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Aprile era cominciato, ciò significava che Harry poteva partorire da un momento all'altro, e i ragazzi cominciavano a sentire la tensione salire in casa. Ancora di più per Harry che aveva raggiunto i nove mesi di gravidanza, il pancione pesava tantissimo e la sua schiena cominciava a chiedere pietà, il parto era previsto per la fine del mese eppure Harry sentiva che sua figlia sarebbe nata in anticipo invece che in ritardo.
Amelie era costantemente al ranch per tenere Harry sotto controllo, giacché questo non voleva muoversi per nessun motivo e non voleva uscire da casa, e nei momenti in cui non c'era la ragazza, i ragazzi erano sempre appiccicati ad Harry in qualsiasi occasione qualora gli si rompessero le acque e partorisse, ma speravano che non dovevano fare nulla e che facesse tutto quanto Amelie.
"Haz, stai bene?"
"Bene, lei scalcia quando non deve, soprattutto di notte e infatti la mattina mi sveglio con le occhiaie perché ho dormito poco e nulla, ma la amo con tutto me stesso, è la mia piccola nocciolina e ormai senza di lei sarei completamente perso" Harry era sul divano insieme a Niall, Liam e Zayn erano usciti a valle a prendere le ultime cose per la piccola, e più Niall vedeva Harry accarezzarsi la pancia, più lui si sentiva male e voleva ritornare indietro nel tempo pur di evitare di abortire a causa sua, perché continuava a incolparsi che la morte di suo figlio sia stata a causa sua e non a causa di Zayn o qualsiasi altra persona o animale.
"Haz...come ti senti quando lei si muove dentro di te?"
"È bellissimo Ni, perché sembra che ci siano delle farfalline che svolazzano dentro di te, poi senti come delle ondate per tutta la pancia e sembra che ci sia una medusa, ma è una sensazione bellissima e ti fa innamorare ogni volta di più. Mia figlia è la persona più importante di tutta la mia vita, verrà prima di ogni cosa" Niall si alzò violentemente e corse via, Harry voltò lo sguardo e si maledisse mentalmente, sapeva benissimo che per il suo amico era ancora una ferita aperta l'aver perso un bambino, e lui che lo stava per avere si sentiva in colpa. Ma di colpa non ne aveva nessuna perché era capitata involontariamente, niente era stato programmato né da Harry e tantomeno da Louis.

*

Niall aveva raggiunto i ragazzi a valle, restare a casa con Harry gli metteva più angoscia più di quante ne avesse già di suo e infatti non riusciva a stare tranquillo se vedeva il suo amico nei suoi paraggi, voleva restare accanto ad Harry in qualsiasi occasione, ma il suo cuore era molto più forte e ciò gli diceva di stare alla larga dal riccio per evitare spiacevoli equivoci,  perché non voleva affezionarsi alla bambina giacché il biondo sentiva che Harry prima o poi se ne sarebbe andato via dal ranch e lui sarebbe rimasto da solo con i suoi pensieri e i sensi di colpa.
"Ni? Va tutto bene? Perché sei così pensieroso?" Zayn gli mise un braccio sulle spalle e attirò a sé il suo fidanzato
"Non voglio affezionarmi alla bambina di Harry, non voglio affezionarmi a lei perché prima o poi se ne andranno via e noi rimarremo da soli, ho questo presentimento che Harry prenderà le redini in mano e andrà via, perché dopotutto chi vuole che suo figlio cresca circondato da alberi e animali?" In fondo Niall aveva ragione, semmai lui è Zayn avessero avuto un figlio sarebbero rimasti si al ranch, ma prima o poi sarebbero andati via per andare a vivere in città.

Da metà pomeriggio Harry aveva cominciato ad avvertire dei piccoli dolori che si espandevano su tutto il ventre, credeva che fosse perché la piccola di stesse muovendo e scalciasse dappertutto giacché lo spazio si stava riducendo gradualmente, non voleva che nascesse in quel momento, era da solo a casa e aveva bisogno dell'aiuto dei ragazzi per partorire, senza nessuno non sarebbe riuscito a combinare nulla. Aveva bisogno dei suoi amici, non voleva restare in solitudine. L'ennesimo dolore si affievolì e si sedette meglio sul letto, temeva che il momento del parto fosse imminente e doveva far sì che i ragazzi rincasassero, ma i telefoni non prendevano segnale e quindi non poteva nemmeno contattarli, Mike era via per commissioni e mons avrebbe tornati prima di cinque giorni, era completamente da solo.
"Amore mio, ti amo più della mia stessa vita, ma per favore te lo chiedo per favore non nascere adesso, non sono con i ragazzi e da solo non riuscirei a metterti al mondo. Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto, per favore amore mio resisti un altro po' dentro di me, ok?" e come se la piccola avesse sentito il discorso di suo padre gli assestò due calci ed Harry sorrise accarezzandosi la pancia, sperava vivamente che nessuna bambina si facesse la sua apparizione senza la presenza dei ragazzi.

I ragazzi erano rincasati ed Harry, per sua fortuna, non aveva partorito e i dolori gli erano cessati dal nulla ma sapeva che qualcosa sarebbe cambiato nell'arco di pochissime ore, erano tutti insieme in salotto quando gli ritornò il medesimo dolore che aveva avuto in pomeriggio ma quella volta era completamente diverso dal solito, sentiva che fosse diverso perché gli invase tutta la pancia e faticava a respirare, difatti quella cosa non fuggì per niente a Liam, anzi.
"Haz? Tutto bene?"
"Eh? Sì sì...sto bene...sto bene ragazzi tranquilli" Harry cercava di convincere se stesso di stare bene e che tutto quel dolore fosse solamente frutto della sua immaginazione, ma niente era frutto della sua immaginazione giacché poco dopo sentì i pantaloni inumidirsi e capì subito che cosa stava per succedere
"Harry ti si sono appena rotte le acque!!" Panico. Da quel momento in poi si percepiva solamente panico da parte di tutti i ragazzi, stavano per perdere il controllo e non sapevano che cosa o come comportarsi, nessuno aveva mai fatto nascere un bambino, e quindi si stavano facendo prendere dal panico tutti.
"Ok, stiamo calmi! Magari ci vorranno ore prima che Harry partorisca, allora prima di tutto, dobbiamo portarti da Amelie, lei saprà come aiutarti"
"No...in clinica no...non so...come...muovermi...mi fa malissimo dappertutto, tutto il corpo mi fa male..." Niall lo aiuto ad alzarsi e andarono verso la sua camera da letto, perché tutti erano coscienti che entro la serata ci sarebbe stata una neonata al ranch, e ciò terrorizzava ancora di più Harry più di quanto non lo fosse già.

Teach me to dance in the rain (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora