Undici

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Avvertenze: omicidio off screen, qualcuno si becca un proiettile (e non è solo Ghostface) pt.2

Riassunto capitolo precedente: un incidente costringe Mark e Sidney a separarsi dalle figlie (se vi fosse sfuggito dal capitolo precedente, l'incidente sono numerose telefonate al 911 di persone che dicono di aver visto Ghostface). Due Ghostface uccidono un loro amico e le rapiscono.

New York. Stesso giorno. Ore 19:35 

Appena suo padre sbattè la porta, Lola si ritrovò a chiudere gli occhi di scatto anche se si trovava in camera sua. Sicuramente, era ritornato a casa dopo l'ennesima bevuta con i suoi amici. Se era di buon umore, e se Lola non l'avesse infastidito fino al giorno dopo, avrebbe evitato di essere picchiata. Effettivamente, aveva bisogno di un minimo di pace, poiché il fianco le faceva ancora male e non avrebbe sopportato altro dolore. 

Dal giorno prima, non aveva fatto altro che pensare alle parole di Talyssa e Sam. Sapeva bene, a differenza di quello che credevano le due donne, che avrebbe dovuto denunciarlo. Gli insegnanti a scuola non smettevano un attimo di parlare dell'importanza della denuncia; di fidarsi della polizia per quanto riguardava individui pericolosi che rappresentavano una minaccia. Inoltre, Lola era cresciuta guardando Criminal Minds, perciò sapeva già tutto quello che c'era da sapere. Eppure, dall'esterno, era facile dire: "io avrei denunciato subito", "io a quel punto non l'avrei mai fatto arrivare", "se ne sarebbe dovuta andare".
Be', Lola non aveva una casa o persone che potessero prendersi cura di lei, dato che sapeva che i suoi fratelli l'avrebbero odiata se avesse fatto finire in galera il loro prezioso papà. Sam e Talyssa erano sue amiche e volevano il suo bene, però la loro vita era già incasinata di per sé e- soprattutto- solo perché le volevano bene, non significava che fossero disposte ad adottarla o qualcosa del genere. Dopotutto, aveva sentito Sam dire che non avrebbe mai voluto avere figli. Qualcosa riguardo il suo timore di non essere portata per fare la mamma. 

<<Hey! Ma che...>> 

 I suoi pensieri si interruppero quando sentì suo padre urlare, perciò girò la testa di scatto in direzione della porta della propria camera. Ci fu un fortissimo rumore, suo padre emise un piccolo urlo colmo di dolore, grugnì e poi, cadde il silenzio. Solo allora la porta di ingresso venne chiusa. Lola l'avvertì: quella sensazione allo stomaco che Talyssa riconosceva come "istinto", la stessa che le aveva ordinato di seguirlo sempre, in qualsiasi contesto. La stessa che aveva avvertito quando Michael aveva iniziato a inseguirla per le strade di New York con un coltello. 

Qualsiasi cosa fosse accaduta, era grave e Lola doveva nascondersi. Abolì subito il letto e l'armadio-  lezioni di Criminal Minds, appunto. Mentre dei passi si avvicinavano al corridoio- ed aveva poco tempo perché la casa in cui abitava insieme al padre era molto piccola- decise di fare qualcosa di estremamente pericoloso e stupido. Cercò di appiattirsi il più possibile contro il muro, approfittando dell'angolo stretto che si creava tra la porta e l'armadio. Si posizionò giusto in tempo, dato che la porta venne spalancata. Lola ricevette in silenzio religioso il legno contro il proprio corpo, usando le mani per attutire leggermente l'impatto. Dalla fessura laterale, vide Ghostface entrare in camera sua e...il primo punto in cui andò a guardare fu sotto il letto. Ovviamente. 
Rendendosi conto che lei non c'era e che lo spazio era piccolo, non ebbe neanche bisogno di guardarsi intorno, prima di scegliere l'armadio come successiva tappa. Lola aveva visto Stab, ricordava che tutti gli attori parlavano del fatto che la maschera rendesse impossibile guardare lateralmente; le fessure per gli occhi erano talmente piccole che si poteva vedere solo davanti a sé. Perciò, sfruttò il suo punto cieco. Mosse delicatamente la porta, proprio quando il killer aprì l'anta dell'armadio per guardarci all'interno. La ragazza scivolò fuori dal suo nascondiglio e, col cuore in gola, si preparò ad uscire senza fare rumore. Ma in quell'istante, come se volesse solo prenderla in giro, Ghostface chiuse l'anta e si voltò di scatto verso di lei. 

Scream for the last timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora