A SCUOLA

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Il mattino seguente mi sento stordita, vado in bagno con una lentezza pari ad una tartaruga, faccio una doccia mi guardo allo specchio e vedo delle occhiaie profonde e nere , metto il fard per coprirle oh ci sono riuscita la mia vocina interiore mi suggerisce di vestirmi più trendi, cosi faccio scendo bevo un caffe con dei biscotti , saluto papà con bacio sulla fronte ed esco.
La strada mi sembra infinità, osservo tutti ragazzi che mi precedono spensierati .
Entro nell'atrio della scuola in attesa delle mie amiche guardo l'ora , finalmente entra Joana con un sorriso a trenta due denti poi è la volta di Jean con un viso raggiante, infine Joel con un sorriso sornione.
Entriamo in aula oggi è una giornata intensa , il professore fa l'appello poi con un gesto della mano mi chiama >
Mi alzo sbuffando, certamente non mi aspettavo di essere nel mirino del professore di matematica .
Risolvo senza problema il compito poi con soddisfazione prendo posto, suona la campanella altre due ore poi finalmente la pausa scendiamo tutti di corsa , si mangia dice""Jean ho bisogno di ricaricarmi"""cominciamo a parlare delle cose più assurde ,
Ridiamo come matte , sento una gioia infinita sembriamo ragazzine spensierate.
Poi all'improvviso mi sento toccare le spalle mi giro di scatto 《《cavolo di nuovo lui》》.
Che con molta tranquillità mi invita a seguirlo nel cortile.
Con passo svelto si dirigge fuori io lo seguo senza indulgiare subito gli domando 《《Che cosa vuoi ancora?》》sento il mio cuore battere come tanti tamburi,
::lui ""
Joona smettila di fare sempre la schizzinosa, ti voglio solo avvisare di non accettare l'invito di mio cugino Joel capito?.
""Senti gli urlo ma chi ti credi di essere , non sono affari tuoi se accetto o no capito?.
Il suo sguardo diventa glacciale mi stringe con forza contro il muro e con arroganza mi urla sei di mia proprietà non dimenticarlo!.
Si gira velocemente lasciandomi sola sento una rabbia incontrolabile crescere in me .

Sono imbarazzata per entrare dentro ho gli occhi lucidi la gola in fiamme, mi compongo è mi diriggo al tavolo dalle mie amiche che da lontano avevano seguito la scena, Joana mi viene incontro mi stringe forte a se 《tesoro non arrenderti 》.
Joel mi osserva turbato stringe i pugni, ma poi con voce tranquilladice:《Sabato faccio una festa vi aspetto , fatevi belle nessuna esclusa intesi?.
Subito in coro annuiamo e ridiamo come pazze.《Certo siamo uniche》.
La settimana finisce tranquillamente è finalmente sabato sta sera ci divertiamo penso ad alta voce.
Sono una ragazza capace a rimuovere dalla memoria esperienze dolorose e inutili.
Faccio una doccia mi trucco , i miei capelli ondulati cadono sulle spalle , un vestino nero di merletto per risaltare le mie curve e tacchi alti mi osservo allo specchio 《《cavolo ma sono proprio io esclamo》》.
Scendo e sento un 《《uah uha》》che splendore che sei figlia mia con un sorriso smagliante dice mio padre.
Io arrosisco e gli auguro la buona notte.
Joana era fuori con Jean bellissime anche loro avevano indossato abiti attilati e scarpe alte《PRONTE RAGAZZE DISSE:JEAN》.
CERTO RISPONDIAMO
.

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