Io, lui, noi

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Il mattino il cielo era nuvoloso, mi preparo in fretta per andare a scuola mi perdo nei ricordi della sera prima.Arrivo con dieci minuti di anticipo mi siedo ad aspettare , prendo il telefonino metto gli auricolare alle orecchie ed entro in un'altra dimensione ho bisogno di ricaricarmi, cosi non resto sola poi vengo distratta da una volata di vento freddo che mi travolge completamente.Mi alzo e vado dentro la scuola , sento chiamare il mio nome 《buongiorno, signorina Joona》 alzo lo sguardo e annuisco con un sorriso 《buongiorno anche a lei signorina Kaiol》.La campanella suona entro in aula ancora vuota mi siedo ad aspettare , si apre la porta e come formiche entrano i miei compagni iniziamo dice il professore le ore passano lentamente, Joel mi guarda e mi fa l'occhiolino poi mi manda un sms "ti devo parlare".
Scendiamo tutte tre a passi veloci andiamo dritte al nostro solito tavolo i loro occhi sono puntati su di me 《che c'è dico, volete sapere qualcosa ?》.Joel si avvicina a noi scusate vorrei restare da solo con Jooan , loro si alzano e vanno via salutandomi."SCUSAMI JOOAN TI VOLEVO CHIEDERE DI PERDONARMI PER IL MIO COMPORTAMENTO INFANTILE , MA TU MI PIACCI, TI DESIDERO ".Cosa ? Dissi alzandomi con le guancie rosse come il fuoco,《mi dispiace , ma sono fidanzata, io ti voglio bene ma come amico, non andare oltreti prego》.Andai via senza salutarlo il mio cuore era a pezzi, scesi giù in cortile per respirare aria pura , mi senti chiamare cavolo di nuovo lui, con passo velto mi raggiunse prendendomi per il braccio 《joona mi devi spiegare cosa vuole mio cugino da te》Cosa? Gli urlò- chi sarebbe tuo cugino? Lui con un sorriso beffardo mi tira a se -Il nuovo arrivato in classe tua è mio cugino --ora vuoi anche lui? poi a te cosa interessa me lo dici? Tu sei mia ora ti mostro come non riuscirai a dimenticarti di me. Sto per mollargli uno schiaffo quando lui fa una mossa inaspettata mi blocca le mani e comincia a baciarmi il collo e sale fino alla mia bocca entra con una violenza , lasciandomi brividi per tutto il corpo 《a quanto vedo sono il primo che ti ha baciato》.Cerco in tutti i modi di sembrare fredda e comincio a ridere come una pazza , lui allenta la presa e stringe i pugni .Io con arroganza gli dico:Non sei il primo e non sarai l'ultimo- mi allontano con passo veloce e rientro in classe soddisfatta.Finalmente sono a casa corro in bagno , faccio una doccia , indosso una tuta lego i capelli e scendo giù al ristorante .È affolattissimo cerco di fare il possibile per soddisfare tutte le ordinazioni.Mio padre è alle prese con i fornelli sembra felice di cucinare, squilla il mio telefonino" PRONTO dico"Joan sei tu?"--No sono JAK puoi uscire fuori ti devo parlare ":No Rispondo :"e chiudono.

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