CAPITOLO 25

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Lascia me, Tokyo e Nairobi a fare la guardia agli ostaggi mentre lui si reca nel magazzino per parlare in tranquillità con lui.

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"Forza. Sedetevi e fate silenzio!" urla Tokyo ordinando agli ostaggi di
sedersi a terra.

Camminiamo tra gli ostaggi scambiandoci qualche sguardo tra di
noi.

L'ora di pranzo arriva ed io e Nairobi
ci fermiamo per la pausa pranzo.

Stiamo distribuendo la pizza, apriamo i cartocci della pizza prendendone anche un pezzo sulle mani per mangiarlo.

Ad un certo punto il silenzio viene spaccato a metà dal rumore di una pistola.

Faccio cadere la pizza a terra e mi giro verso il lato da cui proveniva lo sparo.

Nairobi esegue la mia stessa azione
e subito con il fucile in mano ci
precipitiamo verso di lei.

"Corri Helsinki va a chiamare Berlino" dice Nairobi, io vado invece verso
Rio che è accasciato al muro mentre si
tiene il fianco.

Lo aiuto a togliersi il giubbotto
anti-proiettile e alzo la maglia
rivelando dei lividi rossi sparsi sul suo
petto ed uno invece molto evidente sul fianco destro.

"Che cazzo hai fatto?" esclamo mentre tocco il suo petto.

"Corri da Tokyo prima che la situazione degeneri ulteriormente" mi dice Rio.

"Tu non stai bene Rio...Chi è stato? Che è successo?" sembra non voler rispondere ma dai suoi occhi capisco subito la risposta.

"Berlino..." dico quasi sussurrando scuotendo la testa.

Vorrei sentire uscire dalla sua bocca
un banalissimo no, ma quel no
non arriverebbe mai.

Vedendo che ho ragione imbraccio il
fucile.

Non ragiono più con razionalità.

Perché continua a fare proprio tutto
quello che un capo non dovrebbe
fare?

Perché deve sempre fare qualcosa per andare contro di me?

Entro nella stanza e vedo Helsinki e
Oslo che stanno puntando i loro fucili
addosso a Tokyo.

Io tengo in mano il mio ma senza
puntarlo a nessuno.

"Che cazzo vuoi tu? Eh?"

"Tokyo." Non mi fa finire di parlare
che vede che sono nel suo stesso
stato.

Due lati che non dovrebbero mai
contrastarsi, lo stanno facendo
proprio ora.

Da un lato c'è l'amore che provo per
Berlino, mentre dall'altro lato c'è l'amicizia.

Scegliere non è nel mio stile.

Non ho mai avuto l'amore nella mia
vita e nemmeno amici, ora sono proprio tutti loro i miei punti fermi, la mia famiglia, il posto che io chiamo casa.

"Abbassiamo tutti le armi." dico
cercando di rimanere calma.

Cazzo abbiamo un piano e lo stanno
mandando all'aria.

"Che cosa succede qui?!" Chiede
urlando Berlino.

Affianco di poco Tokyo e gli punto il mio fucile.

Sembra surreale e rimane stupito
tanto quanto me.

"Cosa stai facendo?" dice mentre si rivolge a me, che ho il fucile di Helsinki puntato addosso a me.

Rᴏᴍᴀ || Lᴀ Cᴀsᴀ ᴅɪ CᴀʀᴛᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora