<non è da te fermarti così sul tuo cammino>
<ho tanta paura...>mugolai alla ricerca del suo sostegno.
<cos'è che ti spaventa tanto?>
<è buio pesto, non vedo nulla>
<allora perché continui a rimanere lì?> Ciel avanzò sulla scacchiera saltellando e appena la scarpa toccò la superficie, varie stelline iniziarono a splendere <eh eh.Io so tutto di te, vediamo se indovino> restai fermo,incosciente di muovermi dinanzi a lui <in realtà hai paura di guardare con i tuoi occhi "il simbolo della colpa" che hai accanto a te>
con gli occhi sgranati sussultai sentendo quella frase che, come un macigno mi aveva fatto abbassare lo sguardo. Di nuovo la paura mi assalì, facendomi sentire imperfetto, sbagliato e a disagio con colui
che di certo meritava meglio, molto di meglio di uno come me.Non aveva fatto nulla di male, aveva solo detto la verità, una verità che mi fece sentire ancora più sbagliato, frantumato in tanti piccoli pezzettini.
Avvertì la vista annebbiata, ma non volevo piangere dinanzi a lui <scusa>saltellando di qualche passo si avvicinò a me, restando sul quadrato bianco,mentre io ero dinanzi a lui, sul quadrato nero, che probabilmente avevo tinto con ciò che avevo dentro <sono stato cattivo eh.Se devi fare quella faccia, allora resta per sempre qui dove sei><però...>
<perché sei indeciso se rimanere o meno? Se rimarrai qui non dovrai più soffrire,no?>
Ha ragione... sarebbe bello poter rimanere
per sempre qui con lui <però io...>con lo
sguardo basso i pugni serrati in una
posizione tesa, cercai come sempre di
annaspare nel mio mare nero.<ho capito...pensaci sopra quanto vuoi>
Da quando il signorino si era addormentato, erano passati tre lunghi giorni, e data la sua assenza mi ero preso la libertà di far analizzare alla casata reale un piccolo rametto prelevato direttamente della foresta dei licantropi. Il piccolo lord sembrava caduto in uno stato di coma e, l'atmosfera al Palazzo Verde si fece sempre più pesante.Era da qualche minuto che ero dinanzi alla porta del signorino, nella vana speranza di udire la sua sottile voce <Black!>mi girai notando Snake venire verso di me.A quanto pare, nonostante sia diventato un membro dello staff di villa Phantomhive da tempo, utilizza ancora i nomi di quando io e il signorino eravamo in missione al circo <Oscar è tornato! Dice Goethe> date le condizioni del signorino, mi ero momentaneamente dimenticato che Snake aveva mandato sotto mia richiesta, il suo serpente a indagare sulla strana apertura che avevamo trovato qualche giorno fa ma, sfortunatamente non avevamo potuto visitarla dato che sull'anta avevo scorto un amuleto magico che tramite l'ausilio della magia aveva richiamato a noi il maggiordomo. Essendo un serpente, si sarebbe infiltrato con facilità nelle piccole fessure senza dare nell'occhio <cos'ha visto?><una roba da scoop! Dice Oscar>
Mentre tutti erano impegnati con la preparazione del pranzo, decisi di supervisionare di persona la stanza segreta per indagare su ciò che aveva visto il serpente.Dato che non potevo aprire la porta, altrimenti avrei fatto scattare il segnale, dovetti fare un lavoro manuale sfondando la parete di mattoni adiacente alla porta incriminata.All'interno della stanza segreta trovai a terra delle iscrizioni in alfabeto tebano, ovvero l'alfabeto utilizzato delle streghe <da quanto tempo che non lo vedevo, che nostalgia>mi avvicinai scrutando meglio le scritte e in particolare il piccolo altare rotondo in pietra dove sopra vi era la bacchetta magica <non dirmi che...>
Il pomeriggio al Palazzo Verde fu alquanto movimentato: ricevetti la missiva della regina direttamente dal suo scudiero John Brown che mi consigliò di portarla immediatamente al signorino ma, sfortunatamente non potevo farlo perciò, data l'urgenza decisi di aprirla per leggerne il contenuto e all'interno oltre alla risposta dell'analisi che avevo chiesto vi era un'alta lettera che lessi immediatamente.Stavo giusto rientrando alla residenza, quando Wolfram mi bloccò l'ingresso ponendosi dinanzi <domani ve ne andrete>dal tono burbero e per nulla raffinato, non sembrava un'affermazione trattabile <il signorino non si è ancora ripreso><domani ve ne andrete>ripetè alquanto alterato.Rientrato alla residenza, mi resi conto che il signorino doveva tornare in se entro oggi: la missione non era stata ancora portata al termine e la regina desiderava delle risposte, inoltre, nello stato attuale non sarebbe stato il caso di farlo viaggiare.Mentre preparavo il tè delle cinque, sperando nel suo risveglio, Finnian corse in cucina avvertendo tutti noi che il cucciolo era appena tornato dal letargo.
In questi tre giorni fui paziente, estremamente paziente.Decisi di non badare alla vicinanza di Finnian con il mio signorino, di ubbidire all'ordine di non farmi vedere dal mio lord, ritrovandomi così a stare nella sua camera senza proferire parola. Eppure, nonostante i miei immensi sforzi di autocontrollo, sfortunatamente i servitori mi proibirono di entrare nella stanza del mio contraente ovvero, colui che avrei dovuto proteggere, e ciò solamente perché Bald mi disse grezzamente di lasciarlo riposare e di non stargli addosso.Fui paziente.Estremamente paziente eppure, ogni singolo giorno questi umani sembrarono mettere alla prova la nobile che era in me perciò, appena venni a sapere che il signorino era tornato tra noi, decisi di attendere la sera per attuare il mio piano, visto che al momento la camera da letto era invasa di servitori.Avevamo perso già abbastanza tempo ,e onestaste, iniziai ad annoiarmi di questo signorino fermo al passato.Dovevo fare qualcosa per smuoverlo da quella situazione irritante perciò, appena calò la notte andai a bussare alla stanza dove alloggiava <oh! Seba__oops! haha>l'ingenuo Finnian evitò di pronunciare il mio nome tappandosi la bocca, per evitare di infastidire l'umano a letto <eh? S..scusi..?>ignorandolo mi portai all'interno della stanza dove qualche giorno prima il piccolo lord mi implorava di restare <Finnian.Puoi lasciarci soli per un po'?>mi ero stancato di quella patetica situazione, e di fatto il mio volto lo esprimeva a pieno.Appena il signorino udì la mia voce si spaventò stringendosi tra le coperte <p..però __><devo parlare con il signorino di una cosa importante>lo superai, andando a passo spedito verso la mia cena <n..non voglio! Non venire qui!>
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Tea Time of Love-Dark Caramel tea
Fanfictie*Continuo di Tea Time of Love - Pure Darjeeling tea* Dopo aver affrontato i vari problemi di villa Trancy, Sebastian & Ciel sembrano più uniti che mai, eppure lentamente il loro rapporto sembrerà diventare sempre più sottile, spietato e irrealizzab...