Tea Time of Love-Dark Caramel tea

Cry 28

<waa! Das ist also London!><die Hauptstadt des Königreichs von Königin Victoria, wo die Sonne nie untergeht> immobile accanto a Sebastian guardai Sullivan e Wolfram che ammiravano Londra come osavano fare due tipici turisti.Anche se non riuscivo a comprendere il tedesco, dai loro occhi luccicanti di emozione e stupore era facile capire l'argomento della discussione.

Sentendoli parlare nella loro lingua madre, credo che Sebastian li rimproverò -non ne sono sicuro perché quello là utilizzò il tedesco- tanto che Sullivan rispose con un fluente inglese <va bene!>
Dopo che Finny chiamò due carrozze, io e Sebastian salimmo su una di queste seguiti da Sullivan e Wolfram.Mentre ammiravo il paesaggio londinese scorrere troppo velocemente per potermi soffermare su un punto preciso, mi resi conto che la villa tra Soma e Agni più i due nuovi arrivati, stava diventando un hotel per stranieri.Portando lo sguardo sullo spensierato sorriso di Sullivan, iniziai ad essere nervoso, nervoso di trasportare qualcun altro nella mia vita che di certo non era priva di pericoli.Portando un cognome importante, con un ruolo altrettanto importante che gravava pesantemente sulle mie spalle, più di una volta cercai di scacciare via i due indiani che si erano impossessati abusivamente di una delle camere da letto matrimoniali.Mi lasciai andare un sospiro poggiando il gomito sul bordo del finestrino mentre quello là, parlava in tedesco con il maggiordomo. Onestamente, non è che non voglia ospitare Soma e Agni e questi due a casa mia ma...

È meglio se non hanno nulla a che fare con me.

Sono cosciente del mio ruolo da cane da guardia della regina, e se qualcuno volesse tendermi un imboscata per me non sarebbe un problema avendo un demone al mio fianco, ma di certo non sarebbe lo stesso per loro.Improvvisamente mi venne in mente Soma accompagnato da quel suo sorriso spensierato e irradiante, capace di rendere quella villa intrisa di sangue e pentimenti un posto soleggiato, quasi piacevole.Capisco perché Agni lo chiama "mio sole".
Dopo un'ora, finalmente arrivammo alla villa: il posto che reputavo la mia casa nonostante tutti i brutti ricordi a lei legata <prego>appena Sebastian mi aprì la portiera ammirai l'imponente facciata dai tratti gotici e una fitta al cuore colma di nostalgia mi fece abbassare la testa tanto da fissare i sassolini, mentre ripensavo alle gite che spesso facevo con la mia famiglia <CIIEEELLL!!!>una voce calda quanto il sole mi fece alzare la testa da quel limbo di sofferenza, e prima che me ne rendessi conto, Soma si scagliò su di me con un abbraccio che non avrei voluto ricevere perché di certo non lo meritavo <ma che...>sentendo il peso del suo corpo indietreggiai fino ad andare a sbattere contro il petto di Sebastian <Ciel allora stai beneee!!! Ero così preoccupato!!>evitando con meticolosità di ricambiare quel contatto, restai immobile tra quelle braccia baciate dal sole fissando quei strani mandala fatti con l'enne di un rosso cremisi e un bianco perlato che sull'incarnato della sua pelle risultavano a dir poco magnifici <nobile Ciel, fortunatamente vi siete ripreso.Io e il principe eravamo molto preoccupati per voi>

Mi chiedo che cosa ho fatto per meritarmi questa luce nella mia vita.

Appena il suo corpo si allontanò dal mio notai i suoi occhi color dell'oro imperlati di lacrime.Era la prima volta che vedevo qualcuno piangere per me.Probabilmente non lo stava neanche facendo per me <chi vi ha detto che non sono stato bene?>domandai incamminandomi verso l'ingresso scortato dai due indiani che sembravano fin troppo felici di avermi di nuovo tra loro <meser Sebastian ci ha chiamato in piena notte facendoci prende un infarto.Sapete, sembrava molto preoccupato>con la sua dolcezza e delicatezza di un fiore di loto, Agni mi rivolse un sorriso quasi paterno mentre apriva la porta della villa. Sentendo quelle parole, una volta salite le poche scale che conducevano al portone, inchiodai i piedi a terra per girare lo sguardo alle mie spalle e guardare quello là, che a quanto pare insieme gli altri stavano prendendo i bagagli <anche se il tuo brutto khansama fa paura, potrebbe essere una brava persona infondo>cennai un sorriso a quelle parole mentre guardavo da lontano il demone <si certo, un angoletto> avendomi sentito, quello là si girò verso di me con uno sguardo di rimprovero che mi fece sentire piccolo piccolo <comunque, chi è quella bambina?>domandò Soma poggiando il mento tra i miei capelli mentre le sue mani pendevano giù pigramente lungo il mio corpo <è la mia assicurazione>tagliai corto cercando in vano di sbarazzarmi di lui ma a quando pare servì solo a far ridere Agni <e comunque...>irritato guardai Sullivan e Wolfram che stavano salendo le scale <non potete rimanere qui per sempre! Dovrete trovarvi una sistemazione!><esattamente!>ribatté lo stupido alle mie spalle <guarda che vale anche per te! Questa casa non è un hotel!>ringhiai a denti stretti liberandomi della sua presa <ma dai piccoletto!>Soma mi guardò con il broncio come se ciò mi facesse cambiare idea <non puoi trattare così il tuo migliore amico!>con l'intenzione di abbracciarmi venne verso di me ma io mi nascosi dietro il suo maggiordomo <sta fermo!><Agniii!! Fa qualcosaaa><cosa dovrei fare mio principe haha>per una questione di sicurezza, decisi di allontanai da quei due, fino a quando Sebastian raggiunse l'ingresso <ben tornato meser Sebastian>con un sorriso genuino, Agni accolse quello che lui reputava essere un suo amico ma che dietro quella facciata, si celava una personalità completamente opposta alla sua. Dal tronde era così anche per me e Soma.Siamo l'opposto in tutto.