Un Tentativo

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ANNA'S POV:

Io e Tom provammo ad aprire le porta e sbirciare, volevamo scappare, subito vidimo una porta mezza aperta davanti a noi, uscimmo dalla stanza, controllammo per bene se c'era qualcuno e quando la via fu libera ci catapultammo in quella stanza, chiusimo la porta e iniziammo a esplorare, pareva essere un magazzino enorme.
Trovammo un angolo e quando lo girammo vidimmo un giardino, non era possibile arrivarci perciò in qualche modo cercammo di arrivarci con una finestra.

Anna:«non possiamo rompere il vetro, possiamo aprire la finestra in un altro modo»
Tom:«ovvero?»
Anna:«genio, cerca con me qualcosa che ci aiuti ad aprire la finestra piuttosto »

Tom sbuffò e iniziammo a spostare gli oggetti piano piano, fin quando non iniziammo a trovare qualche cosina.

Tom:«trovato qualcosa?»
Anna:«No!»
Tom:«io invece ho trovato una specie di apri confezioni, una roba del genere»
Anna:«uhm, fammi vedere »

Tom me la passò e la guardai con attenzione.

Anna:«sembra buona sai?»
Tom:«prova»

La presi e iniziai a usarla per spingere e allargare l'apertura, e la rompi dando un bel colpo preciso.

Anna:«chiamami genio»
Tom:«ok genio stupido ma l'ho trovato io per primo, perciò sono un genio anche io»

disse Tom, ma non trovò risposta dato che ero uscita in giardino.

scavalcai il cancello che c'era subito dopo la finestra, ma sfortunatamente trovai due guardie, che ci puntarono le pistole addosso, io tremavo mentre Tom aveva uno sguardo deluso...

«fate un passo e consideratevi morti» disse con voce roca uno delle guardie.

ci presero entrambi e ci portarono "all'ufficio". Non sapevo precisamente cosa intendevano con "ufficio" ma lasciai stare.
Delle porte si aprirono e venimmo spedito dentro a un ufficio, dove vidimmo due uomini.

«questi ragazzini hanno rotto una finestra per poi scappare» disse una guardia.

chiusero le porte e rimasimo noi 4, l'uomo si alzò e scoprì che era l'uomo misterioso a cui davamo la caccia da tempo.

«T-TUU!» dissi con rabbia verso l'uomo.

«si ragazzina, che bel piacere rivederti, e tu signor Kaulitz, pensavo fossi come tuo fratello, STUPIDO!»

Tom si innervosì e si fece avanti:«mio fratello non è stupido, e poi lei conosce mio fratello?»

«gia, anche tuo fratello mi da la caccia, e tu ragazzina, devi essere la gemella di... Britney, è così?»

mi feci avanti e risposi a tono alto:«si sono io, cosa vuole da me?»

si alzò di colpo, e ricordai la sua mano sinistra con quel neo gigante.

«siete uguali voi ragazzini, testardi, furbi, e soprattutto vi fate manipolare in fretta nonostante con la vostra mente aperta siete molto attenti»

Tom:«spero vada all'inferno»

«noi ci incontreremo all'inferno, Kaulitz»

disse per poi chiudere la porta e farci prendere da delle guardie, dove ci portarono in un piano di sotto, e ci lanciarono in una specie di gabbia.

«bambini cattivi!» esclamò uno delle guardie.

Appena ci girammo notammo una corda legata ad una specie di palo, era come se qualcosa l'avesse utilizzata per suicidarsi, per impiccarsi...
Io e Tom ci guardammo con uno sguardo spaventato e dopo sentimmo un rumore fortissimo dalla cella davanti a noi, iniziò a parlare una vecchia signora, lo si percepiva dalla voce, e quando si fece vedere, era davvero carina e innoqua, mi faceva male al cuore vedere una persona come lei bloccata in questo posto e dover subire delle torture disumane.

«ragazzi miei... ai ai ai, cosa avete combinato, perché siete finiti in questo posto?»

Tom:«nulla! non abbiamo fatto nulla ok?» rispose Tom con rabbia, e io provai a calmarlo.

Anna:«no signora, quell'uomo misterioso ci dava la caccia, e anche noi lo cercavamo da tempo, avevamo provato a scappare ma ci hanno rinchiusi qui, e l'uomo misterioso ci aveva avvertiti che ci faceva passare l'inferno»

«voi avete visto quell'uomo?»
Anna:«si, era alto, portava un cappello, occhiali da sole, e un gigante neo sulla mano sinistra»
«beh, nessuno di noi qui ci ha mai parlato di persona, e dimmi com'era?»
Tom:«uno stronzo!» aggiunse Tom arrabbiato.

Anna:«Tom, no»
provò a calmarsi e io risposi alla vecchia signora:«una persona crudele, e c'era un'altro uomo, occhi azzurri e un cappello, era vestito all'antica» dissi mentre fissavo il ciondolo della vecchia signora, c'era scritto Luis. «E quel ciondolo signora? davvero carino»

«grazie, me lo ha regalato mio figlio, Luis, qui nel cuoricino c'è scritto "Luis”»

Anna:«Luis? ehmm mi sembra familiare questo nome, chi è, un suo parente?»
«si, mio figlio, l'unico figlio che ho»

Anna:«mi fa piacere che lei abbia qualcuno accanto»
«si, quando mio marito è morto... Luis era l'unica cosa rimasta, e lo è tutt'ora»
Anna:«suo figlio dov'è ora?»
«è vivo, ma non so dove»

nel mentre Tom era davvero interessato ad ascoltare la conversazione, aveva quello sguardo angelico verso quell donna...

Anna:«signora, come posso chiamarla?»
«Roberta» disse con un sorriso a 32 denti, così carino...

Tom:«va bene Robby, io sono Tom»
Roby:«piacere, e la tua fidanzata?»

spalancai gli occhi appena sentii "fidanzata"

Anna:«no, no, no, non sono la sua fidanzata, una semplice amica, mi chiamo Anna»
Roby:«aah, tra voi due potrebbe esserci qualcosa secondo me»

mi girai verso Tom e lo vidi mentre rideva malizioso.

Anna:«No, assolutamente niente signora, bene una domanda, cosa ci fa qui lei?»

Roby:«non lo so, questi uomini sono venuti a casa mia, hanno avviato una sparatoria, uccidendo tutti! tutti! io ero stata colpita dal proiettile, ma mio marito si sacrificò per me, e io non mi feci niente, sono un piccolo graffio, nel mentre mio figlio non c'era, era fuori casa, iniziai a urlare appena vidi più di 5 corpi a terra, mio figlio... mia figlia... mia sorella, mio marito, e il mio piccolo bambino... avevo visto le loro anime innocenti abbandonare il corpo che giaceva per terra, insanguinato, in quel momento desideravo unirmi anche io, ma in quel momento mi sentivo come loro, morta dentro, e addolorata fuori...»

Tom iniziò a piangere silenziosamente e a me scappò una lacrima...

Roby:«così andai di urgenza in ospedale, dove mi aiutarono, ma appena tornai a casa, trovai mio figlio depresso, e dopo 2 settimane all'accaduto, sono stata portata in questo posto senza una ragione, ed ora eccomi qua, 5 anni rinchiusa qui dentro»

Anna:«signora, sono distrutta davvero, non so che dire»
Roby:«non è colpa tua, ormai il dolore che mi lasciò quel giorno è passato, ancora dentro di me, ma passato, è colpa di quelle anime insensibili»

Tom:«sono 5 anni che sta intrappolata qui?»
Roby:«si... e devo dire che tra un po', arriverà la mia fine»
Anna:«che fine fanno le persone bloccate qui? e allora anche noi!?»

Roby:« di precisione non ve lo so dire... ma la fine che faremo tutti quanti, sarà su una dannata sedia elettrica, e ci sono anche torture peggiori, quindi si... anche voi, e anche io, TUTTI!»

IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora