CAPITOLO 22

865 41 10
                                    

Un giorno si sarebbero ritrovati per creare quello che in passato non erano stati abbastanza coraggiosi da costruire.

༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄༄

*Qualche ora dopo*

Mi sveglio con la testa poggiata su qualcosa, mi tiro su e vedo Rio addormentato nella sedia.

"Rio, ei" poveretto è rimasto qui tutto il tempo, sarà pieno di dolori quando si alzerà.

"Oh ciao, dove siamo?"
"Siamo nell'ufficio, ti sei addormentato anche tu" gli dico facendogli cenno con la testa.

"Penso proprio di si" nel mentre si tocca il collo.

"Senti riguardo a prima, è tutto okay fra di noi?" gli chiedo guardandolo.

"Certo, tranquilla" si avvicina sorridendomi e mi da un bacio sulla guancia.

"Dobbiamo raggiungere gli altri ora" lo informo per poi alzarmi e porgergli la mano che subito afferra.

Una volta giù raggiungo Nairobi, per farle sapere come sto.

"Eii guarda chi c'è! Come ti senti?"
"Mai stata meglio, è anche merito della bustina del mal di testa che mi ha dato..." improvvisamente le parole mi muoiono in bocca ed in quel momento mi sento terribilmente in colpa.

"Fammi indovinare, avete discusso?" il mio sguardo ricade su Berlino intento a fare altro.

"Ho sbagliato, l'ho trattato male"
"Più tardi prova a parlargli, ho visto che era un pó giù di morale prima" mi dice girandosi verso di lui.

"Berlino giù di morale? Ultimamente mi chiedo se prova qualche emozione dato che sembra proprio non gli freghi nulla di niente."

"Dovresti sapere che non è così, lui ci tiene a te e anche parecchio, ma questo già lo sai, comunque l'ho visto scendere dalle scale e posso giurare di aver visto una lacrima sul suo viso" mi dice e in quel momento mi sento in colpa.

"Gli parlerò, però più tardi" le dico rivolgendo un'ultimo sguardo verso di lui.

Ad un tratto il telefono dove ci mettiamo in contatto con il professore squilla e Berlino si precipita a rispondere.

"Procediamo." è l'unica parola che
dice per poi riattaccare il telefono.

Si gira verso di noi e camminiamo dietro di lui, avendo già capito che il piano prosegue.

"Avanti. Alzatevi, è arrivato il
momento di eseguire i miei ordini." esclama camminando al centro delle
due file create dagli ostaggi.

Mentre i blindati eseguono gli ordini
da parte dei figli di puttana nella
tenda, noi eseguiamo quelli di Berlino.

Ci mettiamo tutti le maschere ad
eccezione di Rio, che è andato in una
stanza con Allison la quale sosterrà un discorso in diretta stampa.

La tecnica usata dal professore è
molto semplice ma efficace.

Ogni ostaggio è vestito come noi e
hanno le stesse nostre maschere è
impossibile riconoscerci.

Se dovessero uccidere un'ostaggio
al posto nostro, di un rapinatore,
la notizia farebbe il giro di tutta la
Spagna.

Gli ostaggi ci seguono fino alla zona di
carico.

Sono di fianco a Berlino e decido di approfittare di quei pochi minuti che avevamo.

"Berlino io-" mi interrompe.

"Non ora, siamo nel bel mezzo del piano se non te ne fossi accorta"

Rᴏᴍᴀ || Lᴀ Cᴀsᴀ ᴅɪ CᴀʀᴛᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora