IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZ

Andrà Tutto Bene

(vi consiglio di leggere questa parte con una canzone in sotto fonso su spotify, si chiama art deco instrumental, chi non ha spotify me lo specifichi e lo metto qui)

Tom aveva lo sguardo pieno di tristezza con gli occhi lacrimanti.

Ad un certo punto sentii una sirena, mi affacciai alla finestra ed era l'Ambulanza, scesi da loro e gli dissi di salire a prendere il paziente.

Così fecero, lo presero e lo misero sul lettino.
Lo portarono di corsa all'Ospedale.

Agente:«volete un passaggio per l'Ospedale?»
Tom:«si la prego»

L'Agente fu così gentile a darci un passaggio.

Scesi dalla macchina della polizia e vidi gli infermieri con in mano il lettino su cui era posato Bill, perdeva molto sangue anche dalla testa.

Mi precipitai su di lui ma venni fermata dagli altri infermieri.
X:«signorina deve aspettare in sala d'attesa»
Brit:«NO! NON POSSO»
X:«SIGNORINA SI CALMI»
alzò la voce l'infermiera, Tom mi prese per la spalla e mi disse che andrà tutto bene.
Ci sedemmo sulle poltroncine della sala d'attesa e subito dopo vidi un'infermiere uscire da una stanza.
X:«venga con me»

non sapevo a chi si riferisse quindi andammo insieme io e Tom.

entrammo in una stanza molto strana, piena di siringhe, vasetti di sangue, foto di corpi e altre cose, sembrava un cimitero.

X:«bene, io sono Kevin»
Tom:«dov'è mio fratello?»
K(evin):« tuo fratello è in sala operatoria»
Brit:«come sta?»
K:«non molto bene, ora ho delle domande da farvi; sapete come mai perde sangue?»
Brit:«è stato sparato alla gamba e credo abbia sbattuto anche la testa perciò perde sangue anche da lì»

L'Infermiere mi fissava come si stesse analizzando.

K:«bene, assomiglio molto a mia figlia sai?»
Tom:«bene, ma non è il momento»
K:«venite a vedere come sta il vostro amico»

Guardai Tom con uno sguardo preoccupato e mi disse:«andrà tutto bene»

Ci dirigemmo verso la sala in cui era posato Bill e lo vidi lì, struccato, a petto nudo, sudato e i capelli scompigliati.
Sulle mani erano collegati dei tubi che trasportavano il sangue, poi c'era una macchina che penso sia oer il cuore, ad ogni suo dolce e prezioso battito, la macchinetta lo segnava.

K:«questi sono i suoi battiti...»
Tom:«sono deboli»
K:«esatto»

continuai a guardare la macchinetta sorridendo, ma il mio sorriso scomparve quando la macchinetta segnava una linea dritta.

K:«uhm...»
Tom:«no, no, no, non può essere, c'è un errore nella macchinetta»
K:«non c'è nessun errore, ha smesso di battere, vado a chiamare subito l'infermiera»

Brit:«NOO»
urlai, ma Tom mi bloccò e mi disse:«stai ferma qui, ti prego, non peggiorare la situazione di quanto lo è gia»

mi disse piagnucolando e singhiozzando.

L'infermiera ci disse di aspettare in sala operatoria e cosi fecimmo.

DOPO UN'ORA

mi ritrovai addormentata su di Tom, e venimmo svegliati dall'infermiere che ci comunicò l'unica cosa che non avrei mai voluto sentire.

K:«NON CE L'HA FATTA...!»

Tom:«NOOOOOOO»
urlò piangendo.
Tom:«NO, voglio vederlo»

Appena entrammo nella stanza lo vidi senza respiro, con le palpebre metà chiuse e con l'infermiera che lo copriva con un felo bianco.

Brit:«NO NO NO NOO NO»
Tom:«non puo essere»
disse Tom con uno sguardo deluso e si inginocchiò con il cuore spezzato.

SKIPP TIME

Tornammo a casa distrutti, non potevamo credere ai nostri occhi, non avevo la forza di piangere per lo shock.

Guardai Tom con uno sguardo deluso e iniziai ad urlare.

Iniziò a diluviare e iniziai a urlare il nome Bill con una voce piena di tristezza.

Stavo piangendo fino a non respirare più.

Nel mentre Tom era distrutto, non riusciva a rimanere in piedi.

Io iniziai a stropicciarmi i vestiti e capelli, davo dei pugni per terra, con le mie urla svegliavo tutto il quartiere, tutti mi guardavo male.

Nel mentre le gocce d'acqua entravano in contatto con i miei capelli e con la pelle.

Avevo il mascara colato e il rossetto sbavato.
Tom venne vicino a me piangendo senza respirare.

Entrambi ci guardammo con occhi lucidi, non riuscivamo a descrivere ciò che era appena successo.

Vidi una macchina parcheggiare vivino casa, uscì una bella donna con i capelli rossi, era mia madre, in seguito uscì anche Anna.

M:«Britney!» urlò mia madre

M:«Britney che ti è successo? Britney calmati, respira Britney respira»
Disse mia madre preoccupata, ma NULLA non avevo emozioni.

Tom era rimasto lì impalato a piangere.

Anna abbracciò Tom e mi abbracciò di seguito

Anna:«Brit, che hai fatto ti prego dimmelo»
Tom:«Bill, ci ha lasciati» disse singhiozzando

M:«venite entrate sta diluviando...»

SPAZIO AUTRICE
Scusate per questo capitolo molto triste, ma alla fine è andata così, Bill ci ha lasciati😭😭.
Bill se ne è andato via, Addio Bill.

(dopo continuerò un'altra parte per non lasciarvi in suspense)