ci guardammo avvicenda.
ANNA'S POV:
Anna:«vuoi un applauso? contento? guarda che hai fatto»
Tom:«fantastico.. ugh»
sospirò rumorosamente e iniziò a fissare il vuoto.Anna:«a che pensi?»
Tom:«non ti interessa»
Anna:«tu sei stronzo in un modo potente eh»
Tom:«lo so, e vado anche fiero»
Anna:«bruh, non c'è nulla di cui andare fiero, che essere stronzo»Tom:«si si ne vado fiero, ok? problemi?»
Anna:«si? sei tu il mio problema comunque»
Tom:«vado fiero anche di questo»
Anna:«stronzo!»
Tom:«grazie, ti ho già detto che ne vado fiero?»lo guardai senza dire una parola, la voglia di prenderlo a pugni e schiaffeggiarlo si alzava sempre di più.
Anna:«ma muori»
Tom:«lo faremo insieme qui»
Anna:«cazzo Tom ti odio ti odio ti odio!»
Tom:«anche io ti amo»sospirai e non dissi più nulla.
Tom:«ho un'idea!»
Anna:«no no basta cazzate»
Tom:«ascoltami prima, che ne dici se per questa volta smettiamo di essere nemici e collaboriamo? magari potremo uscire da qui, e dopo potremo riprendere a odiarci ancora di più»
Anna:«uhm... ci sto!»
Tom:«ok bene, prima cosa dobbiamo slegarci, e non sarà facile»
Anna:«servono le chiavi»
Tom:«si, c'è un lucchetto, ma ho letto da una parte si possono sganciare senza chiave, con qualcosa di resistente e sottile... ma tipo cosa?»mi guardo i capelli.
Tom:«hai una forcina?»
Anna:«si ma non funzionerà»
Tom:«quante forcine hai?»
Anna:«non lo so, ma penso almeno 4»
Tom:«che ci fai con 4 forcine?»
Anna:«non si sa mai»Tom:«ok ora prendile tutte e quattro e intrecciale tutte tra di loro»
iniziai a sfilarle dai capelli e le intrecciai tra di loro come mi aveva detto.
Anna:«fatto, poi?»
Tom:«ok ora infilale nel lucchetto e girale più e più volte»presi la forcina con i denti e la infilai nel lucchetto, la girai e il lucchetto si aprì.
Anna:«oh dio mio non ci credo!»
Tom:«bene, ora vieni da me e fai la stessa cosa»
Anna:«va bene...»ci guardammo avvicenda, sentivamo dei passi pesanti venire dalla nostra zona.
Anna:«cazzo no no no»
Tom:«nasconditi sbrigati»mi guardai attorno cercando un posto per nascondermi, non trovai nessun posto, ma trovai una finestra mezza aperta.
Anna:«ora esco dalla finestra, appena entrano, e quando usciranno rientrerò e verro a prenderti ok?»
Corsi verso la via della finestra, presi una catena e la colpii sul vetro, si frantumò in mille pezzi, e qualcuno di esse arrivò sul mio viso ferendomi, e graffiandomi.
Saltai dalla finestra di corsa e appena atterrai aprirono le porte.
TOM'S POV:
Appena Anna saltò, si spalancarono le porte, entrarono gli uomini mascherati e mi guardarono puntando un fucile.
X:«dov'è lei?»
Tom:«lei chi? ah la ragazza? non lo so, stavo dormendo e-e... appena mi sono svegliato non l'ho più trovata»videro una forcina per capelli per terra.
X:«la rintracceremo» disse raccogliendo la forcina da terra.
ero indeciso se farmi sacrificare o lasciarla andare...
all'improvviso mi venne in mente una bella idea.
Tom:«no! so dov'è la ragazza... vi dirò dov'è, ma prima dovrete slegarmi»
si guardarono a vicenda e annuirono.
Tom:«inoltre dovrete portarmi dal capo, vogliamo solo chiacchierare tutto qui»si riguardarono di nuovo avvicenda, e si avvicinarono a me slegandomi, ma continuavano a tenermi bloccato dalle braccia, per poi portarmi da quel maledetto uomo.
ANNA'S POV:
ero riuscita a scappare non so come, il problema è che non era finita qui, dovevo oltrepassare la rete, non era affatto facile ma dovevo, il mio cuore batteva all'impazzata dall'ansia, ancora non riesco a credere di essere a un passo dall'uscire da questo posto, avevo così tanta ansia che faticavo a camminare perchè mi tremavano le gambe (non pensate male su).
C'erano le telecamere esattamente sul punto in cui dovevo passare, perciò ritornai per passare dall'altra parte, così feci il giro e quando girai l'angolo mi ritrovai 3 cani grossi, cani guardia, ero fottuta, avevo due opzioni, rischiare di farmi prendere cercando di attraversare la rete, o arrendermi...
non considero che arrendermi sia un opzione, perciò dovevo per forza trovare una soluzione.
Mi guardai attorno e vedi una lattina, la presi cercando di fare piano per non svegliare i cani, e dopo di che la lanciai su di loro, ma più lontano, in modo tale da distrarli.
Avevo pochissimo tempo per attraversarlo senza essere vista, perciò appena aprirono occhio, corseto dalla lattine e me ne aprofittai per arrivare alla rete e arrampicarmi ad essa.
Non nego che mi tagliai vari punti nel corpo, dato che era piena di spine, avevo le mani sanguinate, e i vestiti sporchi di sangue e sabbia.
Accanto c'era un negozio di abbigliamento, avevo solo bisogno di una camicia e di un pantalone, l'unico problema ora erano i soldi, non avevo nulla con cui pagarli.
Entrai lo stesso e la gente mi fissava male, ma poco me ne fregava.
Mi allontanai dalle telecamere e presi un pantalone jeans a zampa, una camicetta e una giacca, in caso facesse freddo, li presi ed entrai nei camerini, mi chiusi e mi spogliai iniziando a togliermi i vestiti sporchi, per poi indossare quelli presi dal negozio, tolsi l'etichetta e la buttai a terra, però per non farmi sospettare, indossai sopra ai vestiti puliti i miei vecchi vestiti sporchi.Uscii dai camerini e la gente continuava a guardarmi male, stavo per uscire finché...
continua...

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IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZ
Terror⚠️AVVISO⚠️ -contenuti di scene 🔞 -contenuti di parolacce -contenuti violenti -droga, alcool, fumo, stupri -storia piena di mistero -non lasciarti sfuggire nessun dettaglio Britney, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Berlino e sua mamma trov...