Il Ritorno

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POV'S ANNA:

Ricevemmo una chiamata da Bill, quello che disse subito dopo fu scioccante.

Anna:«Tom! Brit è viva!»
Tom:«non ci posso credere... ma allora, la tomba?»
Anna:«cazzo... non me lo ricordavo...»
Tom:«vabbè, finche abbiamo Britney con noi, non è un problema, per ora non dobbiamo preoccuparci per la tomba... anche se bisogna»

Notai che inoltre, Bill ci mandò la sua posizione, quel posto era nuovo per me, ma inoltre dovevamo anche passare davanti a una via che a me non piaceva...

Chiamai Tom che si stava fumando una sigaretta, tutto felice di rivedere Brit, lo ero anche io, anzi lo sono tutt'ora.
Scendemmo di sotto e ci incamminammo verso la porta, presi le chiavi e andammo verso la fermata dell'autobus, non volevano andare a piedi, siamo pigri.

Tom:«ah cazzo! ma quando arriva»
Anna:«sii paziente»
Tom:«oh! eccolo!»
Anna:«Aspetta! vedi il bus? è pieno di tizi strani»
Tom:«che saranno mai?»
Anna:«ok»

quei tizi mi facevano impressione, c'è qualcosa di sbagliato in loro, ma mi limitai a camminare attaccata a Tom, nel mentre sentivo il suo profumo...
mi sedetti accanto a lui, difronte a quei tizi.

Anna:«forse dovevamo andare a piedi, ci conveniva»
Tom:«shhh, ci sono io, niente mi fa paura»

lo guardai negli occhi e gli sorrisi.

Anna:«BUH»
Tom:«ok mi hai messo paura»

era chiaro che fosse ironico, perciò misi la mia testa sulla spalle, lui sorrise e mi strinse la mano, era un momento magico per entrambi, ma fu interrotto da quando uno di quei tizi iniziò a fissarmi un po troppo, ero vestita bene, jeans larghi, e felpa, cosa aveva da guardare?

Tom si innervosì e rispose con tono all'uomo:«mi scusi? cos'ha da guardare?»

l'uomo si limitò a sorridere, ma quel sorriso era pieno di malizia, non prometteva nulla di buono...

Fu così che a Tom venn un'idea, non saprei come definirla; pazza o geniale?

Tom:«scendiamo qui, e continuiamo a piedi il resto del tragitto ok»
Anna:«ok»

Tom mi prese per mano e scendemmo dal bus, sfortunatamente però ci seguirono anche quei tizi, erano in 3 ma erano abbastanza feroci, sia dall'aspetto che perlopiù dal carattere, avevano quel sorriso stampato in faccia, un sorriso però pieno di cattiveria, malizia...

iniziammo ad allontanarci allungando il passo, ma ci imbattemmo in un vicolo cieco, il che ci trovammo ad affrontare tutti e 3 tizi.

Sfortunatamente però i tizi erano molto più forti e muscolosi di noi, ma Tom si fece avanti dando un pugno nello stomaco ad uno dei tizi, ma lui lo buttò per terra, un tizio iniziò ad avvicinarsi a me, mi diede uno schiaffo da farmi buttare a terra, poi chiamò un'altro tizio, aveva i capelli biondi, aveva un'aspetto elegante, ma faceva paura comunque da dentro.
Mi bloccò le braccia nel mentre il biondo inizio a mettersi tra le gambe.

Tom capii immediatamente la situazione e iniziò a dare pugni al biondo da dietro la schiena, ma riuscì dargli un calcio nello stomaco, nel mentre il silenzio si trasformò in un casino, pieno di urla, e tanta rabbia...

Tom era ormai stanco e aveva perso i sensi, aveva la bocca sanguinante e non riusciva ad aprire gli occhi, l'unica cosa che poteva fare era assistere la scena del mio incubo.

Provai ad urlare con tutta la forza che avevo, ma Tom era privo di sensi, non poteva agire, iniziai a piangere, mi sorprendeva il fatto che nessuno mi abbia sentito.
Nel mentre che schifata, i tizi scapparono cancellando ogni singola traccia, e lasciarono me e Tom sdraiati per terra come degli animali, provai ad avvicinarmi a Tom, ma senza successo, iniziai a gridare, tutta addolorata, cercando di avvicinarmi il più possibile a Tom,  ormai svenuto, mi misi accanto a lui, chiusi gli occhi e gli aprii di nuovo, etano socchiusi, ma riuscivo a vedere due figure avvicinarsi a noi, e dietro c'era una specie di macchina, una macchina grande, forse era un'ambulanza, non potei vederla bene, ero priva di sensi anche io, l'unica cosa che sentivo erano delle voci, e pian piano i miei occhi iniziarono a chiudersi lentamente...



BRIT'S POV:

mi svegliai in una stanza, accanto a me c'era un ragazzo bellissimo, occhi color miele, capelli neri e alto, e un uomo, spalle larghe e alte, robusto, sembrava avere 50 anni, aveva capelli neri e occhi verdi.

mi alzai dal letto mettendomi seduta e vidi che il ragazzo bellissimo prendere il telefono e dire:«cazzo! ma quando arrivano?»

chiesi dolcemente al ragazzo:«chi deve arrivare?»

lui si girò, mi guardò e mi abbracciò in lacrime, mi diede un bacio sulla fronte, e ciò mi fece sentire le farfalle allo stomaco, poi chiedi:«dove sono?»

Bill:«sei a casa di un mio amico»
Brit:«possiamo andare a casa mia?»
Bill:«s-si! ora ci andiamo»

Luis:«ragazzo, ho un contratto con l'ospedale, ma te la lascio, scrivimi il numero di telefono»

Bill:«fatto! grazie sig. Luis per averla ritrovata, e ringrazia Rosy da parte mia»

Luis:«non c'è di che, ma ne sei gia a conoscenza di lei?»
Bill:«si, lunga storia»





IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora