Chapter 72: Seconda Opportunità

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Irge teneva in braccio Zora umana, profondamente addormentata.

Era stata una lunga notte ma sembrava che tutto fosse finalmente finito.

Continuava a guardare il cielo rischiarato e i bei colori dell'alba. L'odore di rugiada si mischiava con quello del mare calmo. 

Si voltò quando udì il suono dei passi alle sue spalle. Sorrise con un cenno del capo alla Regina Mitsuki teneva per mano Tori e Skar. I due bambini avevano gli occhi gonfi per non aver dormito bene.

«Gli altri Draghi non hanno più combattuto ma si tengono ugualmente in allerta».

Irge annuì mentre accarezzava i capelli dei suoi figli e baciava la guancia di Zora. Il modo in cui si succhiava il pollice era davvero adorabile.

«Sono preoccupato per Liv...».

Gli occhi della Regina si oscurarono di tristezza.

«Mi sento davvero in colpa... se fossi stato più attento io-».

Mitsuki fece per dischiudere le labbra quando dalle fronde più avanti scorse una figura che passeggiava con addosso un mantello elegante blu. Dalla mano che si teneva il bordo del cappuccio intuì che era di sesso maschile. E anche un combattente.

L'elsa dorata di una spada lunga e affilata ciondolava in un fodero sul fianco sinistro.

Irge sussultò e con uno scatto si voltò verso il misterioso guerriero. Una sferzata di odore che mai avrebbe dimenticato gli si era infilato nelle narici. Deglutì, i suoi occhi erano così ampi e lucidi che ci sarebbe potuto specchiare.

Dolce come latte e miele, forte come cacao amaro...

Lo sconosciuto poggiò la mano sulla guancia dell'Omega dai capelli neri, il pollice gli cancellò una lacrima.

«Irge...».

L'altro non riuscì a dire nulla. L'Alpha più alto gli baciò dolcemente le labbra.

«Sono tornato, amore mio...».

«Hans».

Una folata di vento gli fece cadere il cappuccio. Hans era davvero un valoroso Alpha, alto come Masaru, dalle spalle larghe, sandali intrecciati ai polpacci e una tunica biancastra monospalla. Abbracciò con affetto il suo basso Omega.

«Skar, Tori, avvicinatevi bambini miei» sorrise Irge.

I due piccoli lasciarono le mani di Mitsuki con circospezione ma obbedirono. Hans prese in braccio Zora, dopodiché si accovacciò dinanzi agli altri due mentre Irge non smetteva di commuoversi.

«Mi è stata data una scelta. E ho deciso di tornare dalla mia famiglia».

«Hans, non lasciarci più!» sussurrò Irge, con voce acuta.

L'uomo dai lunghi capelli neri intrecciati con anelletti d'oro e un pizzetto perfettamente curato annuì con orgoglio.

«Sono vostro padre, piccoli».

«Papà?» ripeté perplesso Tori, guardando poi Irge che gli annuì.

Lui e Skar si lasciarono abbracciare dall'Alpha e sollevare in braccio. Zora non chiese, lei si strofinò felicemente contro la sua guancia.

«Com'è possibile?» squittì Irge. «E' un sogno?».

«Non lo è».

Hans!

L'uomo si voltò verso alcuni alberi dove Rean lo stava guardando con un misto di incredulità e tristezza.

«Sono tornato a casa, Rean, fratello mio».

The Prince's Dragon -  KiriBaku Fantasy AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora