Il giorno seguente fu strano.
Sebastian passò tutta la mattina al telefono, e a organizzare la cena dato che nel peggiore dei casi sarebbe andato via prima - a quanto pare stavano messi proprio male con il personale-. Dallo studio avvertì la sua voce maschile e dominante che impartiva ordini alla servitù sperando che al suo ritorno non doveva ricostruire la villa per via di un'ipotetico incendio. Quella mattina parlare con lui voleva dire prendere il bigliettino e mettersi in fila perciò, forse proprio per questo motivo non venne da me nemmeno una volta e di certo io non lo chiamai, infondo non avevo nulla da dirgli.Seduto sulla sedia della scrivania, presi la lettera che tempo fa avevo ricevuto da Redmond e che avevo nascosto in un cassetto per impedire a quello là di vederla.Mentre la aprivo cercai di mettere in ordine i pensieri. Iniziai a pensare alla figura di Redmond che ci aveva portato a discutere così facilmente, il che non era un buon segno... mi girai verso la vetrata alle mie spalle, ammirando lo splendido sole che sembrava quasi suggerirmi la via giusta da intraprendere per cercare di alleggerire il peso che avevo nel petto.Mi ha solamente invitato a un party eppure Sebastian si è comportato in quel modo offensivo nei mie confronti...spiegai la lettera e trovai la data dell'evento ovvero il primo maggio, il giorno dopo del party a tema all'hotel <il party...> sussurrai a me stesso con una nota di preoccupazione. Portai la lettera al naso per sentire quel consueto profumo di rose che avevo associato al Prefect della Scarlet Fox, e nel mentre mi domandai cosa si aspettasse Sebastian da me.Mi domandai cosa avrebbe fatto quella sera che attendeva con tanta impazienza, quasi in maniera ossessiva tanto da ricordarmelo spesso. Scivolai sulla sedia in pelle poggiando la lettera sull'addome lasciandomi andare un sospiro incerto. Mi trovavo in una situazione spinosa che di certo, non sarebbe finita bene: volevo provare a intraprendere una nuova strada, la strada che portava a Redmond eppure, questo significava che mi sarei messo contro Sebastian. Avvertì una fitta al cuore al sol pensiero di non avere il suo supporto <così non va bene...> mugolai innervosito stropicciandomi i capelli come farebbe un pazzo.Non voglio staccarmi, lui è il mio scoglio!
Non essere debole, il capofamiglia
Phantomhive non dovrebbe esserlo!Ma io da solo non...
Smettila di autocommiserarti!
<non è vero..> mugolai con la voce frastagliata portando le gambe al petto rinchiudendomi in me stesso. Non era vero, la voce nella mia testa si sbagliava! Io non ci riesco! Non riesco a staccarmi dal mio scoglio perché sono troppo debole per farlo, ho troppa paura.Restai infiniti minuti, ore in quella posizione a autocommiserarmi, poi cercando invano di riprende il controllo della situazione, presi la lettera che avevo involontariamente schiacciato contro il petto.
Pensai a Redmond.
E se quello era un segno? E se era questa la vita che dovevo avere?! Edgard Redmond, il Prefect della Scarlet Fox che ho conosciuto al Weston College: la prestigiosa scuola per nobili che ha frequentato mio padre perfino nel mio stesso dormitorio. Redmond, il ragazzo che casualmente ho scoperto essere il figlio di un vecchio amico di mio padre.Pensai al passato: a quando giocavo sull'ampio tappeto della sala facendo finta di avere un negozio di giocattoli. Un piccolo sorriso mi illuminò tristemente il volto in un istante troppo breve per rendermene conto. Pensai a quando uscivo insieme alla mia famiglia, ai party che organizzava mio padre... chissà, forse se tutto questo non fosse mai successo io e Redmond ora potevamo essere amici.
Amici.
Scoppiai a ridere contro le mie ginocchia che ancora erano contro il petto. Quella era una parola che non meritavo di dire ne di conoscere. Uno come me, non può avere degli amici però... forse, in una vita alternativa dove io ero di nuovo con la mia famiglia chissà, forse avrei potuto davvero essere suo amico. Forse quella era la vita che mi aspettava e che mi era stata strappata. Mi ritrovai in bilico tra Sebastian e Redmond: la stabilità e la libertà, la protezione e la felicità. Ero in bilico e non era facile scegliere... non lo era per nulla soprattutto considerando il carattere di Sebastian e l'altra parte di me, quella che ancora lo voleva e che forse si sarebbe perfino messa a piangere se si fosse staccata dal suo scoglio.La mattina passò lentamente, talmente lentamente che ogni tanto mi ritrovavo a fare delle pause perdendo tempo a guardare il nulla fuori dalla finestra. Oggi non ho particolarmente voglia di mettermi a lavorare.
STAI LEGGENDO
Tea Time of Love-Dark Caramel tea
أدب الهواة*Continuo di Tea Time of Love - Pure Darjeeling tea* Dopo aver affrontato i vari problemi di villa Trancy, Sebastian & Ciel sembrano più uniti che mai, eppure lentamente il loro rapporto sembrerà diventare sempre più sottile, spietato e irrealizzab...