BRIT'S POV
Bill premette il pulsante e mentre aspettammo l'arrivo dell'ascensore, mi guardò con uno sguardo dolce e innocuo, finii per guardargli gli occhi, brillavano di sincerità, non li avevo mai visti così, tra tutti gli occhi esistenti in questo pianeta, i suoi... i suoi sono quelli che mi riscaldarono il cuore per la prima volta, questa sensazione non la sentivo da chissà quanto tempo, eppure c'erano qualcosa di attraente nei suoi occhi... droga?
L'ascensore arrivò, ed entrai prima io; «prego, prima le signorine»
ridacchiai e poi lo aspettai, e una volta che lui entrò, premetti il pulsante con sopra "0".
Le porte si chiusero, e l'ascensore iniziò a scendere, ma ad un tratto si bloccò, facendomi inciampare, ma mi mantenni.Bill:«cazzo stai bene? si è bloccato l'ascensore, sono claustrofobico»
disse per poi tirare la testa all'indietro.Brit:«sto bene, stai tranquillo, anche io sono claustrofobica, ma andrà bene, ora chiamo qualcuno, così verranno a salvarci, sta tranquillo»
annuii, e premetti il pulsante di emergenza, premetti più volte, ma nessuno rispondeva.
Brit:«cazzo, nessuno risponde... ehm, sta tranquillo, qualcuno risponderà, in teoria dovrebbe... rispondere...»
lo vidi seduto con le ginocchia attaccate allo stomaco, era così carino.
Inoltre non lo avevo mai visto così... insicuro, faceva davvero male vederlo giù, così mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui, misi un braccio intorno al suo collo, e lo guardai.Mi persi nei suoi occhi, nel suo sguardo, e quando fissai le labbra... mi venne una voglia matta di baciarlo, ma ero convinta lui non mi amasse, e quella sera mi avesse solo usata; e mi fossi innamorata della persona sbagliata? e se lui mi avesse solo usato? come farebbe suo fratello d'altronde...
Tutte queste paranoie... bla bla bla, dovrei smettere di farmi queste paranoie, non servono a nulla, solo a rovinare la mia fiducia, e a farmi sprofondare di più nella depressione.
Lo strinsi a me, e misi la mia testa nella sua spalla, e chiusi gli occhi, lasciando andare tutte quelle paranoie, inutili.
Volevo il suo tocco, il suo contatto, volevo lui, quindi misi l'altra mano sul suo ginocchio, sentendo il tessuto ruvido dei jeans, sussultò guardandomi sorridendo, così ricambiai il sorriso, e iniziammo a fissarci negli occhi, le mie guance bruciavano, lo stomaco mi fece brutti scherzi, le farfalle si fecero sentire, non potevo più resistere, ormai stavo scoppiando.
Continuai a guardalo negli occhi, prima l'occhio destro, e poi l'occhio sinistro, e infine le labbra, per poi risalire e riguardarlo negli occhi.
Piano piano lui incominciò ad avvicinarsi con lo sguardo puntato sulle mie labbra, mi avvicinai anche io, continuò a guardarmi negli occhi, e poi andò dritto verso le labbra.
Eravamo ad un centimetro di distanza, i nostri nasi si sfioravano, le mie mani scivolarono sul suo collo, e lui si posò sul mio fianco.
Stavamo per spezzare quella poca distanza presente tra le nostre labbra, ma quel bellissimo e magico momento fu rovinato da una voce proveniente da una radio.
Ci distaccammo subito e ci alzammo.
Brit:«si hanno risposto!»
«qual'è il problema?»
Bill:«ehm, ehm siamo incastrati nell'ascensore»
«piano?»
Bill:«secondo, dobbiamo dirigerci al piano terra»
«ok, ora dovete stare con me, quando l'ascensore parte avvertite»
Bill:«va bene»aspettammo qualche secondo e l'ascensore ripartì, sussultammo dalla gioia.
«funziona?»
Bill:«mhm, funziona, grazie»non rispose.
Bill:«ambè guarda tu che stronza, l'ho ringraziata e non mi ha risposto»
ridacchiai, e uscimmo dall'ascensore.
Brit:«che si fa?»
Bill:«vado in bagno, devo lavarmi le mani, siamo in un ospedale, non si sa mai»
Brit:«giusto, andiamo... ma... dov'è che si trova?»
Bill:«girati»lo guardai storto ma mi girai, era proprio davanti a me.
Brit:«oh eccolo lì»
Bill:«che genio»
Brit:«visto?»Ridacchiò ed entrò nel bagno.
Si guardò allo specchio, e si sistemò i capelli.Brit:«ah menomale che non ho il trucco sbavato»
Bill:«il tuo non è sbavato, il mio... neanche, apposto così»Mise le mani sotto il ruscello e accese, iniziò a lavarsi le mani, e mi guardò dallo specchio.
Bill:«e beh? non te le lavi neanche tu?»
Brit:«mh... ok dai me le lavo»Accesi il rubinetto, ma non scendeva nulla, riprovai ancora, ma niente. Sospirai e lasciai perdere.
Bill:«mh, il tuo non funziona vedo... vieni io ho quasi finito»
annuii e appena lui finì, iniziò ad asciugarsele.
Bagnai le mie, per poi guardarlo, sorridere, e schizzarlo con l'acqua.
Aveva la maglia bagnata a macchie, e i jeans anche, ma quelli si erano subito asciuttiBill:«la metti così eh?»
si bagnò le mani e mi lanciò l'acqua riempita sui palmi delle mani.
mi bagnò, solo la felpa, ma di poco, non era un problema.
Brit:«oh tesoro sei più bagnato tu»
Bill:«non cantare vittoria signorina Britney»Riempii i miei palmi con acqua e gliela lanciai, bagnandogli anche i capelli.
Bill:«ok basta, siamo fradici»
Brit:«parla per te, io sono asciutta, dai ti aiuto ad asciugarti»si levò la maglia e la mise ad asciugare.
Lo guardavo con occhi innamorati, e purtroppo il mio sguardo scese giù, ammirando il suo dorso, e la sua schiena, che formava una V perfetta.Bill:«che guardi, così mi sciupi» disse ridendo, risi anche io, ma ero troppo concentrata a guardare la sua bellezza.
spense e prese la maglia, se la mise e continuò a guardarsi allo specchio, ma ad un certo punto mi prese mettendomi verso il muro, e iniziò a guardarmi, e piano piano si avvicinò.
Bill:«niente potrà rovinare questo momento»
Si avvicinò e si fiondò sulle mie labbra facendo partire un limone.
Non me lo aspettavo ma stetti al bacio, e ricambiai.
Sentii le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi, stringendoli, così misi le mie mani sul suo viso e aggiunsi la lingua piano piano, baciandolo appassionatamente.
Iniziò a succhiarmi le labbra e ad intrecciare la sua lingua con la mia, per poi distaccarsi per riprendere fiato, e ad andare giù con i baci, iniziando a tracciarmi un percorso di baci umidi dal mento fino al collo.Inarcai la testa godendomi il momento mentre mi baciava dolcemente il collo.
Continuò a baciarmelo e si distaccò con un rivolo di saliva;
Bill:«com'è stato?» rimasi imbarazzata, ma risposi diventando rossa.
Brit:«ehm... piacevole» gli toccai i capelli, accarezzandoli, e giocando con una ciocca tra due dita.Mi sorrise e prese la mia gamba destra, mettendola intorno alla sua vita, mantenendola e stringendomi la coscia, per poi fiondarsi di nuovo sulle mie labbra, schiacciandomi di più sul muro, e appoggiando l'altra mano sul mio fondoschiena avvicinandomi a lui e tirandomi a se.
Poggiai le mie mani sulle sue spalle, ma lui me le bloccò tenendole con una mano, e me mise contro il muro.
Si fiondò subito sulle clavicole, che iniziò a mordere e a lasciare quale bacio umido.
Per poi risalire con i baci e continuò a baciarmi il collo, i suoi baci erano davvero dolci e magici; poi iniziò a morderlo.Non nego che mi scappò qualche gemito.
Appena sentii qualcosa di pesante capii che mi stava lasciando un succhiotto, non male.Brit:«che fai?» dissi mugugnando ancora
Bill:«ti piace eh?»
sorrisi diventando bordò, e annuii.
Bill:«ti amo Brit, ti amo, e se non è la stessa cosa per te... capisco, pazienza»ad un tratto quelle parole mi bloccarono, non potevo credere che Bill mi avesse detto davvero quello che ho sentito.
Bill:«ah e questo succhiotto non lo coprire, lascialo, ti sta da dio» disse ridacchiando.
forse era davvero il mio momento, ma ero indecisa, indecisa se dichiararmi... o nascondere le mie emozioni...
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IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZ
Horor⚠️AVVISO⚠️ -contenuti di scene 🔞 -contenuti di parolacce -contenuti violenti -droga, alcool, fumo, stupri -storia piena di mistero -non lasciarti sfuggire nessun dettaglio Britney, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Berlino e sua mamma trov...