*Continuo di Tea Time of Love - Pure Darjeeling tea*
Dopo aver affrontato i vari problemi di villa Trancy, Sebastian & Ciel sembrano più uniti che mai, eppure lentamente il loro rapporto sembrerà diventare sempre più sottile, spietato e irrealizzab...
Le giornate al Weston trascorrono davvero lentamente.. Come se non bastasse non ho scoperto ancora nulla sul caso di Derek, e i prefetti sono ancora distanti da me.Voglio sbrigarmi a terminare questo caso così potrò tornare a casa, non ne posso più di quel letto scomodo.
Oggi la giornata sembra essere davvero ferma.Ho provato a contattare Redmon o altri prefetti ma sembrano tutti impegnati con la scuola.Mi chiedo cosa stia facendo Sebastian, probabilmente è nella sua stanza o a lezione.Dato che McMillan è in biblioteca a studiare decisi di sgattaiolare al piano di sotto.Una volta sceso bussai alla porta del supervisore e subito dopo mi aprii <buon pomeriggio signor Phantomhive, cosa posso fare per lei?> disse sedendosi sulla sedia dell'ampio tavolo, dove sopra a una lunga tovaglia, che toccava quasi terra, giacevano dei biscotti.
Perché mi chiama così se ci siamo solo noi due?Decisi di non dare importanza alle sue parole, probabilmente stava giocando al professore<mi annoio, tutti i prefetti sono impegnati perciò non posso andare avanti con le indagini> dissi avvicinandomi a lui <perciò siete venuto qui per avere delle attenzioni?> disse cennando un sorrisetto mentre scriveva qualcosa su un foglio <non è questo il punto!> dissi arrossendo mentre lui avvolse la mano attorno alla mia vita portandomi a sedere sulla sua gamba <al momento sono occupato però quando avrò finito potrò dedicarmi a voi> disse lasciandomi dei baci sul collo mentre mi ribellavo<che vuol dire che sei impegnato? Poi da quando mangi i biscotti?> dissi guardando i vari dolcetti sul tavolo.
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All'improvviso avvertii una porta aprirsi <professor Michaelis state parlando con qualcuno?> disse lo studente che si stava avvicinando a noi <brutto cretino!!! Potevi dirmelo prima!!!>dissi sottovoce agitandomi <state giù e cercate di non fare rumore> sussurrò spostando il lembo della tovaglia <ma ti sei rincretinito?! Non farò mai una cosa del genere!!> sussurrai irritato.
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Lo studente si avvicinò timorosamente, all'angolo alle mie spalle per sbirciare cosa stava accadendo<Gareth avvicinatevi pure> dissi continuando la correzione dell'esercizio <credevo che stavate parlando con qualcuno> disse sedendosi dinanzi a me, poi prese in mano la matita <uno studente del primo anno aveva un disperato bisogno di me>a quelle parole il signorino diede un pugno alla mia gamba <mi dispiace che sia dovuto andare via per colpa mia> disse guardando il foglio dinanzi a lui con dei nuovi esercizi <non si preoccupi, alla fine abbiamo trovato un compromesso>dissi felicemente affondando la mano sotto al tavolo per accarezzargli i capelli ma, ahimè ma il signorino si allontanò subito furioso della situazione.
