CAPITOLO 27

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Ed è proprio vero che le cose inaspettate sono le più belle di tutte.

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Scendiamo le scale ed una volta
entrata nel caveau noto l'espressione di Monica, che però non appena vede Denver si tranquillizza.

"Ho portato un piccolo aiuto." gli
dice sorridendo.

Mi abbasso e la osservo scrutando la ferita.

"Ti fa male?" le chiedo e lei annuisce.
"Allora gli diamo un'occhiata ok?" le
dice Denver.

Così Monica si alza e Denver la aiuta a togliere la tuta.

Io abbasso la tuta legandomela in vita.

Mi inginocchio accanto a lei e vedendo la ferita la mia faccia si rabbuia.

"Porca puttana..." dico sottovoce, toccando appena la ferita.

"Che cosa c'è?" mi chiede mio fratello allarmato.

"Io credo che...Dobbiamo tirar fuori il
proiettile." così Denver prende un taglierino dallo zaino.

"Non con quello. Ci sono infezioni,
arterie, muscoli..." dice subito Monica
ed io annuisco dandole ragione.

"Dobbiamo tirarlo fuori in qualche
modo però." dico guardando Denver e
Monica.

"Ci servirebbe un bisturi." 
"No, no, no..." dice Monica.
"Allora che ne dici se per ora
fermiamo l'emorragia e bendiamo la
coscia." annuisce così prendo l'acqua
ossigenata,poi la benda e dello scotch e le faccio una bendatura provvisoria.

Cerco di medicarla alla meglio, non
avendo tutto il necessario.

"Ora riposati." le dico, sto per andarmene, quando vengo fermata da Monica.

"Roma, non ho mai potuto dirti grazie per quello che hai fatto e che fai per me."

"Non c'è bisogno, tranquilla" le sorrido.

"Si invece, grazie davvero, sei una bella persona" mi abbasso verso di lei e la abbraccio leggermente senza farle male, sotto lo sguardo di mio fratello.

"Ora riposati un po' Monica." faccio per poi andarmene.

Esco dal Caveau e noto la mia maglia sporca di sangue.

Entro nel bagno e mi tolgo la maglia
sostituendola.

Apro il rubinetto del lavandino e mi sciacquo la faccia con dell'acqua fredda, chiudo l'acqua e mi guardo allo specchio, con la coda dell'occhio vedo Berlino appoggiato alla porta.

"Che cosa vuoi Andrés?"
"Parlare"
"Parla allora" gli dico e dopo averlo guardato noto che è silenzioso, ma non è uno di quei silenzi che promettono bene, anzi al contrario, promette una tempesta con tanto di tuoni e fulmini e io che non riesco a
starmene zitta decido di parlare.

"Cosa vuoi Andrés? Non volevi parlarmi? Perché sei così silenzioso?" domando cominciando a essere stufa di quella situazione.

Nel frattempo mi appoggio con la testa a un muro del bagno.

"Sono stanco di questo Zoe" dice facendo un gesto con le mani come a indicare io e lui.

Eccolo, è arrivato l'ennesimo momento in cui che deve rovinare tutto.

"Io penso soltanto di aver sbagliato, non avremmo dovuto..." dice con una voce strana. Oddio. Non posso crederci, mi aspettavo che dicesse qualcosa, ma non questo.

"Beh allora la prossima volta non finirò a letto con te se è stato uno sbaglio per te" gli urlo con voce
mozzata, non sto piangendo, non lo farò.

"Che schifo, mi fai schifo davvero, pensavo fossi diverso, invece sei uno stronzo come tutti gli altri" gli sputo in faccia queste parole, mentre un senso di vomito mi sale, ma prontamente lo trattengo.

"Vai a farti fottere Andrés" gli dico per ultima cosa, prima di uscire dal bagno e dirigendomi dagli altri.

Dopo la breve ma intensa chiacchierata con Berlino mi avvio per raggiungere tutti gli altri della banda.

Sono nel bel mezzo del corridoio, fino a quando all'improvviso sento un braccio stringere il mio collo, ma fortunatamente riesco a liberarmi e subito mi giro per vedere chi fosse.

"Che cazzo fai? Pensi veramente sia così stupida? Torna dagli altri prima che ti spari un proiettile dritto in faccia"

"No infatti la più stupida no, ma la più debole si."
"Debole?" gli chiedo non capendo.
"Diciamo che ho capito una cosa e se la mia mente non mi inganna sei l'unica che ha tanto da perdere, anche se da come vedo non te ne sei ancora resa conto" non ho nemmeno il tempo di capire a che cosa si riferisce che con uno scatto fa un gesto dietro di me e qualcosa o meglio qualcuno mi colpisce forte alla testa, facendomi perdere l'equilibrio.

Subito dopo come se non bastasse ricevo un pugno nello stomaco mi fa accasciare a terra, sbarro gli occhi per un secondo e sento Arturo sussurrarmi all'orecchio "questo è solo l'inizio Roma, te lo posso garantire" si rivolge a me, mentre io mi tengo dolorante.

Faccio per alzarmi ma un colpo di tosse e una fitta allo stomaco me lo impediscono facendomi perdere i sensi.

*Qualche ora dopo*

Berlino pov

L'ho fatto.

"Abbiamo sbagliato" così, senza spiegazioni, l'ho allontanata.

Credo di esserci riuscito, se n'è andata, ma io non volevo.

ln realtà, avrei voluto dire:
"Mi dispiace, abbracciami." ma ho troppo orgoglio nel cuore...

E l'ho lasciata andare via..

Forse per sempre, forse no..

Di sicuro non era questo che volevo.

Ma forse è meglio così, la miglior difesa, è il distacco.

Mi sono difeso da te, dai tuoi occhi, dal tuo profumo.

Non posso permettermi di metterti in pericolo, mi dispiace tanto Zoe.

Nairobi mi distoglie dai miei pensieri, perché ero rimasto imbambolato a pensare a ciò che è successo.

"Berlino-" la fermo subito, pensando di sapere ciò che mi vuole dire.

"Si l'ho mollata e le ho detto che è stato tutto uno sbaglio, non c'è bisogno che vieni a dire qualcosa per conto suo" le dico subito.

"Tu cosa hai fatto?!?! L'hai mollata?! Cazzo Berlino ma come ti viene in mente, perché devi sempre fare cazzate una dopo l'altra" si ferma per guardarmi furiosa.

"Come hai potuto farlo?"
“Ho dovuto”
“Ma perché?!" mi chiede spazientita.

"Pensi che sia facile? Fingere che non faccia male, fingere che vada tutto bene, che se sono quello che sono è anche per colpa degli altri, se ho paura ad innamorarmi, perché non voglio stare male di nuovo, non voglio che un'altra mi faccia stare"

"Berlino un'altra? Stai parlando della ragazza che darebbe tutto per te e lo sai, quindi non fare il coglione." fa per andarsene, ma si gira di nuovo verso di me per dirmi: "Comunque ero venuta a dirti che Arturo non si sa dove cazzo sia, quindi abbiamo bisogno di te altrimenti gli ostaggi potrebbero accorgersi che qualcosa non va."

"Che significa che manca? Non dovrebbe essere con gli altri?" le chiedo non capendo.

"Hai detto bene dovrebbe, ma non c'è."

Dove si sarà cacciato? Perché una volta qualcosa non può andare per il verso giusto.

Lui è fatto così: quando le cose si complicano, lui scappa.

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Ecco a voi un nuovo capitolo della storia, che ne pensate? Ahia Arturito, ma che cosa faii?!!! Se vi va lasciate un commento e una stellina💕

Rᴏᴍᴀ || Lᴀ Cᴀsᴀ ᴅɪ CᴀʀᴛᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora