Cry 27

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In ammollo nella vasca da bagno, ripensai allo scontro avvenuto qualche ora fa.Nonostante io e Sullivan ci eravamo scambiati i vestiti in modo che lei potesse fuggire indisturbata con Finny, il mio piano non fu così tanto geniale dato che mi presi un pugno in faccia che per poco non mi fece staccare la testa.Si dice che il karma gira, forse è per questo che Wolfram nel difendere Sullivan si prese in pieno una pallottola nel fianco, infondo, era stato proprio lui a darmi quel cavolo di pugno facendomi sanguinare il naso.Quando nel combattimento Wolfram mi fece cadere a terra, tentò di strangolarmi con un mano mentre l'altra reggeva la pistola che era puntata dritta alla mia tempia, pronto a farmi fuori.Nonostante al mio fianco avevo un demone, quando l'indice si preparò a cliccare il grilletto chiusi istintivamente gli occhi, quando ad un tratto, qualcuno venne in mio soccorso, e ne rimasi alquanto stupito nel vedere il mio contatto invece di quello là!
Sentendo i passi di Sebastian avvicinarsi, girai la testa verso di lui <a quanto pare il signor Wolfram è riuscito a cavarsela.È un sollievo, eh>con il sapone tra le mani si avvicinò a me pronto a lavarmi i capelli intrisi di sangue e terra <già>

Fortunatamente Diedrich, un vecchio amico di mio padre, venne in mio soccorso e ospitò tutti noi nella sua villa, offrendo così le cure necessarie al maggiordomo di Sullivan<con permesso><mh>chiusi gli occhi godendomi quel rilassante massaggio imm...

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Fortunatamente Diedrich, un vecchio amico di mio padre, venne in mio soccorso e ospitò tutti noi nella sua villa, offrendo così le cure necessarie al maggiordomo di Sullivan<con permesso><mh>chiusi gli occhi godendomi quel rilassante massaggio immerso nell'acqua calda.Diedrich ci portò alla sua villa intorno alle cinque del mattino eppure, nonostante fossi stanco morto, dopo il bagno mi attendeva un colloquio con lui <ahi! Fai piano con quelle manacce!> innervosito dalle sue mani che mi stavano lentamente entrando nel cranio, portai istintivamente la mano sulla sua inzuppando il particolare guanto bianco che usava per lavarmi <signorino, siete davvero delicato>grugnì sotto alle sue mani che lentamente diminuivano la velocità.Guardando il mio riflesso nell'acqua, ripensai alle parole dei due Dei della Morte che avevamo incontrato nella foresta.

"L'erede del casato che si occupa dei lavori sporchi della corona inglese, il conte Phantomhive"

"Si è accorto di noi!"

"Sarà perché, avendo fatto il patto con un demone, ha già un piede nella fossa, no?Le persone che sono vicine alla morte, riescono a percepire noi che siamo la morte stessa"

"Oppure...forse è la sua genetica?

forse è la sua genetica?

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