Cry 30

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Alzai lo sguardo della scrivania per portare l'attenzione sulla parete di destra dove era appeso l'orologio.A quest'era quello là avrà già terminato le sue scuse con il figlio di Vuitton e probabilmente sarà tornato alla villa; mi chiedo se si è comportato bene.Una parte di me era terribilmente curiosa di assistere alle sue penose scuse, ma, dall'altro lato non potevo di certo permettermi di sprecare un pomeriggio per farmi due risate.Riportai lo sguardo sui vari documenti della Funtom Company, che a quanto pare negli ultimi tre mesi aveva avuto un aumento notevole delle vendite, quando ad un tratto, la porta dello studio si spalancò all'improvviso andando a sbattere contro la parete facendo un gran frastuono, tanto che per lo spavento mi cadde la penna dalla mano per schiantarsi a terra <che cavolo è quello?!> sorpreso, e forse anche un po' spaventato, guardai Sullivan infuriata che nella sua minuta altezza fumava rabbia da ogni parte mentre avanzava verso di me con uno strano divaricatore per bocca, che di certo non aiutava nella comprensione delle parole anzi...tutto ciò che riuscivo a sentire era solamente un lamento insensato di lettere sconnesse e suoni indecifrabili.Confuso dalla situazione, soprattutto perché non capivo per qualche motivo sembrava così arrabbiata con me, mi alzai per avvicinarmi a lei domandandomi per quale motivo Sebastian aveva fatto indossare a Sullivan quello strano marchingegno; sarebbe davvero stato utile per l'incontro con sua maestà?

Confuso dalla situazione, soprattutto perché non capivo per qualche motivo sembrava così arrabbiata con me, mi alzai per avvicinarmi a lei domandandomi per quale motivo Sebastian aveva fatto indossare a Sullivan quello strano marchingegno; sarebbe...

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<ngh!> a qualche centimetro dalla mia faccia Sullivan sbraitò cose incomprensibili tanto da farmi preoccupare per la mia incolumità dato che era davvero arrabbiata.Il fatto che teneva quello strano arnese, non era l'unica anomalia, infatti per via del suo loto d'oro -ovvero una tecnica cinese che permette di deformare i piedi per renderli più piccoli- non riusciva a camminare tanto che per spostarsi doveva chiamare il suo maggiordomo, che la sorreggeva come una bambola tra le braccia. Nell'ultimo periodo grazie alle lezioni con Sebastian si stava spostando per la villa con delle stampelle compiendo piccoli e incerti passi ma, a quanto pare era riuscita a superare perfino quella prova tanto da arrivare nel mio studio senza l'ausilio di stampelle o del suo maggiordomo. A quanto pare quello là stava facendo un buon lavoro.Non essendo del tutto pratica a camminare, non le ci volle molto per sbilanciarsi e nel vano tentativo di aiutarla a reggersi in piedi finimmo entrambi per cadere a terra <stai bene?> sussurrai dolorante guardando la bambina sotto di me, che nella caduta aveva perso il divaricatore per bocca <ugh..> con un mugolio si massaggiò la testa per via della caduta, insomma, il parquet non era di certo morbido <cosa c'è che non va in lui!! La mia bocca indifesa è stata allargata con la forza! Cosa cavolo voleva infilarci dentro?!> piagnucolò tanto da provocare un gran baccano.Sentendo quella frase decisi di ignorare le sue parole anche se, di certo non era la prima volta che diceva delle scempiaggini del genere riguardo Sebastian.Prima che potessi aprire bocca una voce a me famigliare riempì l'aria portando con se una grande ansia tanto da farmi sbiancare <CIEEEEL!!> sentendo la sua voce rimasi immobile, incosciente di alzarmi da Sullivan per l'imminente paura <ho sentito che sei tornato dal tuo viaggio! Perciò sono venuta a tro__>

OH NO!

Spalancando la porta, Lizzy si ritrovò dinanzi a una scena alquanto fraintendibile dove io ero per terra, sopra Sullivan. Nel guardare il suo viso dolce e carino passare a minaccioso, per la prima volta pensai che Lizzy fosse terribilmente spaventosa e per nulla indifesa.In quel momento mi resi conto di essere circondato da persone fin troppo possessive: al mio primo sgarro, Sebastian e Lizzy avrebbero raso al suolo il pianeta Terra <ah...no! Ecco posso spiegarti! Questo è solo un malinteso!> incespicai cercando di salvare il salvabile, anche se fu alquanto difficile, sopratutto quando avvertì una gocciolina di sudore scendermi sulla tempia e il battito del cuore che preannunciava un infarto <lavoro in Germania eh. Ora capisco...> la sua voce cupa non preannunciava nulla di buono infatti, prendendo la rincorsa Lizzy si portò in aria facendo svolazzare il suo vestito rosa pieno di pizzo e merletti, preparandosi a ricompensarmi a dovere con un calcio che mi avrebbe steso a terra per sempre.Istintivamente portai il braccio dinanzi a me cercando in un vano tentativo di attutire il colpo ma... <mh?> sorpreso di essere ancora vivo abbassai il braccio trovandomi davanti la schiena di Sebastian, che con solamente il dorso della mano era riuscito a parare quel calcio degno di cintura nera di karatè <miss Elizabeth vi prego di aspettare. Per questo c'è una spiegazione> mentre spiegava il malinteso a Lizzy -ricordiamo che lui non era nella stanza- mi resi conto che sul suo volto riuscivo a captare un fastidio quasi tangibile, ma di certo non era per via di Lizzy o Sullivan, infondo, ora che ci penso non è mai stato geloso delle ragazze che mi erano attorno piuttosto, non perdeva un momento per fare delle battutine su me e Lizzy portandomi così a prenderlo a schiaffi mentre lui se la rideva da solo.

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