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-Mina! Ti giuro che sto impazzendo! Sono tre settimane che faccio sempre lo stesso sogno: sono in camera con una ragazza e parliamo di una persona e sono convinta che sia Jeongyeon, la quale non c'è più; poi si cambia scenario e c'è un fiume, io piango e poi butto la mia collana, questa che indosso.- disse toccandola. -Non capisco! Che significa!?

-Non sono esperta nell'interpretazione dei sogni, ma credo che tu abbia paura di perdere anche Joengyeon, che è stata l'unica che ti ha dimostrato interesse, a parte in tuoi famigliari.

-Ma perché la collana? Cos'ha a che fare la collana con Jeongyeon?

-Non ti hai detto che a Jeongyeon piace molto ed è l'unica che l'apprezza? Così comè l'unica che apprezza la collana, tu senti che sia l'unica che apprezza anche te.

-Oh... Non l'avevo vista in questo modo. Sei un genio!

Mina scosse il capo. -E... Come va?

Nayeon fece spallucce. -Sono ormai tre settimane che non lo vedo più e mi sento meglio. Jeongyeon è così gentile e i miei genitori così disponibili.

-Oh e dov'è Jeongyeon?- domandò curiosa la ragazza.

-A casa, lavora per i miei ora. Non potevo lasciarla senza lavoro.

-E per il divorzio?

-Ho parlato la settimana scorsa col mio avvocato. Si incontrerà con quello di Edward e poi stabiliremo cosa fare. Ormai è finita, non torno indietro. Io non lo voglio, lui non lo vuole. Andasse da Minhyuk o da qualsiasi ragazzo.

-Sai, pensavo che l'avresti presa peggio.

-Mina... Sono anni, tanti anni che soffro. Sono anni che mento a me stessa. E' come se quello che ho scoperto ora già lo sapessi. E' complicato da spiegare... Ma sto bene, davvero. E poi... Non sono sola.

La cugina sorrise. -Jeongyeon è una persona fantastica, è l'unica che è riuscita a farti aprire gli occhi.

-Gli occhi li avevo aperti, ma era come se non lo volessi; con Jeongyeon, invece, volevo aprirli.

-E hai realizzato di meritare di meglio.

-Sì... Però... Non voglio ferire Jeongyeon. All'inizio avevo paura di soffrire ma, da quando sto facendo questi sogni... Ho paura di essere io quella che la farà soffrire. E non vorrei mai questo.

-No, Nayeon, non pensarci. Jeongyeon è pazza di te e tu non la feriresti mai.

-Io so quello che provo, ma se in realtà mi stessi sbaliando e sto solo cercando di convincermi?

-Devi imparare a fidarti di te e dei tuoi sentimenti. Non ti sei mai comportata così e, da persona esterna alla vicenda, credo che tu provi qualcosa per lei.

-Dai, fammi andare.- disse Nayeon alzandosi. -Non voglio lasciare Jeongyeon sola con mia madre. Sai... Lei è... Lo sai... Comincia a parlare e non la finisce più.

-Sì, certo, tutte scuse. Dici che vuoi tornare da lei.

Nayeon roteò gli occhi ma non negò.

***

Nayeon si chiuse la porta dietro. -Sono a casa!

-Nayeon!- esclamò la signora Im emozionata. -Come sta Mina?

-Come sempre. Jeongyeon?

-È andata a fare la spesa.- La signora sorrise. -Ti piace?

-Mamma!

-Dai! È lecito che ti piaccia qualcuno dopo quello che ti ha fatto passare Edward.

-No, è un'amica, è solo un'amica.

-Mh... Sì... Nay, so che hai trentacinque anni e non ti sto assolutamente giudicando.- La ragazza inarcò un sopracciglio. -Ma stanotte ho sentito dei rumori provenire da camera tua.

La ragazza quasi sbiancò. -Rumori?

-Non ho detto niente a tuo padre perché può essere imbarazzante, ma cercate di fare piano.

-No, aspetta... Non è successo nulla.

-Hey! Sei tornata!- esclamò Jeongyeon chiudendosi la porta dietro.

La signora Im lanciò uno sguardo complice alla figlia, poi se ne andò, lasciando le due sole.

-Sono tornata il corno!- urlò-sussurrò la ragazza. -Mia madre ci ha sentite stanotte!

Qualcosa effettivamente era successo: Nayeon aveva parlato a Jeongyeon delle condizioni che aveva accordato con l'avvocato per il divorzio e l'altra aveva detto di voler festeggiare, dandole qualche bacio sul collo. L'atmosfera si era scaldata, ma poi, dopo qualche sospiro, Nayeon l'aveva bloccata.

-Oh... Ti avevo detto di fare silenzio.

-Oh!- Nayeon scosse il capo cominciando a camminare verso camera sua.

-Sei arrabbiata?- le domandò Jeongyeon seguendola con ancora la busta della spesa in mano. -Nay? Nay, sei arrabbiata? Nayeon?

Entrò in camera e Nayeon si voltò e rise. -No, non sono arrabbiata.- disse avvicinandosi a lei e mettendole le braccia attorno al collo. -Mi spieghi come fai?

-A fare cosa?

-Ad essere stata in grado di farmi riprendere dalla mia rottura con Edward. Nessuno ci è mai riuscito; poi tu sei apparsa e mi sento una deficiente quando sto con te.

Jeongyeon sorrise, mettendo le sue braccia attorno alla vita dell'altra. -Tu mi fai provare emozioni forti.

-Anche tu, troppo forti. Esiste un antidoto?

-Esci con me.

-Huh?

-Usciamo insieme.

-Un appuntamento?- domandò Nayeon confusa.

-Se ti va...- disse insicura Jeongyeon.

Nayeon le accarezzò la guancia. -Okay ma... Ho paura che non riuscirò a resisterti e i giornali parleranno presto della nuova fiamma di Nayeon.

-Che parlino.

-Non m'importa cosa dice la gente se ti ho accanto a me.- disse Nayeon avvicinando il suo viso a quello di Jeongyeon.

-Jeongyeon! Hai comprato le uova?- domandò la signora Im, facendo saltare la ragazza appena nominata.

-Sì! Gliele porto subito!

Nayeon fece spallucce e ridacchiò. Le diede poi un bacio a stampo sul naso e si separò da lei.

Scandalous|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora