Promessa

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Salve mi chiamo Joon Hunter .Vivo in Corea , figlia di un ristoratore Lee Hunter .Viviamo in una piccola villetta con tante terre per coltivare gli ortaggi che servono per l'attività di mio padre
Drin drin , suona la sveglia mi alzo tutta assonata vado in bagno mi preparo e mi diriggo in cucina . "Buongiorno principessa con un sorriso a trentadue dice mio padre"io annuisco sedendomi a far colazione .Ormai siamo abituati a star da soli da quando la mamma è morta, sento molto la sua mancanza della sue carezze che mi facevano star bene, finisco in fretta saluto è vado a scuola .Frequento il liceo artistico precisamente il terzo anno.Sul cancello ci sonole due più carissime amiche del cuore.Joana molto carina occhi a mandorla, capelli lunghi neri , poi c'è Jean occhi neri , capelli corti , ci conosciamo dalle materne frequentiamo gli stessi locali e amiano molto la musica latino americana , insomma ragazze comuni.Oggi siamo molto euforiche perché dobbiamo partecipare a delle selezioni per una recita.Entriano e ci dirigiamo verso la sala magnum , la fila era lunghissima con una spinta Joana ci fece spazio , Jeanmi teneva per mano .Notai molti ragazzi bellissimi con le loro ragazze ma uno in particolare suscito la mia curiosità, alto capelli lunghi castano chiaro , occhi verdi una carneggione scura.Bello pensai non il solito ragazzo, era circondato da tre amici e una ragazza la quale gli teneva la mano ."Cavolo è fidanzato ".abbassai lo sguardo verso il pavimento, continuai a parlare con le mie amiche , il professore comincio a chiamare coloro che dovevano far parte della recita , ero agitata perché i nostri nomi non venivano pronunciati, ero stanca di apettare cosi mi allontai dalla sala, andai nel cortile accesi una sigaretta e mi sedetti su una panchina.Dopo vari minuti senti chiamarmi erano le mie amiche con un'aria triste come al solito non eravamo state scelte , feci spallucce e con sarcasmo dissi"ragazze non è una novità, ci rifacciamo il prossimo anno".Salimmo in classe dove ci attendevano tre ore di matematica, le ore passarono in fretta ci fu detto che dovevamo andare a fare pratica nelle aule di musica , eravamo sorprese ma anche curiose.Scendemmo giù e entrammo, vennimmo accolte da tante risate , e sguardi Jean comincio a urlare , mentre Jona la tratteneva con forza io rimasi in silenzio, abbassai lo sguardo e andai a sedere.

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