Chapter 48: Ritorno a Ormr

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Sopra il Drago Eijiro il cielo si era tinto di nero e il vento proveniente dal mare cresceva d'intensità sempre più.

Ma a lui non importava; stava sfrecciando da qualche ora verso nord, volando a mezz'aria e veloce.

Nei suoi occhi determinati nascevano scorci di paura legati al suo Principe. Sentiva quanto fosse molto più caldo sulla noce del collo.

Eijiro sbuffò una nuvola di zolfo dalle narici. Non poteva permettersi di perdersi nei pensieri e rallentare di conseguenza.

Batté le ali un paio di volte, la sua velocità aumentò così tanto da fendere orizzontalmente l'aria con linee biancastre.

Il Drago si permise di chiudere per un momento gli occhi.

Quando li riaprì, la catena montuosa di Ormr era ormai all'orizzonte.


***


La vita al Villaggio dei Barbari non era affatto cambiata in circa un anno intero

La Regina e il Re continuavano a governare con saggezza e ad accogliere Draghi bisognosi di aiuto.

La bionda stava osservando il cielo annuvolato quando un draghetto nero dagli occhi rossi si posò sulla sua spalla. Gracchiò, con il musetto le scoccò un bacio sulla guancia.

«Zora. Buongiorno, mia piccola amica».

La terzogenita di Irge. La creatura era l'unica femmina della cucciolata dell'Omega. Il primo esserino era stato Tori, il secondo Skar e l'ultima lei, Zora. Differivano di poco nel colore biancastro della pancia.

Le femmine l'avevano molto più intenso, i maschi no.

Mitsuki era affezionata a Zora. In forma umana, appariva come una bimba di cinque anni, con lunghi capelli neri e i medesimi occhi di Katsuki. Era chiaramente un'Omega.

La draghetta improvvisamente sollevò il muso al cielo, schiudendo le alucce. Percepiva qualcosa.

«Che cosa c'è? Oggi ci sarà una tempesta».

Zora sferzò la coda, guaendo preoccupata.

La donna cercò di calmarla con una carezza ma quando puntò nuovamente lo sguardo al cielo una luce rossa filtrava attraverso i cumulonembi.

Spalancò occhi e bocca.

Un Drago rosso stava planando verso il centro del Villaggio alla massima velocità.

Zora soffiò indispettita ma poi si fermò, inclinando la testa.

Solo quando l'Alpha draghesco atterrò dolcemente, sollevando un anello di polvere, sfrecciò verso di lui, guardandolo negli occhi. Si appoggiò in mezzo alle corna e vibrò dolci fusa.

Mitsuki era rigida, i pugni stretti, le spalle ben ritte e lo sguardo pieno di incredulità. Non batté ciglio alla mano di Masaru, uscito dalla casa dopo aver sentito la porta sbattere improvvisamente e i piatti vibrare per via del forte vento.

«Mia signora...» sussurrò.

Lei lo guardò, nei suoi occhi brillavano le lacrime.

Eijiro tirò fuori la lingua in segno di amicizia verso Zora e questa trillò felicemente. Dopodiché, l'Alpha marciò lento e deciso verso i due sovrani.

Si girò leggermente per mostrare Katsuki sulla sua groppa.

«Che cosa siete venuti a fare qui?» sibilò acida Mitsuki.

The Prince's Dragon -  KiriBaku Fantasy AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora