Sei

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Avvertenze: smut (wink); Sam e Lys ci mostrano quanto sono diventate contorte in questi quattro anni.

Riassunto capitolo precedente: Kirby riesce a farsi passare il caso dalla polizia di NY, soprattutto dopo aver scoperto che c'è un collegamento tra la morte di Danny e quella dell'amico di Mark. Nel frattempo, scopriamo che la giovane Lola è come una figlia per Sam e Talyssa e le due sono disposte a fare di tutto per difenderla.

Doppio aggiornamento perché questo è solo smut.

Insieme a Kirby, accompagnammo Lola a casa sua, invitandola a chiamarci subito se fosse successo qualcosa con suo padre. Poi, la nostra amica diede uno strappo anche a noi, promettendoci di avvisarci riguardo qualsiasi novità sui tre casi di cui doveva occuparsi.
Sam ed io tornammo al nostro appartamento nel silenzio più totale. Appena posai lo sguardo sul mio riflesso attraverso lo specchio che si trovava all'ingresso, non potetti evitare di emettere un piccolo lamento silenzioso. Il naso si stava definitivamente gonfiando, per non parlare del fatto che il mio volto era ancora leggermente sporco di sangue. La maglia che indossavo aveva perso la manica sinistra, dovuto prima al taglio e poi al fatto che per curare la ferita, il medico aveva dovuto aprirla in due. 

<<Vado a cambiarmi>> dissi, recandomi verso la camera da letto. Selezionai una delle felpe di Sam e un paio di pantaloni leggermente oversize, immaginando che i dolori che avrei iniziato a sentire da lì a poco sarebbero solo peggiorati se avessi indossato qualcosa di troppo stretto o aderente. 

<<Hai bisogno di una mano?>> chiese la mia ragazza. Mi fermai nel corridoio, voltandomi verso di lei. Il suo tono di voce era così piccolo e indeciso, quasi come se avesse paura di farmi del male. Appena notai i suoi occhi marroni, spalancati e colmi di preoccupazione, non potetti evitare di lasciare cadere i vestiti sul pavimento per andare verso di lei. L'abbracciai con forza, portando il volto contro l'incavo del suo collo. Sam sospirò, come se avessi tolto un grave peso dalle sue spalle e, prontamente, ricambiò l'abbraccio. 

<<Ricordami perché ti ho fatto andare al centro da sola?>> domandò. Sorrisi, chiudendo gli occhi. 

<<Perché avevi bisogno di riposare e perché è da due anni che una delle due va a lavoro senza l'altra. Non potevi prevederlo, Sam. Non hai colpe>> la rassicurai, scostandomi leggermente per poterla guardare negli occhi. <<Non è colpa tua>>

<<Lo dici sempre, eppure...>> ammise, alzando le spalle.

<<Eppure tu non sei mai quella che mi punta un coltello contro, o una pistola o che mi colpisce. In quel caso, avresti tutte le ragioni del mondo per sentirti in colpa. Ma visto che non lo sei, devi imparare a fare i conti con il fatto che non puoi controllare il mondo intero e che se non avessimo uno stalker personale che ci infastidice ogni tot d'anni, qualsiasi altra cosa avrebbe potuto farmi male comunque>> dissi, accarezzandole il volto.

<<Non ti farei mai del male>> disse con tono deciso.

<<Ovviamente. E proprio perché lo so, non credere neanche per un attimo che io incolpi te per le azioni di qualcun altro, preciosa. Preferirei vivere un giorno combattendo al tuo fianco, che  una vita intera in pace con qualcun altro>> mormorai, poi presi la sua mano e le lasciai un bacio sul dorso.

<<Apprezzo il sentimento, però...e se volessi regalarti una vita intera in pace con me? Perché non posso darti quello? Perché una cosa che ha fatto un uomo quasi trent'anni fa deve sempre tornare a tormentarmi?>> disse, stringendo le sopracciglia. 

<<Credi che abbia di nuovo a che fare con Billy?>> domandai.

<<Ha sempre a che fare con lui, in un modo o nell'altro>> disse. 

Scream for the last timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora