-Per colpa mia si è presa una pausa.- confessò Jeongyeon alle sue amiche.
-Meglio, state insieme per tutto il giorno, no?- domandò Tzuyu.
-Beh... Come dire... Ora che non ha niente da fare è diventata... Particolare. Persino la madre non la sopporta.
-Che intendi?- domandò Jihyo.
-Che vuole tenersi occupata e quindi ha cominciato a cucinare ma non lo sa fare. Vi giuro! È terribile! Suo padre ha finto di stare male per non mangiare quella cosa appiccicosa che non so neanche cosa sia e io mi sto spaccando la schiena per pulire i piatti e le pentole incrostati.
-Dai, non dire così. Vi siete messe insieme da una settimana.
-Io una così la lascerei.- commentò Tzuyu.
-Non fare l'idiota.- disse Jeongyeon. -Non la lascerei neanche se mi avvelenasse col suo cibo. Ha anche portato un po' di dolce a Mina e a Chaeyoung. Povere anime...
Conoscendola, direi che Mina abbia dato il dolce alla povera Momo.
-Allora non lamentarti.- concluse Tzuyu. -Sei fidanzata con una modella sexy-
-Non fare apprezzamenti sulla mia ragazza.
Tzuyu roteò gli occhi. -È un dato di fatto. Dicevo, sei con quella ragazza discretamente bella, che, per inciso, mi farei se non stesse con te, e ti stai lamentando? Dille che preferisci cucinare tu e salva i suoceri.
-Parlando di suoceri.- iniziò Jihyo. -Alla fine gliel'avete detto?
Jeongyeon sorrise. -Irene, la madre, era al settimo cielo. Anche Carmine mi è sembrato molto felice.
-Ma Nayeon dov'è?- domandò Tzuyu pensandoci meglio.
-È col suo avvocato divorzista e credo ci fossero anche Edward e il suo avvocato.
-E non ti spaventa che possa cambiare idea e tornare dal suo marito milionario?- domandò Tzuyu.
-Tzu!- la rimproverò Jihyo.
-No, perché sono convinta che mi ami.
-Amore! Sono tornata!- urlò una voce.
-Vi lascio.- disse Jeongyeon.
-Dille che doveva portare ad Edward la torta avvelenata.- disse Tzuyu prima di terminare la chiamata.
Jeongyeon andò all'ingresso e lì vide Nayeon bella come sempre.
-Il processo sarà tra due mesi.
-Due mesi e sarai solo mia.
-Ma io sono solo tua già da tanto tempo. Cosa guardi, pervertita?- domandò Nayeon fingendosi offesa.
Jeongyeon rise. -Vorrei dire che sto guardando la collana ma questa volta non sarebbe vero.
-I miei non ci sono...
-Aiutami a toglierti la collana.- disse Jeongyeon avvicinandosi a lei, prendendo i due ciondoli in mano.
-Signorina Nayeon, c'è un uomo che vuole parlarle.- disse Irene allarmata. -È... Strano.
-Non voglio vedere nessuno.
-Dice di chiamarsi Carmine.
-Carmine? Cosa vorrà? Lo faccia entrare.
Irene annuì e scese al piano di sotto, facendo accomodare il marinaio, il quale si guardò attorno estasiato da tanto lusso.
-Chi è lei?- domandò Edward apparendo dallo studio.
-Sono un amico della signorina Nayeon.
-La signora non ha amici.
-Ed invece sì, Edward. Ora fatemi il favore di lasciarmi sola con lui.
-Deve ringraziare che ho un appuntamento ora.
Nayeon aspettò che Edward uscisse, poi guardò Carmine.
-Cosa ci fa qui?
-Signorina, ho aspettato, ho giurato di non dirlo e probabilmente brucerò nell'Inferno per aver rotto il giuramento, ma ho bisogno che sappia qualcosa.
-Cosa?
-La signorina Jeongyeon... Non è morta.
Il cuore di Nayeon cominciò a battere forte. -Cosa sta dicendo!?
-È scappata, l'ho vista con i miei occhi. Si trova in Cina.
-Cina? Dove? Carmine, mi dovete portare da lei.
-È per questo che sono qui. L'unico porto aperto è quello di Canton.
-Povera Jeongyeon, tutta sola... Ma perché ha fatto questo?
-Non voleva farla soffrire e stare lontana da lei le faceva troppo male.
-Sono una persona orribile. Lei meritava di essere felice e io... Irene! Prepari le mie valigie e si prenda cura della piccola Charlotte!
Irene corse immediatamente al piano di sopra, preparando una piccola valigia simile ad una ventiquattrore. Sorrise alla piccola Charlotte che dormiva e sperò di aver origliato bene.
***
Nayeon uscì dall'aula di tribunale con il suo avvocato e Jeongyeon le corse incontro per abbracciarla. La ragazza stava piangendo e la più alta aveva paura che si fosse pentita.
-Che succede, tesoro?
-Finalmente... Ho divorziato. Sono così felice.
Uscirono dal tribunale e i giornalisti erano già lì con le loro telecamere puntate sulle due ragazze.
-Si sente soddisfatta del divorzio?
-Ci ha ripensato?
-La cameriera è la sua nuova fiamma?
-Nayeon, rispondimi.
Nayeon ignorò tutti ed entrò nella sua macchina, mentre Jeongyeon si sedette accanto e tornarono a casa.
-Nay... Sono felice che tu abbia finalmente avuto il coraggio di fare una cosa del genere. Sono fiera di te.
Nayeon sorrise e poggiò la testa sulla spalla della ragazza al volante. -Grazie a te.
-No, è tutto grazie a te. Sei stata capace di lottare. Io ero solo qui per supportarti.
-Ed è questo che mi mancava per tutti questi anni. Jeong... Per quanto possa risultare banale... Devo dirti una cosa.
-Cosa, bellissima?
-Io sono totalmente innamorata di te.
Jeongyeon sentì il cuore uscirle dal petto. -Quanto?
-Cosa fai? La bambina?
-Voglio sapere quanto.
-Tanto.
-Tanto da sposarmi?
Nayeon rise. -Tanto da sposarti.
-Anche domani?
-Ho appena divorziato e già vuoi sposarmi?
-Perché no?
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Scandalous|2YEON|ITA
FanficÈ il 2053, sono passati 288 anni dalla morte di Jeongyeon, di cui non rimane altro che una collana. Im Nayeon, una ragazza di ventisette anni, troverà la collana lungo il Tamigi e, otto anni più tardi, incontrerà qualcuno che le stravolgerà la vita...