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-Il mio mese di riposo è quasi finito, poi inizieranno le campagne pubblicitarie.- disse Nayeon mentre osservava Jeongyeon rifare il suo letto.

-Oh già... Qual è la prossima?

-Non ci voglio pensare ora. Me lo dirà la mia manager.

-Oh Sana.

-Certo che sai molto di me.- disse l'altra ridendo. -E grazie per ieri, per tutte le belle cose che hai scritto. Se non mi stessi aiutando mi sarei innamorata di te con quelle parole.

Jeongyeon sorrise. -Nessun problema. Ha funzionato?

-No. Ma voglio provarci ancora.

Jeongyeon sospirò. -Va bene, ma non tiriamola per le lunghe.

-No, promesso.

Jeongyeon mise a posto il cuscino e guardò verso Nayeon, rimanendo a fissarla. La ragazza arrossì al pensiero che la domestica stesse guardando proprio lì. Si alzò un po' la scollatura, ma Jeongyeon stava continuando a guardare. Si rese conto che il suo sguardo era poco più alto.

-Ti piace proprio queste collana, eh?- domandò Nayeon accarezzando il ciondolo.

-Non so... Non riesco a smettere di guardarla. È come se quella collana mi stesse chiamando.

-Ho avuto la stessa identica sensazione appena l'ho trovata.

1764, Londra

-Nayeon...- La ragazza nominata si sentì rabbrividire sentendo la voce rauca di Jeongyeon. -Io... Non voglio che vi sposate.

La più grande rimase in silenzio, sapeva che parlare era inutile in quella situazione. Sapeva che non avrebbe dovuto dire una sola parola. Una lacrima rigò il volto di Jeongyeon. Perché doveva piangere? Improvvisamente sentì dei passi veloci. Nayeon accese una candela e guardò sua sorella.

-Vi voglio bene. Così tanto che... Non voglio che un uomo mi porti via da voi.- Jeongyeon rimase ad osservarla. Nayeon teneva tra le mani qualcosa ma non riusciva ad identificare l'oggetto poiché la luce illuminava solo il suo volto. -Questa è mia... C'è scritto il mio nome dentro.- disse porgendole il misterioso oggetto che si rivelò essere una collana con al centro una pietra verde. -Voglio che la teniate voi. Voglio che, anche se non sarò fisicamente con voi, voi vi ricordiate che sarò sempre con voi.

-Ovunque?

Nayeon sorrise. -Ovunque.

-Anche in Paradiso se dovessi morire?

Nayeon rise. -Non dite queste cose! Non succederà.

-Si può morire di tristezza.

-Sì, ma a voi non succederà. Io sarò sempre con voi. Ci vedremo spesso.

-Ma non sarà più lo stesso...

Nayeon soffiò sulla candela, poi la poggiò sul comodino accanto al suo letto. -Buonanotte.

-Buonanotte.

-Ha come un effetto magico...- continuò Jeongyeon. -Sei stata proprio fortunata a trovarla. Nessuno si è lamentato?

-L'hanno analizzata ma non sembra appartenere a nessuno di importante, quindi me l'hanno lasciata tenere.

-Di che anno è?

-Ha più di cent'anni. No... Molti di più. Me l'hanno detto... Millesettecento qualcosa.

-Wow... È... È così vecchia.

-Oh! Prima che mi dimentichi! Edward mi ha chiesto di chiederti se puoi irrigare il giardino.

-Certo, vado subito.

Jeongyeon uscì di corsa dalla camera, mentre Nayeon rimase a fissare la porta. "Chissà perché è l'unica ad essere ammaliata da questa collana. Gli altri dicono che è una pietra come tante e che possono permettersene mille come questa."

Jeongyeon, intanto, aveva preso la pompa e stava irrigando il giardino. Sentiva il cuore batterle forte nel petto, senza alcuna ragione. La semplice vicinanza di Nayeon? Probabile. L'effetto che quella ragazza aveva su di lei... Cercò di sbrigarsi in giardino per poter iniziare a cucinare il pranzo. Quel giorno verdure bollite e un po' di carne, come richiesto da Nayeon. E per quella ragazza avrebbe fatto di tutto. Perché era la padrona di casa, ovviamente.

Nayeon scese quando Jeongyeon andò a chiamarla e si sedette in quella tavola vuota. Fortuna che aveva Jeongyeon a farle compagnia. Mangiarono scambiandosi qualche parola sul lavoro di Nayeon, poi Jeongyeon si alzò per pulire.

-Il bagno te lo preparo alle sette o alle otto?

Nayeon sembrò pensarci su. -Alle otto torna Edward... A quell'ora.

Improvvisamente Jeongyeon non aveva più voglia di prepararglielo, ma ovviamente lo avrebbe fatto comunque.

-Perfetto.

Nayeon poteva sentire il tono contrariato dell'altra ma lo associò solo al fatto che volesse che lasciasse Edward uscisse da quella relazione che la stava facendo soffrire tanto.

***

Nayeon era nella vasca da ormai mezz'ora quando James entrò finalmente nel bagno, era tornato da dieci minuti circa.

-Oh, non sapevo ti stessi facendo il bagno.- disse l'uomo indifferente, prendendo lo spazzolino. -Vado a lavarmi di là.

-No, puoi restare.- le disse Nayeon con tono seducente.

-Nayeon, sono stanchissimo. Ho solo bisogno di fare un bagno ed andare a dormire, non posso aspettare che tu finisca.

-Puoi... Unirti a me.

-Un'altra volta. Sono davvero esausto.

-Mh... D'accordo.

E così passò un'altra serata piangendo. Le lacrime si confusero con l'acqua e Edward non avrebbe mai scoperto quanto stava soffrendo.

twice x pink pantheress, sicuro
onestamente non ho mai sentito una sua canzone

Scandalous|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora