"Ti odio lo sai?" gli dico prima di uscire dalla camera blindata.
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Dopo aver curato la ferita a Monica decido di parlare un po' con Nairobi prima che ritorni sopra.
"Ei"
"Sai mi sento un po' delusa, se devo essere sincera con te" mi risponde senza guardarmi neanche in faccia."delusa?" le domando non riuscendo a capire il motivo.
"si delusa, pensavo ti fidassi ciecamente di me, ma vabbè Roma, lasciamo perdere" fa per andarsene e comincia a camminare nel corridoio, ma la fermo e la trascino in una stanza.
"Prima di tutto tu puoi chiamarmi Zoe, poi Nairobi io-"
"Ágata Jiménez" mi interrompe e resto un attimo a guardarla per poi continuare a parlarle.
"Sei la sorella che non ho mai avuto come potrei non fidarmi, avevo solo paura che-" mi blocca di nuovo.
"Sorella? Ma per favore Zoe, non siamo sorelle e non lo saremo mai, tu avrai sempre questa costante paura che le persone ti possano tradire o abbandonare, ma guarda ti svelerò una cosa 'sorellina'!" dice buttando via tutte queste parole con rabbia, oserei dire con disprezzo, infatti ogni sua parola mi colpiva sempre più forte.
Non riesco a fare ne dire nulla, vorrei solamente gridare dirle che lei è veramente una delle persone più importanti nella mia vita, se le capitasse qualcosa morirei io, ma l'unica cosa che mi riesce in questo momento è piangere.
"Guarda che il mondo non è tutto rosa e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco e per quanto tu forte possa essere se glielo permetti ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre! Nè io, né tu , nessuno!
Può colpire duro come fa la vita e se credi di essere forte lo devi dimostrare che sei forte! Perché una persona vince solo se sa resistere!"Delle lacrime calde scendono anche dal suo viso.
Il tempo passa, ma nessuno parla.
Nairobi cerca di non emettere suoni, piangendo in silenzio.
Le lacrime mi scendono in modo incontrollabile.
"M-m-mi dispiace" provo a dire ma mi esce più come un sussurro.
"Sì certo vai a farti fottere Zoe, non ti è mai importato, questa è la prova, stupida idiota io che mi sono fidata di te, ti ho donato il cuore in mano, stupida, stupida, stupida" esclama per poi asciugarsi le lacrime e avviandosi verso la porta per uscire.
Proprio in quel momento fu come se mi fossi svegliata da uno stato di trance e le urlo contro facendola bloccare alla porta:
"MA PERCHÉ C'È L'HAI CON IL MONDO INTERO EH?!" si ferma per guardarmi dritta negli occhi, ma stavolta in modo diverso, non è più quel suo sguardo furioso, ma come se stesse per crollare da un momento all'altro.
"Non sono io che ho un problema capito? È il mondo che sembra avere un problema con me, le persone si aprono, si fidano di me e quando sembra che vada tutto bene, finisce tutto, tanto Ágata c'è abituata, le persone scappano sempre, chi mi conosce mi lascia da sola, chi non mi conosce parte già prevenuto, mi giudicano ancora prima di conoscermi, perciò mi trovo meglio da sola" si avvicina dicendomi queste parole per poi andarsene.
Non è giusto, non posso lasciarla stare così, non è giusto, per niente.
"Se potessi darti una cosa nella vita, mi piacerebbe darti la capacità di vedere te stessa attraverso i miei occhi, solo allora ti renderesti realmente conto di quanto tu sia speciale per me!" le dico urlando nel corridoio della zecca, ma non sembra importarle infatti continua a camminare, per poi scomparire dalla mia vista.
Nairobi pov
Ascolto le ultime parole che mi rivolge Roma e nel mentre mi allontano a passo svelto, non potevo più stare in quella stanza con lei, non c'è la facevo più.
Per scomparire dalla sua vista entro in una stanza e mi lascio andare chiudendo la porta alle mie spalle, sospiro a fondo come se avessi trattenuto il fiato sott'acqua per tanto tempo e appoggio la schiena contro la parete.
Una crisi di rabbia cerca di esplodere fuori ma tento in ogni modo di trattenerla, di regolare il respiro.
Finché non sento la voce di Tokyo.
"Hey, tutto okay?" si avvicina a me, mi poggia una mano sulla spalla mentre respiro a fondo.
"No, per niente"
"Che è successo? Stressata per la rapina?"
"No non c'entra, ho litigato con Z-Roma" le rispondo correggendomi subito per non dire il suo vero nome."Come mai?" mi domanda, ma non posso di certo dirle il motivo quindi mi limito a rispondere: "Non lo so non mi diceva la verità su come stesse, non si fida, non lo farà mai probabilmente" non finisco nemmeno di completare la frase che mi arriva un colpo in testa da parte di Tokyo.
"Aia ma perché cazzo l'hai fatto?" le chiedo massaggiandomi la testa.
"Ma sei scema? Te lo sei dimenticata o cosa?
Ti ha letteralmente aperto il suo cuore quando eravamo a Toledo, ti ha raccontato la sua vita, dalle cose belle a quelle più brutte, ora tu dici che non si fida di te?""Io...Lei non..." mi blocco non sapendo cosa dire.
"Cosa ti prende Nairobi?" mi domanda Tokyo.
"Non si è fidata adesso o almeno ha tentennato questo non può andarmi bene Tokyo, io le ho sempre detto che io mi sarei presa una pallottola per lei ed è stata proprio lei a spararmi" le dico guardandola in faccia con gli occhi colmi di tristezza.
"Ora me ne vado"
"Ma Nairobi..."
"Come faccio a spiegarti che la fiducia sia in una relazione che in un'amicizia è tutto? Una volta persa la fiducia la parola 'scusa' non serve più a nulla, a nulla" e con queste parole esco da quella stanza.La fiducia è un sentimento da conquistare e coltivare e uno di quelli che non andrebbero mai traditi, in quanto è alla base di ogni rapporto d'amicizia e d'amore.
Essa ci porta ad affidarci a chi ci sta accanto, a confidare i nostri segreti più intimi e le nostre paure.
Tuttavia quando la fiducia nutrita nei riguardi di un amico viene a mancare, ci si sente spaesati, in difficoltà, smarriti.
Il dolore che si prova è così profondo da rendere impossibile vedere l'altro con gli stessi occhi di prima.
Si può forse arrivare a perdonare con il tempo ma la relazione sarà comunque minata e finirà con lo sgretolarsi.
✯☯︎✯
Ebbene sì, primo litigio pesante tra Nairobi e Roma, vedremo come finirà🦦
Io vi ricordo se vi va lasciate un commento e una stellina, per qualsiasi domanda chiedetemi💕
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Rᴏᴍᴀ || Lᴀ Cᴀsᴀ ᴅɪ Cᴀʀᴛᴀ
FanfictionE se ci fosse un nono componente? E se proprio lei fosse la causa di squilibri all'interno della banda? Zoe Ramos o meglio Roma, figlia adottiva di Mosca e sorella di Denver lei ama definirsi una bambina, sa essere testarda e allo stesso tempo una p...