perché avrà un bambino e una persona incinta ha bisogno di parecchie attenzioni" Così Louis e sua mamma continuarono a chiacchierare per un lungo lasso di tempo, nel mentre Harry si era svegliato e aveva sentito l'ultima parte della conversazione di Louis con sua mamma e nel rotondo sapeva di aver trovato delle persone d'oro, Louis gli sarebbe rimasto accanto con il passare del tempo? Non era una domanda a cui avrebbe trovato facilmente una risposta, perché soltanto il temo avrebbe decretato tutto dall'inizio alla fine.

"Secondo me avranno da ridire, anche perché siamo andati via quanto...una settimana fa e adesso riappariremo come due funghi. Secondo me ci prenderanno per matti e ci legheranno da qualche parte" Louis ridacchiò prima di riportare l'attenzione al semaforo rosso, stava durando un bel po' e il liscio credeva che sarebbe nato prima suo figlio ora che il semaforo diventava verde; dopo svariate imprecazioni da parte degli automobilisti il semaforo divenne verde e tutti avanzarono. Harry, invece, osservava attentamente fuori dal finestrino su ogni cosa che gli passava davanti agli occhi, stava abbandonando Londra, la città in cui era nato, in cui era cresciuto, soltanto perché sua mamma non accettava la sua omosessualità e se non avrebbe accettato tale cosa, non avrebbe mai accettato neanche suo figlio. Cercò di scacciare via tutti i suoi pensieri negativi e pensare solamente in suo figlio, giacché l'unica cosa che voleva era che stesse bene e quando pensava a ciò che lui e Louis stavano facendogli veniva da ridere perché:
"É buffo tutto ciò, prima ci rifiutavamo entrambi di andare al ranch e adesso stiamo andando di nostra spontanea volontà"
"Hai ragione, prima non ne volevo sapere, però almeno rivedo i miei bambini che mi mancano tantissimo"

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora