Sono stato abituato a svegliarmi grazie alla servitù, e l'unica volta che sono rimasto a dormire più del dovuto è stato proprio in quel fatidico giorno, ovvero il giorno del mio decimo compleanno, quando qualcuno decise di assaltare alla villa rovinando per sempre la mia vita. Da quel giorno, ogni volta che dormo più del previsto o peggio, quando Sebastian non mi sveglia, lo faccio da solo assalito dal panico e dal batticuore. Frastornato decisi di infilarmi le morbide e calde ciabatte a coniglio che avevo fatto realizzare anni fa per il mio negozio di giocattoli -anche se, ora si sta alquanto espandendo considerando le ultime collaborazioni...- ovvero la Funtom Company.
Infilate, mi diressi al piano di sotto cercando di capire per quale motivo quel buono a nulla non mi aveva svegliato, pur sapendo che odiavo quando non lo faceva. Non solo mi ero svegliato arrabbiato, ma anche affamato perciò mi diressi a passo spedito verso la cucina e nel mentre, notai la villa stranamente silenziosa e ciò mi fece tornare a un passato che non volevo rivivere. Scendendo la scalinata mi ricordai dell'invito di Agni all'hotel spa che era proprio questa mattina! Per quale motivo Sebastian non mi aveva svegliato? E cosa più importante, che fine aveva fatto la mia colazione?
Appena arrivai in cucina notai la mia torta preferita sull'isola solo che... era stata mangiata più della metà e ciò era molto strano dato che Sebastian preparava la colazione alla mattina appositamente per me. Scrutai confuso la torta al cioccolato e nel dubbio mi tagliai una grossa fetta per portarla sull'inconsueta pila di piatti che vi era accanto.
Cos'è ha dato un party questa mattina?!
Distratto da quella squisita torta, non mi resi conto che Sebastian non era lì, perciò alquanto spiazzato mi incamminai con il piatto in mano nel corridoio adiacente alla cucina, ovvero il corridoio che dava alle camere dei servitori. Non ero sicuro di trovarlo in camera sua dato che non passava molto tempo lì, però già che c'ero potevo darci un'occhiata. Le camere dalla servitù erano le più fredde, e di certo il corridoio non era da meno dato che incominciai ad avvertire il freddo infilarsi sotto la camicia fin troppo leggera per quel posto. Appena mi avvicinai all'ultima porta -guarda caso il demone si era accaparrato la stanza più grande- sentì Sebastian parlare con un tono piuttosto irritato, il che mi spinse ancora di più a entrare nella stanza.Aprendo leggermente la porta, notai il demone di spalle seduto sulla semplice scrivania in legno alquanto indaffarato: con una mano scriveva qualcosa mentre con l'altra teneva una pila di fogli, poggiando il gomito sul foglio dove stava scrivendo per bloccarlo <è forse un mio problema?> domandò sarcasticamente il demone che sembrava a tanto così dal licenziarsi.La cornetta in ottone del telefono era stretta contro la sua spalla in una posizione scomoda ma che gli permetteva di scrivere e gestire gli altri fogli <Adam, ne abbiamo già parlato io non posso> irritato portò la penna a schiantarsi sulla scrivania mentre io lo fissavo da dietro mangiando la mia torta come se stessi guardando un film comico. Sebastian abbandonò la pila di fogli per portarsi una mano tra i capelli in un gesto così spontaneo, ma se fatto da lui risultava -come sempre- molto sensuale <hai la minima idea di cosa mi stai chiedendo? Io devo occuparmi anche della villa> mi avvicinai a lui con il sentore che centrasse il mio hotel, e iniziai a sperare che non fosse finito in qualche scandalo. Una volta accanto a lui, potevo benissimo percepire la sua furia omicida nei riguardi di quella discussione, tanto che prima di rispondere al suo interlocutore si lasciò andare un sospiro <Adam, siamo in chiamata da tre ore, non ho da dedicarti tutta la giornata. Ti concedo due minuti per dirmi cos'altro è successo poi riattaccherò> gli occhi del demone saettarono sulla fetta di torta, decisamente troppo grande per i suoi standard, tanto che mi sguardò severamente. La sua attenzione durò poco sul dolce, tanto che tornò a concentrarsi sulla chiamata dove improvvisamente il suo volto si indurì <non posso occuparmene e lo sai benissimo> i suoi occhi presero a scintillare di rabbia poi, all'improvviso riattaccò lasciando la discussione con Adam -che da quello che avevo capito era un po' il suo braccio destro- a metà <che succede?> domandai leccando la forchetta dalla panna. Lui si girò verso di me restando seduto sulla sedia in legno <purtroppo i dipendenti dell'hotel si sono ammalati di peste, perciò abbiamo una carenza di staff> rivelò fin troppo serioso per i miei gusti, tanto da farmi pensare che ci fosse dell'altro <bè al momento non c'è nessun evento> rivelai ingenuamente, infondo il party sarebbe stato la prossima settimana quindi aveva ancora del tempo per assumere del nuovo personale <all'hotel, ma al Ex Fos non è così ><Ex Fos?> domandai confuso dato che non avevo mai sentito nominare questo locale.Di sicuro era stata una sua aggiunta, dal tronde gli avevo dato il permesso di aggiungere dei benefit che avrebbero apprezzato i clienti <è un locale che si trova all'interno del Private Room, quindi accessibile solo ai maggiorenni> a quanto pare il cretino si era dato la zappa sui piedi da solo. Fantastico <Adam mi ha chiesto di sostituire il barman> <fallo> dissi non capendo il punto del problema, almeno fino a quando lui non aggiunse l'altra parte del discorso <se accetterò, dovrò stare via per tutta la sera> mi congelai sul posto, con la forchetta a mezz'aria . Odiavo passare la notte da solo senza di lui, infondo se fosse successo qualcosa Sebastian sarebbe stato capace di intervenire <non sono obbligato a accettare> aggiunse immergendo i suoi occhi nei miei, che ora avevo rivolto al pavimento. Mi odiavo quando succedevano queste cose, mi odiavo perché un vero capofamiglia Phantomhive non dovrebbe avere queste paure <vai> dissi di getto ignorando quella voce stridula che continuava a suggerirmi di implorarlo a farlo restare <non preoccuparti> aggiunsi non troppo convinto tanto che avvertì il suo sguardo scrutarmi l'anima < anche se accettassi non avrei degli indumenti adatti> disse togliendomi il piatto dalla mano tanto da farmi accigliare <hai la divisa dell'hotel no?! Dammelo!> cercai di riprendere in vano il piatto dato che lui lo allontanava impedendomi di arrivare a quell'altezza <all' Ex Fos nessuno indossa la divisa, ognuno è libero di indossare ciò che più preferisce. Non vi sembra di esagerare? Quante fette avete mangiato?> effettivamente Sebastian non aveva altri vestiti oltre alla divisa da maggiordomo e quella dell'hotel, infondo non aveva bisogno d'altro <possiamo uscire a comprarne dei nuovi. Ma se questa è la prima! Non ti sei degnato neanche di svegliarmi!> confuso, mi porse il piatto e io tornai a spezzare un grosso pezzo con la forchetta prelevando della panna che era finita sul fondo del piatto. Senza dire nulla, il demone si alzò dalla sedia lasciandosi andare il secondo sospiro della giornata < non avrei dovuto chiedere l'aiuto ai servitori> sussurrò, e in quel momento capì che molto probabilmente quei quattro non avevano compreso le istruzioni di Sebastian, tanto che si erano perfino dimenticati di svegliarmi e di sicuro, si erano anche tagliati una fetta della mia torta al cioccolato.Poco dopo Sebastian salì al piano superiore insieme a me per vestirmi, e nel mentre mi spiegò perché la villa era così silenziosa: i servitori erano usciti per fare la spesa dato che il fattorino che veniva abitualmente si era ammalato - a quanto pare è periodo di malanni-. Per quanto riguarda i due indiani, dopo che Agni ha assistito alla chiamata con Adam, ha deciso di annullare l'invito dato che si sentiva in colpa a distrarre quello là - e di conseguenza anche me dato che il Funtom è di mia proprietà - dai suoi impegni, soprattuto dopo la "crisi staff" .Ad ogni modo, dato che ormai Soma aveva prenotato il soggiorno decisero di andarci ugualmente perciò al momento c'eravamo solo io e lui alla villa.
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Tea Time of Love-Dark Caramel tea
Fanfiction*Continuo di Tea Time of Love - Pure Darjeeling tea* Dopo aver affrontato i vari problemi di villa Trancy, Sebastian & Ciel sembrano più uniti che mai, eppure lentamente il loro rapporto sembrerà diventare sempre più sottile, spietato e irrealizzab...