Un Dolce Sorriso

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TOM'S POV:

Chiamammo un Taxi e arrivammo in tempo, comprammo i biglietti e ci sedemmo sulle piccole seggioline in attesa del treno.

Anna:«Tom, dove ci porterà il treno?»
Tom:«non lo so, provo a chiedere»

Tom:«scusi, saprebbe dirci dove porta la linea 645?
X:«dall'altra parte della città, in pratica si ferma davanti al cimitero di Fionn»
Yom:«grazie!»

Anna:«quindi? dove ci porta?»
Tom:«dall'altra parte della citta, dove è presente il cimitero di Fionn»
Anna:«e come torneremo?»
Tom:«semplice, ma non lo so»
Anna:«fantastico!»
Tom:«eccolo, è arrivato!»

sentimmo le ruote del treno frenare, andava con una velocità indescrivibile, l'aria accarezzava i capelli delle persone davanti a noi...

le porte si aprirono e io presi Anna per mano, lei arrossì e mi sorrise, indossai gli occhiali da sole e il cappuccio, per non farmi riconoscere, beh ero famoso hehe...

il treno partì dopo 10 minuti e iniziò a muoversi, era tutto tranquillo, finché arrivò il poliziotto a fare il controllo dei biglietti...
cazzo! non avevamo i biglietti...

Tom:«Anna! ho dimenticato i biglietti sulla panchina»
Anna:«stai scherzando spero»
Tom:«no Anna, e ora che facciamo?»
Anna:«siamo fottuti Kaulitz»

controllore:«salve signorini, biglietto prego»
Tom:«Ehm, non abbiamo i biglie-»
venimmo interrotti da una voce di un uomo...

X:«sono i miei nipoti, sono con me»
controllore:«ok apposto»

il controllore se ne andò e io e Anna rimasimo a guardare l'uomo che ci aveva aiutato, aveva un cappello, una giacca di pelle color beige, e dei jeans blu scuri, aveva una mascherina color nero che copriva la bocca...
aveva le mani in tasca ed era molto alto.

Tom:«scusi perché l'ha fatto?»
l'uomo si tolse la mascherina e mi sorrise per poi rimettersela...

notai però che nel gesto del togliere la mascherina usò la su mano sinistra...
aveva un neo gigante sulla mano, penso di averlo gia visto ma non ricordavo dove, finché mi ricordai di sta mattina al bar, avevamo visto un uomo strano e sospettoso, aveva un grosso neo nella mano sinistra, era lui...

Tom:«tu!» dissi all'uomo

Tom:«sei stato tu a far-» non finì la frase che il treno frenò di scatto facendo sbattere e cadere la maggior parte della gente, ma io ero tenuto alla ringhierra e all'ultimo secondo presi Anna, che stava cadendo anche lei ma fortunatamente la presi in tempo...

notai però che l'uomo era sparito, mi guardai attorno e lo vidi andare dall'altra parte del treno attraverso la porta...

presi Anna per mano e andai a inseguire l'uomo, ma sfortunatamente venimmo fermati dal controllore che di disse che dovevamo aspettare al nostro posto;

Tom:«no scusi è urgente»
Controllore:«mi dispiace»

lo guardai malissimo e mi misi seduto sul posto...

Anna:«Tom, ho notato che quell'uomo aveva un neo sulla mano...»
Tom:«benvenuta nel mondo della realtà, ho provato a inseguirlo ma senza risultato»

Anna:«manca poco per arrivare, resisti, poi andremo a caccia di quel bastardo»



POV'S BILL:

stavo tranquillo disteso sul letto quando ad un certo punto sentii il comodino vibrare, mi girai verso il comodino ed era il mio telefono che squillava, lo presi e notai che era un numero sconosciuto, avevo paura, ma decisi di rispondere, mi sedetti e risposi...

Bill:«pronto?»
X:«salve, abbiamo bisogno di qualcuno che canti al nostro bar, figliolo tu hai una bella voce puoi attirare più clienti, ti paghiamo»
Bill:«ah ok, è perfetto, ma dove si trova?»
X:«Davanti al cimitero di Fionn»
Bill:«dovrei prendere la metro?»
X:«cerro figliolo, ti aspettiamo per verso le 14:30 va ben?»
Bill:«ok!»

riattaccai e feci un respiro di sollievo, presi le mie stampelle e scesi le scale, salutai la mamma di Britney e anche Lukas e gli ringraziai per avermi ospitato.

Uscii e acquistai un biglietto online, chiamai un Taxi per arrivare alla stazione e  dopo 20 minuti mi ritrovai lì, scesi e ringraziai.

Andai a sedermi su una sedia e iniziai ad aspettare, nel mentre fissavo il contatto di Britney, mi metteva a disagio, non capivo chi mi avesse risposto, era un voce inquietante e cupa, non penso sia uno scherzo, lei non li avrebbe mai fatto una cosa del genere...

continuai a fissare il contatto, mi iniziò a passare per la testa di premere e chiamare, avevo il pollice indicato verso il contatto che mi tremava, ero indeciso e insicuro se chiamare o lasciar perdere, ma venni fermato da una voce anziana...

X:«figliolo, hai due soldini per me? ho dimenticato il biglietto, ti prego puoi essere così gentile da prestarmi due monetine tesoro?»

sorrisi alla signora, misi via il telefono e presi il portafoglio, tirai una banconota da 10 e la diedi all'anziana.

Lei la iniziò a fissare e mi guardò...

X:«figliolo, ho chiesto due soldini non 10»
Bill:«non me ne faccio niente signora, è un piacere»
X:«grazie mille figliolo»
Bill:«non c'è di che!»
X:«e dimmi qual'è il tuo nome?»
Bill:«Bill, Bill Kaulitz»
X:«hmmm, un nomignolo delizioso, sai, penso di averti gia sentito»
Bill:«è normale signora, sono un cantante»
X:«davvero? parlami di più»
Bill:«faccio parte dei Tokio Hotel, una band tedesca»
X:«oooah, sai, mia nipote era pazza di te»
Bill:«davvero? e come si chiama sua nipote?»
X:«non importa...»
Bill:«ah, mi dispiace la devo salutare, è arrivato il treno»
X:«dove ti dirigi figliolo?»
Bill:«in un ristorante»
X:«il famoso ristorante davanti al cimitero di Fionn?»
Bill:«esatto»
X:«allora ti farò ancora compagnia» mi disse l'anziana signora sorridendo, era così carina, vederla sorridere in quel modo mi riscaldava il cuore...

presi il braccio della signora per aiutarla a salire i gradini, anche se ne avevo più bisogno io che avevo le stampelle, alla fine ce la feci senza farmi neanche un graffio

IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora