O76

28 4 4
                                    

-Per colpa mia si è presa una pausa.- confessò Jeongyeon alle sue amiche.

-Meglio, state insieme per tutto il giorno, no?- domandò Tzuyu.

-Beh... Come dire... Ora che non ha niente da fare è diventata... Particolare. Persino la madre non la sopporta.

-Che intendi?- domandò Jihyo.

-Che vuole tenersi occupata e quindi ha cominciato a cucinare ma non lo sa fare. Vi giuro! È terribile! Suo padre ha finto di stare male per non mangiare quella cosa appiccicosa che non so neanche cosa sia e io mi sto spaccando la schiena per pulire i piatti e le pentole incrostati.

-Dai, non dire così. Vi siete messe insieme da una settimana.

-Io una così la lascerei.- commentò Tzuyu.

-Non fare l'idiota.- disse Jeongyeon. -Non la lascerei neanche se mi avvelenasse col suo cibo. Ha anche portato un po' di dolce a Mina e a Chaeyoung. Povere anime...

Conoscendola, direi che Mina abbia dato il dolce alla povera Momo.

-Allora non lamentarti.- concluse Tzuyu. -Sei fidanzata con una modella sexy-

-Non fare apprezzamenti sulla mia ragazza.

Tzuyu roteò gli occhi. -È un dato di fatto. Dicevo, sei con quella ragazza discretamente bella, che, per inciso, mi farei se non stesse con te, e ti stai lamentando? Dille che preferisci cucinare tu e salva i suoceri.

-Parlando di suoceri.- iniziò Jihyo. -Alla fine gliel'avete detto?

Jeongyeon sorrise. -Irene, la madre, era al settimo cielo. Anche Carmine mi è sembrato molto felice.

-Ma Nayeon dov'è?- domandò Tzuyu pensandoci meglio.

-È col suo avvocato divorzista e credo ci fossero anche Edward e il suo avvocato.

-E non ti spaventa che possa cambiare idea e tornare dal suo marito milionario?- domandò Tzuyu.

-Tzu!- la rimproverò Jihyo.

-No, perché sono convinta che mi ami.

-Amore! Sono tornata!- urlò una voce.

-Vi lascio.- disse Jeongyeon.

-Dille che doveva portare ad Edward la torta avvelenata.- disse Tzuyu prima di terminare la chiamata.

Jeongyeon andò all'ingresso e lì vide Nayeon bella come sempre.

-Il processo sarà tra due mesi.

-Due mesi e sarai solo mia.

-Ma io sono solo tua già da tanto tempo. Cosa guardi, pervertita?- domandò Nayeon fingendosi offesa.

Jeongyeon rise. -Vorrei dire che sto guardando la collana ma questa volta non sarebbe vero.

-I miei non ci sono...

-Aiutami a toglierti la collana.- disse Jeongyeon avvicinandosi a lei, prendendo i due ciondoli in mano.

-Signorina Nayeon, c'è un uomo che vuole parlarle.- disse Irene allarmata. -È... Strano.

-Non voglio vedere nessuno.

-Dice di chiamarsi Carmine.

-Carmine? Cosa vorrà? Lo faccia entrare.

Irene annuì e scese al piano di sotto, facendo accomodare il marinaio, il quale si guardò attorno estasiato da tanto lusso.

-Chi è lei?- domandò Edward apparendo dallo studio.

-Sono un amico della signorina Nayeon.

-La signora non ha amici.

-Ed invece sì, Edward. Ora fatemi il favore di lasciarmi sola con lui.

-Deve ringraziare che ho un appuntamento ora.

Nayeon aspettò che Edward uscisse, poi guardò Carmine.

-Cosa ci fa qui?

-Signorina, ho aspettato, ho giurato di non dirlo e probabilmente brucerò nell'Inferno per aver rotto il giuramento, ma ho bisogno che sappia qualcosa.

-Cosa?

-La signorina Jeongyeon... Non è morta.

Il cuore di Nayeon cominciò a battere forte. -Cosa sta dicendo!?

-È scappata, l'ho vista con i miei occhi. Si trova in Cina.

-Cina? Dove? Carmine, mi dovete portare da lei.

-È per questo che sono qui. L'unico porto aperto è quello di Canton.

-Povera Jeongyeon, tutta sola... Ma perché ha fatto questo?

-Non voleva farla soffrire e stare lontana da lei le faceva troppo male.

-Sono una persona orribile. Lei meritava di essere felice e io... Irene! Prepari le mie valigie e si prenda cura della piccola Charlotte!

Irene corse immediatamente al piano di sopra, preparando una piccola valigia simile ad una ventiquattrore. Sorrise alla piccola Charlotte che dormiva e sperò di aver origliato bene.

***

Nayeon uscì dall'aula di tribunale con il suo avvocato e Jeongyeon le corse incontro per abbracciarla. La ragazza stava piangendo e la più alta aveva paura che si fosse pentita.

-Che succede, tesoro?

-Finalmente... Ho divorziato. Sono così felice.

Uscirono dal tribunale e i giornalisti erano già lì con le loro telecamere puntate sulle due ragazze.

-Si sente soddisfatta del divorzio?

-Ci ha ripensato?

-La cameriera è la sua nuova fiamma?

-Nayeon, rispondimi.

Nayeon ignorò tutti ed entrò nella sua macchina, mentre Jeongyeon si sedette accanto e tornarono a casa.

-Nay... Sono felice che tu abbia finalmente avuto il coraggio di fare una cosa del genere. Sono fiera di te.

Nayeon sorrise e poggiò la testa sulla spalla della ragazza al volante. -Grazie a te.

-No, è tutto grazie a te. Sei stata capace di lottare. Io ero solo qui per supportarti.

-Ed è questo che mi mancava per tutti questi anni. Jeong... Per quanto possa risultare banale... Devo dirti una cosa.

-Cosa, bellissima?

-Io sono totalmente innamorata di te.

Jeongyeon sentì il cuore uscirle dal petto. -Quanto?

-Cosa fai? La bambina?

-Voglio sapere quanto.

-Tanto.

-Tanto da sposarmi?

Nayeon rise. -Tanto da sposarti.

-Anche domani?

-Ho appena divorziato e già vuoi sposarmi?

-Perché no?

Scandalous|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora